Leucoplachia senza atipia citologica: grave? guarirà?
Buonasera.
Ho 35 anni, fumatore da 12 (20 sigarette al giorno circa).
Pochi giorni fa, durante una pulizia dei denti, il dentista mi ha trovato una macchia bianca sulle gengive, dicendo che si trattava di un'ipercheratosi.
Mi ha consigliato di smettere di fumare (mi ha anche chiesto se bevevo alcolici, ma sono quasi astemio), e di tornare da lui a inizio gennaio.
Mi risulta difficile smettere di fumare del tutto ma, dal giorno successivo alla visita (ossia, circa 10 giorni fa), sono passato del tutto alla sigaretta elettronica (ossia, senza più toccare sigarette normali).
Attualmente, la macchia è ancora presente; in alcuni momenti mi pare sia attenuata, ma potrebbe trattarsi di un'illusione ottica dovuta alla luce (o a una sorta di auto-convincimento psicologico), poiché in altri mi pare uguale alla prima volta che l'ho vista.
In ogni caso, subito dopo il dentista, sono corso in un laboratorio di analisi, dove un mio parente anatomopatologo mi ha fatto un esame citologico (o forse istologico?
Non so, non sono un medico...in pratica mi ha strisciato sulla macchia con un bastoncino che ha poi messo in un contenitore).
Mi ha detto che si tratta di una cheratosi senza atipia citologica, benigna e di origine irritativa.
E ha detto anche di stare tranquillo.
In effetti mi sono un po' tranquillizzato, ma comunque non tornerò più alle sigarette normali e a gennaio tornerò dal dentista.
Volevo però sapere se questa macchia bianca prima o poi scomparirà, e quanto può essere comunque pericolosa (al netto di quanto mi ha detto l'anatomopatologo).
Grazie per l'attenzione!
Ho 35 anni, fumatore da 12 (20 sigarette al giorno circa).
Pochi giorni fa, durante una pulizia dei denti, il dentista mi ha trovato una macchia bianca sulle gengive, dicendo che si trattava di un'ipercheratosi.
Mi ha consigliato di smettere di fumare (mi ha anche chiesto se bevevo alcolici, ma sono quasi astemio), e di tornare da lui a inizio gennaio.
Mi risulta difficile smettere di fumare del tutto ma, dal giorno successivo alla visita (ossia, circa 10 giorni fa), sono passato del tutto alla sigaretta elettronica (ossia, senza più toccare sigarette normali).
Attualmente, la macchia è ancora presente; in alcuni momenti mi pare sia attenuata, ma potrebbe trattarsi di un'illusione ottica dovuta alla luce (o a una sorta di auto-convincimento psicologico), poiché in altri mi pare uguale alla prima volta che l'ho vista.
In ogni caso, subito dopo il dentista, sono corso in un laboratorio di analisi, dove un mio parente anatomopatologo mi ha fatto un esame citologico (o forse istologico?
Non so, non sono un medico...in pratica mi ha strisciato sulla macchia con un bastoncino che ha poi messo in un contenitore).
Mi ha detto che si tratta di una cheratosi senza atipia citologica, benigna e di origine irritativa.
E ha detto anche di stare tranquillo.
In effetti mi sono un po' tranquillizzato, ma comunque non tornerò più alle sigarette normali e a gennaio tornerò dal dentista.
Volevo però sapere se questa macchia bianca prima o poi scomparirà, e quanto può essere comunque pericolosa (al netto di quanto mi ha detto l'anatomopatologo).
Grazie per l'attenzione!
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L'esame che le ha fatto l'anatomopatologo è un esame citologico.
Per avere una diagnosi ottimale e dare un nome e cognome alla lesione si deve fare l'istologico: si preleva una parte di tessuto e si manda al laboratorio per farlo analizzare.
Le informazioni, quindi, del citologico, dicono solo che le cellule non hanno atipie, e quindi non è una lesione "aggressiva ": le suggerisco comunque di completare l'iter diagnostico con l'esame istologico, che può fare il collega (e non l'anatomo-patologo).
E butti le sigarette (pian piano anche quelle elettroniche...).
Per avere una diagnosi ottimale e dare un nome e cognome alla lesione si deve fare l'istologico: si preleva una parte di tessuto e si manda al laboratorio per farlo analizzare.
Le informazioni, quindi, del citologico, dicono solo che le cellule non hanno atipie, e quindi non è una lesione "aggressiva ": le suggerisco comunque di completare l'iter diagnostico con l'esame istologico, che può fare il collega (e non l'anatomo-patologo).
E butti le sigarette (pian piano anche quelle elettroniche...).
Giuseppe Antonio Privitera
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.3k visite dal 25/12/2021.
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