Fastidio dopo devitalizzazione, perché?

Gent.
mi Dottori,
Sono una ragazza di 32 anni e, qualche settimana fa, mi sono sottoposta alla devitalizzazione dell'ultimo molare dell'arcata inferiore sx a causa di una, come l'ha definita il mio dentista, "paradontite nascosta".
Riassumo in breve la mia esperienza ed i sintomi ad essa accompagnati.
Tutto e' iniziato con un dolore atipico ed intermittente presente soprattutto alla masticazione sul dente in questione, mi reci immediatamente dal mio dentista che, in prima battuta, non inquadra il problema suggerendo come fonte del dolore una faringite per la quale mi prescrive un antibiotico.
Premetto che durante la visita il dolore era assente sia alla percussione del dente che agli stimoli termici.
Non convinta della diagnosi mi sottopongo, di mia iniziativa ad una panoramica che rivela un quadro infiammatorio.
Tornata dall'odobtoiatra effettuo una lastrina sul dente dalla quale emergerà, appunto questa forma di paradintite per la quale, immediatamente, mi sottopongo a devitalizzazione.
Quindi: 07/10Devitalizzazione molare inferiore sx (fatta in step separati) causa paradontite nascosta (mai dolore lancinante).
Dal 7 /10 al 12/10 dente aperto con cotone medicato (antibiotico ogni 12 ore più medrol 8 mg tutti i giorni terapia tutt'ora in corso).
Dal 12/10 chiusura dente con otturazione temporanea e tentativo di sospensione terapia cortisonica ed antibiotica.
14/10 dopo sospensione terapia, intenso fastidio ad osso mandibolare sottostante il dente trattato ed ipersensibilità al dente stesso.
Oggi dolorabilita'al passaggio dello spazzolino sul dente devitalizzato ed alla pressione dello stesso, senso d'intorpidimento intermittente, all'osso msndibolare.
Chiusura canalare programmata per il 21/10.
Ora, la mia e': e' normale avere ancora fastidi a 12 giorni dalla procedura?
Il dolore all'osso mi deve preoccupare?
Sarebbe necessaria Tac dentale 3d od altro esame radiologico?
Ringrazio anticipatamente chiunque avrà il buon cuore di rispondere ad una persona che, da anni, soffre le pene dell'inferno a causa dei denti.
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 11.2k 394
Gentilissima utente, gli accertamenti diagnostici necessari non li decide il paziente, ma il medico; infatti lei si è sottoposta a delle dannose radiazioni (OPT) di sua iniziativa, per poi doverne ricevere delle altre, con probabilità era sufficiente la RX endorale, che le avrebbe risparmiato danni biologici. Ora mi parla di TAC senza avere competenze in materia, forse è meglio non buttare altra benzina sul fuoco. Il dolore e i fastidi, possono essere presenti durante i trattamenti canalari.

https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html

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Utente
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Gentilissimo dottore ,
la ringrazio per la sua risposta ma devo informarla che, se ho scelto in autonomia di sottopormi alla panoramica, è stato perché il mio dentista non ha ritenuto necessario effettuare la RX endorale, che lei ha giustamente suggerito.
Da psicologa, se posso permettermi un'osservazione sull'intera comunità medica, credo troppo spesso si tenda a non ascoltare il paziente che, sentendosi incompreso ed "abbandonato" dal proprio medico agisce di conseguenza. Potrei riportarle milioni di casi nei quali, per le ragioni appena drscritte , il paziente e' giunto alla propria diagnosi estremamente in ritardo sommando, al dolore della propria malattia, anche un enorme senso di rabbia e frustrazione per il tempo perso. Ovvio che il rovescio della medaglia stia nell'ipocondria che, aggravata dalla facilità d'accesso attraverso internet ad informazioni spesso incomprese , sfiancherebbe il migliore dei medici. A chi ha giurato ad Ippocrate l'arduo compito di valutare caso per caso , o meglio, persona per persona. Cordiali Saluti .
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