è così difficile diagnosticare una carie?

Fare diagnosi di carie, soprattutto con i mezzi che abbiamo adesso (radiografia con centratori per la bite wing nei nostri studi) non è difficile.

Chiaramente io non so dirle perché 6 colleghi avevano idee diverse. Certo è che a volte si fa la diagnosi di carie "secca", che determina una colorazione nerastra dei solchi dei denti, ma che con i nostri strumenti appuntiti notiamo non determina una cavitazione: in quei casi, quindi, si monitora il paziente e si informa meglio sull'igiene orale.

Alcuni colleghi queste carie le rimuovono. perché le considerano "punti di inizio" delle carie stesse.
Sono diverse scuole di pensiero.

Giuseppe Antonio Privitera

La ringrazio Dottore per la sua precisa e attenta risposta, si esatto mi sono state eseguite proprio le Bite Wing dall'ultimo che magari non aveva proprio macchinari di primo ordine, ma mi auguro che almeno sulle lastre non ci possano essere grossi dubbi.
Della carie secca non sapevo, ma questa carie quindi è destinata per forza a diventare una carie a tutti gli effetti?
La rimozione è quindi sempre per mezzo di una classica otturazione dunque se ho capito bene?
Grazie

1. Come le dicevo ci sono diverse scuole di pensiero. Qualcuno le definisce carie iniziali, qualcun altro carie secche che non sono attive, e non si toccano. Su questo, è sempre meglio parlarne col collega che la segue, chiarendo i suoi dubbi;

2 Se dovessero optare per la rimozione, non è niente di meno che una semplice otturazione, con l'uso quindi di resine composite.

Giuseppe Antonio Privitera

Esistono linee guida internazionali per la diagnosi e terapia delle più comuni patologie odontoiatriche.
Tuttavia le linee guida dipendono anche dal tipo di servizio sanitario nazionale e dalle prestazioni offerte nel pubblico e nel privato.
Le carie possono avere diversa posizione sui denti e diversa profondità, con conseguente diversa possibilità di sviluppo, mentre il paziente può avere una variabile frequenza di controllo e di igiene professionale.
Da ciò consegue che il rischio di ulteriore sviluppo di una carie e della terapia più appropriata dipende da TUTTE le suddette variabili.
E' quindi frequente che più dentisti considerino l'urgenza delle carie di uno stesso paziente in maniera molto diversa.
In generale nel paziente adulto le piccole carie non sondabili, con scarse possibilità di sviluppo, vengono tenute sotto controllo, ricordando che i controlli sono semestrali o annuali o con altra cadenza secondo il parere del proprio dentista.
Le carie "sintomatiche" o estese in dentina devono invece essere trattate rapidamente.
Considerazione finale. A volte si fanno controlli per anni e poi improvvisamente lo stesso dentista "trova" una nuova carie. Ovviamente anche le piccole carie possono andare avanti fino a necessitare di cure..

Dott. Marco Capozza
https://www.dentista.lecce.it/

Forse però trattare una carie "iniziale" potrebbe andar a far risparmiare del tessuto?
Comunque ho fatto un ultimo consulto avendo già la visita prenotata da tempo e in questo ultimo caso ne sono state trovate ben 10 e con distinzione 5 profonde e 5 iniziali, questo dentista però si avvaleva del solo esame visivo e di un laser Di***oD**t che dovrebbe rilevare la carie e quanto è già in via di sviluppo.
Volevo capire ha valenza scientifica questo laser?
Possibile che il laser mostrava profondità importanti e non solo altri professionisti non consideravano quei denti ma addirittura le Bitewing non le mostravano?
Speravo di schiarirmi le idee invece con questa ultima visita me le sono confuse ancora di più, anche perchè pensandoci bene questo è stato l'unico a fare la distinzione (grazie al laser) gli altri non sembravano proprio considerare nemmeno quelle che abbiamo capito poter essere "carie secche" poichè alla mia domanda quindi carie non ce ne sono? mi veniva risposto no, oppure c'è chi mi ha detto sembrano ma non lo sono...

Se intende la diagnocam, è un valido ausilio per la diagnosi della carie.
Il punto è questo: continuare a girare colleghi non le fa bene, per 2 ragioni: la prima perché ritarda chiaramente le cure, la seconda perché non troverà mai due colleghi che, in questo campo, la pensano allo stesso modo, soprattutto per l'approccio che si ha nel trattamento di carie "secche" e per la strumentazione che uno possiede.
La scelta di un collega che la cura deve chiaramente essere ispirata dalla fiducia che un professionista riesce a trasmetterle, nell'esporre il piano di cura, dalla diagnosi al trattamento: le assicuro che se gira un altro collega, piuttosto che rafforzarsi le sue convinzioni, verranno di nuovo scardinate (e mi auguro che, in questi giri, lei non abbia subito continuamente radiazioni da rx...).
Noi qui a distanza non possiamo far altro che consigliarle di farsi curare dal professionista che nella visita le ha ispirato più fiducia.

Giuseppe Antonio Privitera