Recessione gengivale ereditaria?
Buongiorno, ho 35 anni, maschio, spiego brevemente la mia storia: a causa di denti molto storti, ho portato l’apparecchio per molti anni, sia fisso che mobile, fino a quasi 30 anni.
L’ho portato tutto questo tempo poiché da piccolo ho seguito un trattamento non andato a buon fine e solo in età adulta mi sono rivolto ad un diverso professionista che ha risolto il mio problema.
Attualmente ho i denti perfettamente dritti e curo molto la mia igiene.
Essendomi trasferito mi sono rivolto ad un professionista nella mia attuale città, a causa di un fastidio ad un premolare, risolto in una carie tempestivamente trattata.
Il dentista però mi ha trovato un inizio di recessione gengivale, mi ha fatto fare una pulizia approfondita ma non ha riscontrato tartaro sottogengivale, infiammazioni gengivali o altro.
Mi ha comunque consigliato di usare uno spazzolino elettrico apposito, il filo quotidiano (cosa che già facevo) e l’uso di un dentifricio specifico, oltre ad una sana alimentazione.
Non ha saputo dirmi altro, tranne che probabilmente si tratta di una condizione ereditaria.
Io però non ho memoria di problemi familiari simili.
Ad ogni modo, le mie gengive sembrano sane, non sanguinano e non mi hanno mai dato alcun fastidio, ma non aderiscono più ai denti, nonostante la mia grande cura ed i consigli che seguo da parecchi mesi.
Quando vi passo il filo, questo entra fin sotto le gengive
Può essere un problema?
Quali sono le conseguenze di questa non adesione e da cosa può dipendere?
C’è un modo per far sì che la gengiva aderisca nuovamente ai denti?
Grazie anticipatamente
L’ho portato tutto questo tempo poiché da piccolo ho seguito un trattamento non andato a buon fine e solo in età adulta mi sono rivolto ad un diverso professionista che ha risolto il mio problema.
Attualmente ho i denti perfettamente dritti e curo molto la mia igiene.
Essendomi trasferito mi sono rivolto ad un professionista nella mia attuale città, a causa di un fastidio ad un premolare, risolto in una carie tempestivamente trattata.
Il dentista però mi ha trovato un inizio di recessione gengivale, mi ha fatto fare una pulizia approfondita ma non ha riscontrato tartaro sottogengivale, infiammazioni gengivali o altro.
Mi ha comunque consigliato di usare uno spazzolino elettrico apposito, il filo quotidiano (cosa che già facevo) e l’uso di un dentifricio specifico, oltre ad una sana alimentazione.
Non ha saputo dirmi altro, tranne che probabilmente si tratta di una condizione ereditaria.
Io però non ho memoria di problemi familiari simili.
Ad ogni modo, le mie gengive sembrano sane, non sanguinano e non mi hanno mai dato alcun fastidio, ma non aderiscono più ai denti, nonostante la mia grande cura ed i consigli che seguo da parecchi mesi.
Quando vi passo il filo, questo entra fin sotto le gengive
Può essere un problema?
Quali sono le conseguenze di questa non adesione e da cosa può dipendere?
C’è un modo per far sì che la gengiva aderisca nuovamente ai denti?
Grazie anticipatamente
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Gentilissimo utente, la malattia parodontale non è genetica ed è sostenuta da batteri, che non sembrerebbe essere il suo caso. Tenendo conto che la gengiva è una tovaglia appoggiata a un tavolato osseo, possiamo supporre che non ci sia adeguato osso sotto la retrazione gengivale; questo potrebbe essere dato dallo spostamento ortodontico dei denti, fuori dall'osso alveolare, questo può essere confermato quando la recessione non è a 360 gradi, ma si trova solo sul lato vestibolare che guarda il labbro. Le consiglio una visita parodontale presso un'odontoiatra che si occupa di parodontologia.
https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 10/01/2021.
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