Innesto gengivale
3 giorni e mezzo fa ho effettuato un innesto gengivale con prelievo dal palato.
Il palato a volte sanguina ma pochissimo, non ho dolore ne li ne dove è stato posizionato l’innesto.
Essendo sabato e dovendo aspettare lunedì per il contro dal mio dentista, vi chiedo se è normale che ci sia della patina bianca vicino ai punti nel palato?
Non mi fa male nulla.
E l’apertura della bocca dopo quasi 4 giorni ancora è minima: quando tornerò ad aprirla come prima?
Il palato a volte sanguina ma pochissimo, non ho dolore ne li ne dove è stato posizionato l’innesto.
Essendo sabato e dovendo aspettare lunedì per il contro dal mio dentista, vi chiedo se è normale che ci sia della patina bianca vicino ai punti nel palato?
Non mi fa male nulla.
E l’apertura della bocca dopo quasi 4 giorni ancora è minima: quando tornerò ad aprirla come prima?
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Gentile paziente,
È normale un leggero sanguinamento.
La patina bianca che indica è segno che la zona sta guarendo. Tra una decina di giorni vedrà che tenderà sempre più al rosa.
L'apertura della bocca limitata può essere causata dalla durata più o meno lunga dell'intervento.
Nel giro di qualche settimana tornerà tutto come prima.
Nel caso provi a fare degli esercizi fisioterapici aprendo la bocca al massimo e aumentando l'apertura (Di pochissimi millimetri mi raccomando) con le dita.
Potrebbe aiutare a ripristinare l'apertura più velocemente. Ad ogni modo si faccia seguire sempre dal collega che la tiene in cura che conosce la sua storia clinica.
Cordiali saluti
È normale un leggero sanguinamento.
La patina bianca che indica è segno che la zona sta guarendo. Tra una decina di giorni vedrà che tenderà sempre più al rosa.
L'apertura della bocca limitata può essere causata dalla durata più o meno lunga dell'intervento.
Nel giro di qualche settimana tornerà tutto come prima.
Nel caso provi a fare degli esercizi fisioterapici aprendo la bocca al massimo e aumentando l'apertura (Di pochissimi millimetri mi raccomando) con le dita.
Potrebbe aiutare a ripristinare l'apertura più velocemente. Ad ogni modo si faccia seguire sempre dal collega che la tiene in cura che conosce la sua storia clinica.
Cordiali saluti
Dr. Vincenzo Vitale
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