Click della mandibola
Salve, sono una ragazza di 20 anni e da circa due soffro di click all'articolazione.
Nel primo periodo accusavo tale sintomo solamente in alcune posizioni, come stando distesa supina o su di un fianco. Nel tempo il disturbo è diventato sempre più frequente ed ora lo avverto ogni volta che apro la bocca. Recentemente ho avuto anche un dolore muscolare al lato sinistro che è passato dopo qualche giorno, ma sino ad ora non vi è stato alcun blocco.
E' opportuno precisare che io mi sono sottoposta per anni a terapia ortodontica per malocclusione diagnosticata di seconda classe ed attualmente, secondo il mio medico, riportata in prima classe e quindi risolta.
In seguito al disturbo del click mi sono sottoposta ad ulteriore visita dentistica e mi è stato consigliato di sottopormi ad estrazione dei denti del giudizio (peraltro, dopo panoramica, sono risultati solo tre, dei quali due intrusi ed il mancante in alto a sinistra, dove avevo accusato il dolore muscolare) ma non mi è stata data nessuna certezza sui risultati. Anzi mi è stato detto che questo è il protocollo d'azione in situazioni simili, ed in caso di fallimento mi dovrei sottoporre a terapie con apparecchi notturni e diurni.
Infine vorrei conoscere le cause di questo disturbo, perchè informandomi ho notato che la maggior causa è la malocclusione, mentre il mio dentista curante mi ha assicurato che la mia malocclusione è stata risolta.
Vi ringrazio dell'attenzione datami
Nel primo periodo accusavo tale sintomo solamente in alcune posizioni, come stando distesa supina o su di un fianco. Nel tempo il disturbo è diventato sempre più frequente ed ora lo avverto ogni volta che apro la bocca. Recentemente ho avuto anche un dolore muscolare al lato sinistro che è passato dopo qualche giorno, ma sino ad ora non vi è stato alcun blocco.
E' opportuno precisare che io mi sono sottoposta per anni a terapia ortodontica per malocclusione diagnosticata di seconda classe ed attualmente, secondo il mio medico, riportata in prima classe e quindi risolta.
In seguito al disturbo del click mi sono sottoposta ad ulteriore visita dentistica e mi è stato consigliato di sottopormi ad estrazione dei denti del giudizio (peraltro, dopo panoramica, sono risultati solo tre, dei quali due intrusi ed il mancante in alto a sinistra, dove avevo accusato il dolore muscolare) ma non mi è stata data nessuna certezza sui risultati. Anzi mi è stato detto che questo è il protocollo d'azione in situazioni simili, ed in caso di fallimento mi dovrei sottoporre a terapie con apparecchi notturni e diurni.
Infine vorrei conoscere le cause di questo disturbo, perchè informandomi ho notato che la maggior causa è la malocclusione, mentre il mio dentista curante mi ha assicurato che la mia malocclusione è stata risolta.
Vi ringrazio dell'attenzione datami
[#1]
Gentile Paziente,
la ringrazio per la fiducia che ci accorda nonostante il mezzo multimediale e la virtualità dei nostri consulti.
Il Suo caso meriterebbe un attento ed approfondito studio. Ciò non di meno, posso darLe delle indicazioni che pur essendo generali sono verosimilmente applicabili alla Sua condizione gnatologica (cioè delle artciolazioni temporo mandibolari A.T.M. e relativa funzione).
E' vero che la malocclusione è causa di disturbi a carico delle A.T.M., però è anche vero che, proprio per la terapica correttiva che ha effettuato, non può rientrare tra le potenziali cause dell'attuale problematica. Bisognerebbe, però, anche valutare in che età si è sottoposta al trattamento ortodontico, cioè se in fase di crescita (>12 anni) o in età adulta.
A questo si aggiunge che il click articolare rappresenta uno scivolamento del disco di cartilagine che si trova tra i capi articolari delle due A.T.M. e, in assenza di sintomi, non deve essere considerato necessariamente un indice patologico. Esiste, infatti, anche un fattore ereditario nell'insorgenza del click e non tutti i click dell'ATM ricevono una terapia. Potrebbe essere un disturbi temporaneo che si risolve spontaneamente o con un terapia farmacologica, ovvero dovere ricevere un trattamento rieducativo con una placca da tenere tra i denti (cosiddetto "Bite").
Infine i denti del giudizio in inclusione possono determinare un alterazione di natura infiammatoria della muscolatura che muove le ATM ovvero potrebbero non essere coinvolti nel problema. Cosa fare? La loro avulsione si renderà comunque necessaria per svariati motivi. Quindi è saggio programmarne l'estrazione.
Parlava di "garanzie": orbene, per poter effettuare una più accurata ricerca delle cause che hanno determinato il click, occorrerebbe una visita "posturale" che può essere effettuata da un dentista e/o da un medico omeopata. Non sono, infatti, da sottovalutare altre potenziali cause di natura strutturale (appoggio podalico, movimenti degli indici oculari, colonna vertebrale, posture viziate), biochimica (intolleranze alimentari, metalli, ecc.) e psico-affettive (stress, disturbi del sonno, relazioni affettive, di studio, di lavoro, ecc.).
A questo si aggiungono anche cause/concause locali come precontatti o parafunzioni (mordicchimento del labbro, onicofagia, bruxismo) che potrebbero richiedere un altro approccio.
Per concludere e sintetizzare ritegno che i colleghi della sua Città stia facendo le scelte opportune. Iniziare, cioè dall'estrazione dei denti del giudizio, che comunque devono essere estratti. Successivamente rivalutare la situazione delle ATM.
Spero di non essere stato troppo prolisso e di averLe dato utili spunti di riflessione.
La saluto cordialmente,
Dott. Emilio Nuzzolese
la ringrazio per la fiducia che ci accorda nonostante il mezzo multimediale e la virtualità dei nostri consulti.
Il Suo caso meriterebbe un attento ed approfondito studio. Ciò non di meno, posso darLe delle indicazioni che pur essendo generali sono verosimilmente applicabili alla Sua condizione gnatologica (cioè delle artciolazioni temporo mandibolari A.T.M. e relativa funzione).
E' vero che la malocclusione è causa di disturbi a carico delle A.T.M., però è anche vero che, proprio per la terapica correttiva che ha effettuato, non può rientrare tra le potenziali cause dell'attuale problematica. Bisognerebbe, però, anche valutare in che età si è sottoposta al trattamento ortodontico, cioè se in fase di crescita (>12 anni) o in età adulta.
A questo si aggiunge che il click articolare rappresenta uno scivolamento del disco di cartilagine che si trova tra i capi articolari delle due A.T.M. e, in assenza di sintomi, non deve essere considerato necessariamente un indice patologico. Esiste, infatti, anche un fattore ereditario nell'insorgenza del click e non tutti i click dell'ATM ricevono una terapia. Potrebbe essere un disturbi temporaneo che si risolve spontaneamente o con un terapia farmacologica, ovvero dovere ricevere un trattamento rieducativo con una placca da tenere tra i denti (cosiddetto "Bite").
Infine i denti del giudizio in inclusione possono determinare un alterazione di natura infiammatoria della muscolatura che muove le ATM ovvero potrebbero non essere coinvolti nel problema. Cosa fare? La loro avulsione si renderà comunque necessaria per svariati motivi. Quindi è saggio programmarne l'estrazione.
Parlava di "garanzie": orbene, per poter effettuare una più accurata ricerca delle cause che hanno determinato il click, occorrerebbe una visita "posturale" che può essere effettuata da un dentista e/o da un medico omeopata. Non sono, infatti, da sottovalutare altre potenziali cause di natura strutturale (appoggio podalico, movimenti degli indici oculari, colonna vertebrale, posture viziate), biochimica (intolleranze alimentari, metalli, ecc.) e psico-affettive (stress, disturbi del sonno, relazioni affettive, di studio, di lavoro, ecc.).
A questo si aggiungono anche cause/concause locali come precontatti o parafunzioni (mordicchimento del labbro, onicofagia, bruxismo) che potrebbero richiedere un altro approccio.
Per concludere e sintetizzare ritegno che i colleghi della sua Città stia facendo le scelte opportune. Iniziare, cioè dall'estrazione dei denti del giudizio, che comunque devono essere estratti. Successivamente rivalutare la situazione delle ATM.
Spero di non essere stato troppo prolisso e di averLe dato utili spunti di riflessione.
La saluto cordialmente,
Dott. Emilio Nuzzolese
Dott. Emilio Nuzzolese
Odontoiatra, Dottore di Ricerca
Chirurgia Orale, Odontologia Forense
[#2]
Dimenticavo di sottolineare che è importante evitare comportamenti potenzialmente lesivi delle ATM, in particolare:
- tenere matite o penne in bocca mentre si legge o studia;
- masticare gomme da masticare per più di 30 minuti al giorno;
- masticare abitualmente solo da un lato;
- passare troppe ore davanti un videoterminale;
- dormire con due cuscini;
- non indossare gli occhiali da vista pur avendone necessità;
- aprire la bocca eccessivamente durante un spadiglio.
Se lei rientra in uno o più delle suddette situazioni è bene che stia attenta anche a questi dettagli.
Cordialmente,
Dott. Emilio Nuzzolese
- tenere matite o penne in bocca mentre si legge o studia;
- masticare gomme da masticare per più di 30 minuti al giorno;
- masticare abitualmente solo da un lato;
- passare troppe ore davanti un videoterminale;
- dormire con due cuscini;
- non indossare gli occhiali da vista pur avendone necessità;
- aprire la bocca eccessivamente durante un spadiglio.
Se lei rientra in uno o più delle suddette situazioni è bene che stia attenta anche a questi dettagli.
Cordialmente,
Dott. Emilio Nuzzolese
[#4]
Gentile Sig.ra, concordo con il Dott. Nuzzolese per quanto riguarda l'alterazione anatomica responsabile del click articolare (lassità muscolo-tendinea e quindi mobilità abnorme del menisco articolare nonchè dei capi ossei).
Posso aggiungere che tale disturbo è più frequente nelle malocclusioni di IIa classe trattate e non(soprattutto nelle dento-scheletriche cioè in presenza di una ridotta dimensione scheletrica mandibolare)che provocano (specie nelle ore notturne quando la coscienza viene meno)delle parafunzioni mandibolari(bruxismo centrico > schiacciamento dei denti gli uni sugli altri ecc) con compressione quindi anche sull'ATM. Col tempo questo provoca alterazioni muscolo-tendinee e meniscali responsabili di quadri clinici articolari di diversi gradi: semplice dolore articolare e muscolare(a volte riferito all'orecchio), semplice click articolare, sublussazione del menisco con laterodeviazioni mandibolari, lussazione articolare con impossibilità nell'apertura e/o chiusura mandibolare ecc. Questi disturbi possono manifestarsi come primo episodio acuto in assenza di altri sintomi.
In aggiunta nei pazienti femmine con estrogeni nettamente superiori ai maschi, il contenuto di liquidi nei tessuti è più elevato e questo si traduce in un ulteriore lassità ligamentosa con aggravamento della sintomatologia(infatti in letteratura medica e nella mia esperienza i pazienti più frequentemente affetti da disturbi articolari sono femmine con IIa classe dentale e/o scheletrica).
Anche un'anamnesi positiva per traumi mandibolari e occlusali è importante per un corretto inquadramento.
Ora alla luce delle alterazioni anatomiche e delle cause che sono esclusivamente malocclusive, le cose da farsi (oltre ai consigli del Collega)sono poche e solo palliative :
a) in aggiunta alla panoramica eseguire RX delle Articolazioni Temporo Mandibolari a bocca chiusa e aperta (per studiare meglio e monitorare il profilo osseo e indirettamente cartilagineo dei capi ossei)NB la Risonanza Magnetica statica e dinamica delle ATM si riserva a gradi estremi di artropatie (solo il 2% divengono chirurgiche)
b) ginnastica mandibolare (punta della lingua sul palato aprire la mandibola sempre tenendo la lingua sul palato per più volte al dì)
c) eventualmente bite occlusale
Altre terapie quali elettrostimolazione dei muscoli masticatori, osteopatia, posturologia sono ininfluenti sull'andamento e il trattamento della patologia (non ci sono dati scientifici univoci a riguardo dell'influenza della malocclusione sulla postura e viceversa,se non a livello cervicale).
Tenendo presente che i disturbi acuti causati dall'artropatia possono regredire anche spontaneamente senza l'ausilio di nessuna terapia, utili saranno farmaci quali miorilassanti ed antinfiammatori che possono accelerare il decorso nella fase acuta.
Per quanto riguarda i terzi molari devono essere estratti solo in presenza di indicazioni quali:
- posizione (non fisiologica rispetto agli altri denti e quindi causa di ascessi ripetuti e carie )
- ortodontica
Non ritengo che la loro presenza o assenza possa causare o peggiorare un quadro di artropatia
Le posso indicare il Prof Cortellazzi di Bari come Chirurgo Maxillo-Facciale esperto di artropatie e malocclusioni
cordialità
Stefano Dr. Paulli
Posso aggiungere che tale disturbo è più frequente nelle malocclusioni di IIa classe trattate e non(soprattutto nelle dento-scheletriche cioè in presenza di una ridotta dimensione scheletrica mandibolare)che provocano (specie nelle ore notturne quando la coscienza viene meno)delle parafunzioni mandibolari(bruxismo centrico > schiacciamento dei denti gli uni sugli altri ecc) con compressione quindi anche sull'ATM. Col tempo questo provoca alterazioni muscolo-tendinee e meniscali responsabili di quadri clinici articolari di diversi gradi: semplice dolore articolare e muscolare(a volte riferito all'orecchio), semplice click articolare, sublussazione del menisco con laterodeviazioni mandibolari, lussazione articolare con impossibilità nell'apertura e/o chiusura mandibolare ecc. Questi disturbi possono manifestarsi come primo episodio acuto in assenza di altri sintomi.
In aggiunta nei pazienti femmine con estrogeni nettamente superiori ai maschi, il contenuto di liquidi nei tessuti è più elevato e questo si traduce in un ulteriore lassità ligamentosa con aggravamento della sintomatologia(infatti in letteratura medica e nella mia esperienza i pazienti più frequentemente affetti da disturbi articolari sono femmine con IIa classe dentale e/o scheletrica).
Anche un'anamnesi positiva per traumi mandibolari e occlusali è importante per un corretto inquadramento.
Ora alla luce delle alterazioni anatomiche e delle cause che sono esclusivamente malocclusive, le cose da farsi (oltre ai consigli del Collega)sono poche e solo palliative :
a) in aggiunta alla panoramica eseguire RX delle Articolazioni Temporo Mandibolari a bocca chiusa e aperta (per studiare meglio e monitorare il profilo osseo e indirettamente cartilagineo dei capi ossei)NB la Risonanza Magnetica statica e dinamica delle ATM si riserva a gradi estremi di artropatie (solo il 2% divengono chirurgiche)
b) ginnastica mandibolare (punta della lingua sul palato aprire la mandibola sempre tenendo la lingua sul palato per più volte al dì)
c) eventualmente bite occlusale
Altre terapie quali elettrostimolazione dei muscoli masticatori, osteopatia, posturologia sono ininfluenti sull'andamento e il trattamento della patologia (non ci sono dati scientifici univoci a riguardo dell'influenza della malocclusione sulla postura e viceversa,se non a livello cervicale).
Tenendo presente che i disturbi acuti causati dall'artropatia possono regredire anche spontaneamente senza l'ausilio di nessuna terapia, utili saranno farmaci quali miorilassanti ed antinfiammatori che possono accelerare il decorso nella fase acuta.
Per quanto riguarda i terzi molari devono essere estratti solo in presenza di indicazioni quali:
- posizione (non fisiologica rispetto agli altri denti e quindi causa di ascessi ripetuti e carie )
- ortodontica
Non ritengo che la loro presenza o assenza possa causare o peggiorare un quadro di artropatia
Le posso indicare il Prof Cortellazzi di Bari come Chirurgo Maxillo-Facciale esperto di artropatie e malocclusioni
cordialità
Stefano Dr. Paulli
Stefano Dr Paulli
[#5]
Ricordati di fare il LOGIN proma di rispondere!
Non sono d'accordo che un caso trattato ortodonticamente sia un caso trattato bene. Infatti riportare una masticazione in seconda classe, non è sufficiente, ad esempio le cosidette "chiavi occlusali di Andrews" sono: 1) relazioni molari (prima classe, seconda, terza); 2) angolazione della corona è il grado tra l'asse longitudinale del dente e dalla perpendicolare al piano occlusale (tip); 3) inclinazione delle corone; 4) rotazioni dentali; 5) punti di contatto 6) piano occlusale. Secondo me questo è l'indice più importante e per una corretta occlusione i denti posteriori devono "toccare" impedendo il contatto tra quelli anteriori.
Concordo con il dr. Nuzzolese per quello che riguarda il controllo olistico (del corpo nel suo insieme), forse potrebbe esserci una causa concomitante. Provi ad esempio ad avvicinare la punta di una matita fino alla punta del naso, se tutto va bene ne vedrà una sola, se ne vede due potrebbe essere presente un disturbo di visione. Mi raccomando non si faccia togliere i denti "del giudizio" senza prima aver fatto un byte. Lo stare a bocca aperta a lungo con delle leve che dovranno fare perno laggiù in fondo, potrebbe determinare un clamoroso peggioramento.
Per rispondere al dr. Paulli che dice che non ci sono correlazioni tra denti e postura potrei elencare una serie notevole di esperimenti. Uno su tutti terminazioni nervose del trigemino finiscono nel midollo spinale a livello lombare ed in tutti i sistemi nervosi che concorrono al movimento. Io credo che la sua sia una malocclusione.
Dr. Daniele Tonlorenzi prof. A.C. "Fisiologia e patologia del movimento e della postura" Corso di Laurea Fisiopatologia Università di Pisa, Docente tra l'altro al Master di postura di Chieti, San Raffaele
Non sono d'accordo che un caso trattato ortodonticamente sia un caso trattato bene. Infatti riportare una masticazione in seconda classe, non è sufficiente, ad esempio le cosidette "chiavi occlusali di Andrews" sono: 1) relazioni molari (prima classe, seconda, terza); 2) angolazione della corona è il grado tra l'asse longitudinale del dente e dalla perpendicolare al piano occlusale (tip); 3) inclinazione delle corone; 4) rotazioni dentali; 5) punti di contatto 6) piano occlusale. Secondo me questo è l'indice più importante e per una corretta occlusione i denti posteriori devono "toccare" impedendo il contatto tra quelli anteriori.
Concordo con il dr. Nuzzolese per quello che riguarda il controllo olistico (del corpo nel suo insieme), forse potrebbe esserci una causa concomitante. Provi ad esempio ad avvicinare la punta di una matita fino alla punta del naso, se tutto va bene ne vedrà una sola, se ne vede due potrebbe essere presente un disturbo di visione. Mi raccomando non si faccia togliere i denti "del giudizio" senza prima aver fatto un byte. Lo stare a bocca aperta a lungo con delle leve che dovranno fare perno laggiù in fondo, potrebbe determinare un clamoroso peggioramento.
Per rispondere al dr. Paulli che dice che non ci sono correlazioni tra denti e postura potrei elencare una serie notevole di esperimenti. Uno su tutti terminazioni nervose del trigemino finiscono nel midollo spinale a livello lombare ed in tutti i sistemi nervosi che concorrono al movimento. Io credo che la sua sia una malocclusione.
Dr. Daniele Tonlorenzi prof. A.C. "Fisiologia e patologia del movimento e della postura" Corso di Laurea Fisiopatologia Università di Pisa, Docente tra l'altro al Master di postura di Chieti, San Raffaele
[#8]
Concordo, in linea di massima con il dott. Nuzzolese
Vorrei sottolineare che
1)Il trattamento ortodontico, anche se effettuato correttamente, non risolve con certezza un problema dell'articolazione temporo mandibolare (ATM), mentre la comparsa di disfunzione dell'ATM dopo un trattamento ortodontico non è correlabile con certezza al trattamento stesso.
2)Le influenze posturali, cioè la posizione del corpo, degli arti, la tensione muscolare etc. sui disturbi dell'ATM sono spesso evidenti. E' invece difficile individuare tra i vari possibili fattori quelli realmente responsabili.
3) I denti del giudizio sono spesso da estrarre per "disodontiasi", vale a dire cattiva posizione, difficoltà a trovare una posizione corretta nell' arcata dentale e infiammazione. In assenza di indicazioni specifiche all'estrazione consiglierei, per problemi articolari, di effettuare prima un byte, un apparecchio mobile che guida i denti nei movimenti e nella chiusura.
Nota. I consulti online hanno carattere generale ed è sempre necessaria una visita da uno specialista. Le risposte sono semplificate per favorire la comprensione e non hanno carattere di dibattito scientifico.
Cordiali saluti
Dott. Marco Capozza
Vorrei sottolineare che
1)Il trattamento ortodontico, anche se effettuato correttamente, non risolve con certezza un problema dell'articolazione temporo mandibolare (ATM), mentre la comparsa di disfunzione dell'ATM dopo un trattamento ortodontico non è correlabile con certezza al trattamento stesso.
2)Le influenze posturali, cioè la posizione del corpo, degli arti, la tensione muscolare etc. sui disturbi dell'ATM sono spesso evidenti. E' invece difficile individuare tra i vari possibili fattori quelli realmente responsabili.
3) I denti del giudizio sono spesso da estrarre per "disodontiasi", vale a dire cattiva posizione, difficoltà a trovare una posizione corretta nell' arcata dentale e infiammazione. In assenza di indicazioni specifiche all'estrazione consiglierei, per problemi articolari, di effettuare prima un byte, un apparecchio mobile che guida i denti nei movimenti e nella chiusura.
Nota. I consulti online hanno carattere generale ed è sempre necessaria una visita da uno specialista. Le risposte sono semplificate per favorire la comprensione e non hanno carattere di dibattito scientifico.
Cordiali saluti
Dott. Marco Capozza
Dott. Marco Capozza
https://www.dentista.lecce.it/
[#9]
gentile utente ,
i colleghi che mi hanno preceduto hanno sviscerato ampiamente il problema ,io mi permetto di darle solo un consiglio ,mi sembra che il problema le provochi una certa sofferenza per cui le consiglierei di rivologersi al reparto di Gnatologia dell'Istituto Stomatologico Italiano di Milano(dove ho studiato anni fa...) ,troverà professionisti molto preparati in questo campo.
Cordialmente
Paolo Patrucco.
i colleghi che mi hanno preceduto hanno sviscerato ampiamente il problema ,io mi permetto di darle solo un consiglio ,mi sembra che il problema le provochi una certa sofferenza per cui le consiglierei di rivologersi al reparto di Gnatologia dell'Istituto Stomatologico Italiano di Milano(dove ho studiato anni fa...) ,troverà professionisti molto preparati in questo campo.
Cordialmente
Paolo Patrucco.
Paolo Patrucco
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 18.7k visite dal 01/10/2006.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Cure palliative
Cosa sono le cure palliative? Una raccolta di video-pillole sui farmaci palliativi e la cura del dolore nei malati terminali.