Complicanze a seguito dell’estrazione del dente del giudizio inferiore dx. può essere alveolite?
Buongiorno,
ho 24 anni e sei giorni fa mi sono sottoposta all’estrazione del dente del giudizio inferiore dx.
Sotto consiglio dello specialista ho iniziato Claritromicina 500 prima dell’intervento, il quale è stato molto critico e lungo, data la posizione distesa del dente.
Una volta passata l’anestesia sentivo un dolore forte e dal giorno dopo sentivo all’interno del cavo orale un odore nauseabondo.
L’alveolo presentava del materiale grigio ma per il resto era lucido e profondo senza che potessi notare il coagulo.
Il dentista dopo una celere visita mi ha prescritto Bacampicillina 1200 ogni 12, dicendomi che si trattava solo di una leggera infezione dovuta al fatto che la claritromicia è acqua fresca per i denti.
Sono a metà della terapia ma il dolore è sempre insopportabile, maggiore durante la notte e si estende anche all’orecchio e all’arcata superiore.
Riesco a tenerlo controllato solo attraverso moment act da 400mg due volte al giorno.
Inoltre, (su mia decisione) sto eseguendo lavaggi con fisiologica e curasept 0, 2% mediante l’utilizzo di una siringa senza ago, per poter tenere l’alveolo pulito.
Volevo quindi domandarle se è davvero alveolite, come credo sia, e quali metodi dovrei adottare oppure avere un suo parere generico.
Ringrazio anticipatamente,
Laura.
ho 24 anni e sei giorni fa mi sono sottoposta all’estrazione del dente del giudizio inferiore dx.
Sotto consiglio dello specialista ho iniziato Claritromicina 500 prima dell’intervento, il quale è stato molto critico e lungo, data la posizione distesa del dente.
Una volta passata l’anestesia sentivo un dolore forte e dal giorno dopo sentivo all’interno del cavo orale un odore nauseabondo.
L’alveolo presentava del materiale grigio ma per il resto era lucido e profondo senza che potessi notare il coagulo.
Il dentista dopo una celere visita mi ha prescritto Bacampicillina 1200 ogni 12, dicendomi che si trattava solo di una leggera infezione dovuta al fatto che la claritromicia è acqua fresca per i denti.
Sono a metà della terapia ma il dolore è sempre insopportabile, maggiore durante la notte e si estende anche all’orecchio e all’arcata superiore.
Riesco a tenerlo controllato solo attraverso moment act da 400mg due volte al giorno.
Inoltre, (su mia decisione) sto eseguendo lavaggi con fisiologica e curasept 0, 2% mediante l’utilizzo di una siringa senza ago, per poter tenere l’alveolo pulito.
Volevo quindi domandarle se è davvero alveolite, come credo sia, e quali metodi dovrei adottare oppure avere un suo parere generico.
Ringrazio anticipatamente,
Laura.
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Volevo solo averne delle conferme.
Coi limiti di un consulto a distanza, la vera terapia dell'alveolite post estrattiva, se questa fosse, non è l'antibiotico, ma una revisione dell'alveolo. Le spiego.
Si fa tornare il paziente che ha dolore, si fa l'anestesia locale, con un cucchiaio alveolare o altro si fa sanguinare l'alveolo post estrattivo per formare il coagulo, che è quello che fa guarire qualunque ferita. Eventualmente si mettono del spugnette di fibrina per facilitarne la formazione.
È il sangue, con i suoi fattori di crescita e cellule, che permette la guarigione dell'osso, come diceva un mio professore, "il rosso chiama l'osso".
Capisce anche bene che se fa sciacqui e utilizza delle siringhe con collutori, questo povero coagulo non si formerà mai, anzi! Si consiglia sempre, almeno le prime giornate post estrazione, di non fare sciacqui.
Consiglio. Continui la terapia antibiotica, aspetti due giorni, senza fare più sciacqui. A quel punto richiami il suo dentista, se avverte ancora questo dolore.
Saluti
Coi limiti di un consulto a distanza, la vera terapia dell'alveolite post estrattiva, se questa fosse, non è l'antibiotico, ma una revisione dell'alveolo. Le spiego.
Si fa tornare il paziente che ha dolore, si fa l'anestesia locale, con un cucchiaio alveolare o altro si fa sanguinare l'alveolo post estrattivo per formare il coagulo, che è quello che fa guarire qualunque ferita. Eventualmente si mettono del spugnette di fibrina per facilitarne la formazione.
È il sangue, con i suoi fattori di crescita e cellule, che permette la guarigione dell'osso, come diceva un mio professore, "il rosso chiama l'osso".
Capisce anche bene che se fa sciacqui e utilizza delle siringhe con collutori, questo povero coagulo non si formerà mai, anzi! Si consiglia sempre, almeno le prime giornate post estrazione, di non fare sciacqui.
Consiglio. Continui la terapia antibiotica, aspetti due giorni, senza fare più sciacqui. A quel punto richiami il suo dentista, se avverte ancora questo dolore.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.7k visite dal 06/02/2021.
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