Leucoplachia o tumore bocca?

Salve,
Ho 22, non fumo, non mastico tabacco e non bevo.

Da un paio di giorni, a seguito di una cura antibiotica ho notato - quasi per sbaglio-una macchia bianca sul lato della gengiva superiore interna e che continua un po' sul palato.
E spesso finché non la lavo bene anche la lingua è un po' bianca.


Ho letto su internet che questa "macchia bianca" può essere leucoplachia e che in teoria dovrei preoccuparmi solo se non migliorerà in 15/20 giorni.

La mia domanda è: può degenerare davvero?
Può essere altro tipo un fungo magari causato dai medicinali?

(per curare l'ansia prendo lo xanax, se ho altri dolori tachipirina) Potrebbe essere anemia?
(ho la pressione bassa poi)

Purtroppo sono molto ansiosa e ho attacchi di panico molto spesso.
Aspettare così tanto non mi da alcun conforto.

Nei limiti di un consulto a distanza chiedo un parere medico,

Cordiali saluti a tutti!
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Dr. Giuseppe Antonio Privitera Dentista 3.2k 126
La leucoplachia è una "macchia bianca": si definisce una precancerosa, nel senso che può degenerare in una piccola percentuale dei casi, ma non chiaramente sempre.
La regola dice che una lesione che in 15 giorni non regredisce va chiaramente attenzionata: a distanza non possiamo fare grosse previsioni, perché dobbiamo vedere la lesione, quindi l'invito è di farsi visitare, e può farlo anche prima dei canonici 15 giorni.

Giuseppe Antonio Privitera

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.
Unica precisazione: ho cercato un po' di foto esempi per la Leucoplachia, e non mi sembra che somiglino molto alla mia condizione.
Sembra quasi che la mia gengiva e parte del palato siano "scoloriti", non ci sono chiazze.
L'unica cosa in cui mi rivedo nei sintomi è che appunto non si rimuove se uso lo spazzolino, o altro.
È come se appunto fosse sbiadita al biancastro.

Inoltre sì, mi farò vedere appena posso.
[#3]
Dr. Giuseppe Antonio Privitera Dentista 3.2k 126
Potrebbe anche essere una forma lichenoide, una forma ipercheratosica, ma a distanza non posso dirle di più, né posso fare una diagnosi.

Giuseppe Antonio Privitera