Hpv nel cavo orale

Gentili dottori, a giugno scorso ho scoperto di avere delle lesioni causate dall’hpv, al collo dell’utero e in sede vulvare, che il mio ginecologo ha provveduto a bruciare col laser. Mi sono sempre fatta controllare da lui anche la bocca, e sono stata anche da un otorino, ma non abbiamo mai trovato nulla lì. Ora mi sono accorta di avere, ad una guancia, dei rigonfiamenti, uno più grande degli altri. Il ginecologo li ha osservati al colposcopio e dice che sono troppo piccoli per fare una diagnosi, e di aspettare e vedere se hanno un’evoluzione, per poter trarre delle conclusioni. Li ho fatti vedere anche ad un dermatologo, che dice che a lui sembrano cisti sebacee, e mi ha ripetuto che vanno comunque tenute in osservazione e vedere se aumentano di numero e di dimensioni, per escludere l’hpv. Ora mi domando: dovrei quindi vivere nel terrore che siano anche quelle lesioni dovute all’hpv, evitare di baciare chiunque e continuare a sentirmi una lebbrosa come mi sento da un anno a questa parte ormai? Vorrei, allo scopo di avere in mano qualche certezza in più, fare il tampone orale per la ricerca del virus. Vorrei sapere qual’è il nome esatto di questo test, in che cosa consiste e se, nel caso sia negativo, posso chiudere questo capitolo, o dovermi poi preoccupare che si tratti di un falso negativo. Ci possono essere casi di falsi negativi? Se poi, malauguratamente, dovesse essere positivo, mi chiedo, cosa dovrei fare? Chi dovrebbe curarmi in sede orale, il dermatologo, o l’otorino, o il dentista? E soprattutto, si cura il virus in sede orale, come in sede genitale, o è più difficile? Insomma, guarirò mai da questa peste? Sono disperata.