Dente semidevitalizzato lasciato aperto

Buongiorno, sono un ragazzo di 25 anni.

Circa due settimane fa, accusavo un forte dolore al penultimo molare dell'arcata superiore, nel lato sinistro.
Il dolore poi si è ripercosso su tutto il lato sinistro dell'arcata inferiore.

Dopo giorni d'inferno e l'uso di antidolorifici risultati praticamente inutili, ho un consulto con un dentista.
Quest'ultimo mi fa notare la presenza di una carie, ammetto infatti di non aver avuto un'igiene orale accurata.
(Due anni fa circa, sullo stesso dente vi era una carie secca, fu aperto il dente, rimossa la carie e richiuso il dente).
Mi viene spiegato dallo stesso, che il dolore nell'arcata inferiore è dovuto ad una nevralgia causata appunto dalla carie del molare superiore.
Mi vengono prescritti antibiotico e antidolorifico/antinfiammatorio e preso appuntamento a 5 giorni dopo, per l'apertura del dente.

Purtroppo gli antidolorifici sono risultati ancora una volta inutili, il dolore col passare dei giorni diventava sempre più intenso e insopportabile.

Riesco ad anticipare la visita: durante la quale mi viene aperto il dente e, deduco, inizia il processo di devitalizzazione.
(Mi viene anche spiegato minuziosamente ogni passaggio ma ahimè, non conoscendo i termini specifici mi è risultato difficile "andare al passo" del dentista).

Immediatamente ho sollievo in tutta la bocca, ma il processo di devitalizzazione non è stato completato.
Mi sono stati puliti accuratamente l'interno del dente e i relativi canali, questi ultimi in particolare con una sostanza il cui nome mi sfugge.

Dopo una copertura temporanea con il cotone, fissiamo un appuntamento per la settimana successiva per il completamento del processo e chiusura del dente.

Mi viene suggerito di tenere aperto il dente il più tempo possibile per evitare la formazione e proliferazione di batteri, di lavare accuratamente i denti, e di pulire spesso la "parte bucata" del dente con siringa e acqua (all'occorrenza anche un po' di acqua ossigenata).

Accuso un lievissimo dolore al dente e immagino sia del tutto normale.

Ho finito il ciclo di antibiotici il giorno dopo l'apertura e non prendo più antidolorifici.

Avendo l'appuntamento tra 7 giorni, durante questo lasso di tempo cosa posso fare per salvaguardare al meglio il dente?

Lo copro con il cotone quando mangio e quando fumo la mia unica sigaretta quotidiana, il resto della giornata lo lascio aperto.

Posso lavarmi i denti anche con il dente aperto e i canali "in vista"?
Stessa cosa con il colluttorio (un tantum verde indicato anche per pre e post estrazioni dentarie)?
Posso utilizzare anche l'acqua ossigenata per i canali?

Ringrazio anticipatamente tutti coloro che mi risponderanno, sono aperto all'ascolto di qualsiasi consiglio.

Grazie e buona giornata
[#1]
Dr. Giuseppe Antonio Privitera Dentista 3.2k 126
Quello che lei ha avuto su quel dente è una pulpite, trova un articolo a riguardo sul mio profilo, con la spiegazione di tutti i sintomi.
Io non sono d'accordo su lasciare aperto il dente in questo periodo, perché si può determinare una proliferazione batterica ostinata. D'ogni modo, è stata una scelta del collega, basata anche sulle sue esperienze.
Può fare sciacqui e spazzolare i denti, anzi, è importante mantenere una buona igiene orale in questo periodo.
L'acqua ossigenata no, perché può determinare una complicanza nota come enfisema periapicale, per cui eviterei.
Sul cotone, è meglio sempre coprire i canali.

Giuseppe Antonio Privitera

[#2]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
La pratica del lasciare aperto il dente è da PROSCRIVERE. Un ASSURDO BIOLOGICO frutto di incompetenza.

Detto questo, ho detto tutto.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

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