Il suo dentista non ha parlato
Mio zio 65 anni, devo mettere 4 impianti in sostituzione dei molari inferiori, parlando con il dentista gli spiegava che dopo aver messo la vite sono necessari dai 3 ai 6 mesi che l'impianto si ostointegri prima di mettere la corona, leggendo su internet abbiamo letto che esiste il rischio di rigetto di cui il suo dentista non ha parlato in costa consiste ed entro quanto si puo manifestare ?
Grazie
Grazie
[#1]
Il "rigetto", come metallo che viene rigettato dal corpo non esiste.
Il "rigetto" non è altro che l'impianto "che non tiene".
In sostanza una "ciambella venuta senza buvo".
E questo succede in genere per un problema chirurgico di surriscaldamento o compressione, quasi mai primitivamente per infezione.
La sede molare inferiore favorisce un pò questo tipo di difficoltà, dato che è una sede sfavorevole per scarsa vascolarizzazione.
Non è un dramma.
In genere non fa male, e se succede si toglie l'impianto per rimetterlo dopo un paio di mesi nello stesso posto.
La condizione dell'osso sarà totalmente diversa, riccamente vascolarizzato e quasi sicuramente più favorevole.
In genere gli implantologi non fanno pagare questo reintervento, considerandolo una sorta di "rischio previsto".
Abbastanza normale che il dentista non ne abbia parlato, trattandosi di un eventuale incidente di percorso senza nessuna conseguenza sull'esito finale della riabilitazione protesica.
Come è normale per un dentista non avvertire ogni volta il paziente che l'otturazione potrebbe staccarsi, il ponte scementarsi, lo scheletrato rompersi eccetera.
Tutti problemi emendabili, più che rischi reali.
Come l'evento del "rigetto" (che rigetto non è).
Il "rigetto" non è altro che l'impianto "che non tiene".
In sostanza una "ciambella venuta senza buvo".
E questo succede in genere per un problema chirurgico di surriscaldamento o compressione, quasi mai primitivamente per infezione.
La sede molare inferiore favorisce un pò questo tipo di difficoltà, dato che è una sede sfavorevole per scarsa vascolarizzazione.
Non è un dramma.
In genere non fa male, e se succede si toglie l'impianto per rimetterlo dopo un paio di mesi nello stesso posto.
La condizione dell'osso sarà totalmente diversa, riccamente vascolarizzato e quasi sicuramente più favorevole.
In genere gli implantologi non fanno pagare questo reintervento, considerandolo una sorta di "rischio previsto".
Abbastanza normale che il dentista non ne abbia parlato, trattandosi di un eventuale incidente di percorso senza nessuna conseguenza sull'esito finale della riabilitazione protesica.
Come è normale per un dentista non avvertire ogni volta il paziente che l'otturazione potrebbe staccarsi, il ponte scementarsi, lo scheletrato rompersi eccetera.
Tutti problemi emendabili, più che rischi reali.
Come l'evento del "rigetto" (che rigetto non è).
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#2]
Attualmente si tende ad abbreviare il tempo di funzionalizzazione dell'impianto, anche se sono scelte e convinzioni personali. Il rigetto non esiste come evento biologico, in quanto il titanio è immunologicamente "muto". Esiste l'insuccesso che può essere intrachirurgico o post-chirurgico. Il primo è immediato mentre il secondo non più tardi di due-tre settimane. Ovviamente non sto parlando dei possibili incidenti protesici, queste riguardano altre problematiche.
Salve
Salve
Dr.Oscar G.ppe Muraca
La risposta ha carattere puramente informativo.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 22/04/2009.
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