Estrazione dente devitalizzato
Salve, avrei bisogno di un consulto circa la mia situazione.
Ho un molare che mi è stato devitalizzato molti anni fa (circa 13) e a distanza di una decina d'anni ha cominciato a darmi non pochi problemi.
Inizialmente mi si infettava più o meno una volta l'anno, ma con cicli di antibiotico di una settimana sistematicamente passava tutto.
Con il passare del tempo, però, il suddetto dente ha cominciato ad infettarsi molto più spesso, arrivando persino ad almeno una volta al mese negli ultimi sei mesi e con conseguente ascesso molto doloroso, tant'è che spesso la gengiva era talmente gonfia da riuscire a coprire quasi completamente il dente (sistematicamente si sgonfiava dopo circa tre o quattro giorni di Augmentin assunto 2 volte al giorno).
Da lì, dunque, ho deciso di sottoporre il mio problema ad un dentista che, in seguito ad una panoramica, ha notato che mi è stato devitalizzato male, dicendomi che alcuni nervi erano stati lasciati vivi, confermando dunque l'infezione attraverso la presenza di una "macchia nera" venuta fuori in seguito alla panoramica.
Lo stesso dentista è giunto alla conclusione che il dente andrebbe riaperto e ritrattato.
Nel dubbio, ad ogni modo, mi è stato consigliato un secondo specialista a cui mi sono rivolta.
A differenza del primo, non si è limitato soltanto ad una panoramica completa, ma ha controllato in particolar modo il dente "problematico" attraverso l'utilizzo di un altro macchinario RX.
Il dottore ha notato che non solo il dente è stato devitalizzato male, ma che sono stati usati anche dei "chiodi" molto vecchi, che non si usano più da almeno trent'anni.
Uno di questi si trova proprio a ridosso di uno dei nervi lasciati vivi, ergo mi ha specificato che un ritrattamento sarebbe impossibile, in quanto l'accesso al suddetto nervo è "bloccato" dalla presunta vite e che quindi l'estrazione è l'unica soluzione possibile.
Dunque, considerando che col primissimo dentista ho avuto una brutta esperienza, il secondo mi ha consigliato una cosa e il terzo un'altra ancora, mi chiedevo: l'estrazione è davvero l'unica soluzione possibile?
Inoltre, quanto può essere complicato un intervento del genere su un dente devitalizzato e già problematico di per sé?
Ringrazio in anticipo,
Serena.
Ho un molare che mi è stato devitalizzato molti anni fa (circa 13) e a distanza di una decina d'anni ha cominciato a darmi non pochi problemi.
Inizialmente mi si infettava più o meno una volta l'anno, ma con cicli di antibiotico di una settimana sistematicamente passava tutto.
Con il passare del tempo, però, il suddetto dente ha cominciato ad infettarsi molto più spesso, arrivando persino ad almeno una volta al mese negli ultimi sei mesi e con conseguente ascesso molto doloroso, tant'è che spesso la gengiva era talmente gonfia da riuscire a coprire quasi completamente il dente (sistematicamente si sgonfiava dopo circa tre o quattro giorni di Augmentin assunto 2 volte al giorno).
Da lì, dunque, ho deciso di sottoporre il mio problema ad un dentista che, in seguito ad una panoramica, ha notato che mi è stato devitalizzato male, dicendomi che alcuni nervi erano stati lasciati vivi, confermando dunque l'infezione attraverso la presenza di una "macchia nera" venuta fuori in seguito alla panoramica.
Lo stesso dentista è giunto alla conclusione che il dente andrebbe riaperto e ritrattato.
Nel dubbio, ad ogni modo, mi è stato consigliato un secondo specialista a cui mi sono rivolta.
A differenza del primo, non si è limitato soltanto ad una panoramica completa, ma ha controllato in particolar modo il dente "problematico" attraverso l'utilizzo di un altro macchinario RX.
Il dottore ha notato che non solo il dente è stato devitalizzato male, ma che sono stati usati anche dei "chiodi" molto vecchi, che non si usano più da almeno trent'anni.
Uno di questi si trova proprio a ridosso di uno dei nervi lasciati vivi, ergo mi ha specificato che un ritrattamento sarebbe impossibile, in quanto l'accesso al suddetto nervo è "bloccato" dalla presunta vite e che quindi l'estrazione è l'unica soluzione possibile.
Dunque, considerando che col primissimo dentista ho avuto una brutta esperienza, il secondo mi ha consigliato una cosa e il terzo un'altra ancora, mi chiedevo: l'estrazione è davvero l'unica soluzione possibile?
Inoltre, quanto può essere complicato un intervento del genere su un dente devitalizzato e già problematico di per sé?
Ringrazio in anticipo,
Serena.
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Gentilissima utente, troppi pareri spesso generano confusione. La panoramica OPT non è l'accertamento diagnostico ideale per una valutazione endodontica. Non possiamo sapere a distanza se questo dente è diventato un malato terminale.
https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 29/05/2020.
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