Necrosi dente e devitalizzazione
Buongiorno, da alcuni giorni (dallo scorso venerdì per l'esattezza) avverto un dolore intenso in corrispondenza di un molare dell'arcata inferiore sinistra.
Trattasi di dente sul quale ho una vecchia otturazione che avrei dovuto sistemare proprio in questi giorni.
I sintomi sono quelli di una pulpite ovvero dolore irradiato in tutta la zona e non direttamente riconducibile ad un dente, dolore nella masticazione, sensazione di pulsione, ecc.
Ieri mi sono recato dal mio dentista che mi ha diagnosticato, dopo test e radiografia, una necrosi della polpa con presenza di infezione batterica da curare e necessità di procedere con una devitalizzazione del dente incriminato.
Mi ha però indicato di procedere prima con profilassi antibiotica (amoxicillina 2 al giorno) e antidolorifici al bisogno per 6 giorni in modo da debellare l'infezione e ritornare poi al termine di questi 6 giorni per l'intervento di devitalizzazione.
Mi chiedevo innanzitutto se è indispensabile la profilassi antibiotica e se, l'attesa di questi 6 giorni, possa in qualche modo aggravare la situazione.
Premetto che con gli antidolorifici (Spidifen 600) il dolore rientra per qualche ora.
Mi chiedevo inoltre se l'antibiotico, in qualche modo, può contribuire a ridurre progressivamente il dolore per questi giorni che mi separano dall'intervento programmato.
Grazie
Saluti
Trattasi di dente sul quale ho una vecchia otturazione che avrei dovuto sistemare proprio in questi giorni.
I sintomi sono quelli di una pulpite ovvero dolore irradiato in tutta la zona e non direttamente riconducibile ad un dente, dolore nella masticazione, sensazione di pulsione, ecc.
Ieri mi sono recato dal mio dentista che mi ha diagnosticato, dopo test e radiografia, una necrosi della polpa con presenza di infezione batterica da curare e necessità di procedere con una devitalizzazione del dente incriminato.
Mi ha però indicato di procedere prima con profilassi antibiotica (amoxicillina 2 al giorno) e antidolorifici al bisogno per 6 giorni in modo da debellare l'infezione e ritornare poi al termine di questi 6 giorni per l'intervento di devitalizzazione.
Mi chiedevo innanzitutto se è indispensabile la profilassi antibiotica e se, l'attesa di questi 6 giorni, possa in qualche modo aggravare la situazione.
Premetto che con gli antidolorifici (Spidifen 600) il dolore rientra per qualche ora.
Mi chiedevo inoltre se l'antibiotico, in qualche modo, può contribuire a ridurre progressivamente il dolore per questi giorni che mi separano dall'intervento programmato.
Grazie
Saluti
[#2]
Utente
Buonasera, la ringrazio per la risposta. Sinceramente non so se ha eseguito test di vitalità ma non ricordo durante la visita di aver sentito stimoli di freddo o caldo. Sono sicuro però di aver sentito forte dolore nel momento in cui ha eseguito qualcosa tipo percussione. Inoltre mi è sembrato abbastanza sicuro nel dirmi che la polpa è praticamente necrotica
Saluti
Saluti
[#3]
C'è una confusione totale nella diagnosi. Se il dente è in necrosi, NON PUÒ ESSERCI UNA PULPITE, perché la polpa dentale è andata, appunto, in necrosi.
Per fare diagnosi, più che test della percussione, è necessario il test di vitalità: si appoggia un cotoncino con ghiaccio sintetico sul dente, se il dente è in pulpite, lei ha un dolore forte, che però ci permette di fare diagnosi; se il dente è in necrosi, ci possiamo appoggiare cubettoni di ghiaccio, non sentirà nulla.
La diagnosi si fa così, non con rx o altri test, sono solo complementari.
Se è assente questo, non possiamo esprimerci sulla necessità di una determinata terapia, perché non abbiamo una diagnosi concreta e non possiamo dire se quella terapia le può diminuire il dolore.
Per fare diagnosi, più che test della percussione, è necessario il test di vitalità: si appoggia un cotoncino con ghiaccio sintetico sul dente, se il dente è in pulpite, lei ha un dolore forte, che però ci permette di fare diagnosi; se il dente è in necrosi, ci possiamo appoggiare cubettoni di ghiaccio, non sentirà nulla.
La diagnosi si fa così, non con rx o altri test, sono solo complementari.
Se è assente questo, non possiamo esprimerci sulla necessità di una determinata terapia, perché non abbiamo una diagnosi concreta e non possiamo dire se quella terapia le può diminuire il dolore.
Giuseppe Antonio Privitera
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.8k visite dal 24/05/2022.
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