è possibile continuare ad avere dolore ai denti dopo più di un mese dall'estrazione di un molare?
Buonasera, scrivo per conto di mia mamma novantenne che da venerdì 3 aprile cominciò ad avere dolori al molare superiore destro cariato, che reggeva un ponte che le era stato messo trent'anni fa, e che era in brutte condizioni.
Prese la Tachipirina su consiglio del suo medico di famiglia aspettando di andare dal dentista.
Le fitte ritornarono di sabato mattina e mia sorella che abita con lei chiamò la guardia medica che disse di iniziare a prendere l'antibiotico (non mi ricordo il nome ma non era l'augmentin) e la Tachipirina mattina e sera.
Il lunedì 6 telefonammo al dentista spiegando la faccenda, lui disse di continuare con l'antibiotico per 8 giorni associato alla Tachipirina e di vedersi il 14 aprile per l'intervento.
Il 15 pomeriggio le fu tolto il ponte e il dente cariato ambedue erano messi molto male ci disse e che era stato difficile rimuoverlo.
Dopo l'estrazione non le fu dato antibiotico.
Mamma la sera stessa, a parte l'anestesia, disse che si sentiva riavere, che non aveva dolore, ma dopo tre giorni ritorno' invece e che era continuo peggio di prima.
Chiamammo il dentista disse di darle Tachipirina e se non passava di cominciare l'antibiotico, ma non lo prese.
Il 20 ritorno' dal dentista il quale disse che il dente del giudizio accanto al molare tolto aveva una carie, gliela curo' e sembro' passato tutto.
Dopo 5 giorni tornarono le fitte le aveva dopo colazione, dopo che mangiava o beveva.
Tornò dal dentista che disse che poteva dipendere dalla mala occlusione perché quando chiudeva la bocca i denti poggiavano male per la mancanza del ponte e che doveva abituarsi a ciò allora gli limo' l'altro molare, ma da quel giorno il dolore non è sparito, anzi le duoleva pure l'orecchio, la mandibola e lo zigomo.
Tornò dal dentista che disse che era una nevralgia che poteva durare a lungo e che doveva continuare a prendere la Tachipirina.
Ne parlammo con la sua medico che ci fissò una visita neurologica per Venerdì 15 e ce l'ho portata e il dottore ci ha dato questo responso: "cara dottoressa ho visitato la signora la quale presenta un dolore trigeminale in corrispondenza della seconda branca di destra.
Presente dolorabilità sui punti di emergenza dell'infraorbitario e dell'alveolare e in corrispondenza del condilo mandibolare.
Il dolore è elettivamente scatenato dalla masticazione ed in misura minore dalla fonazione; sostanzialmente assente a riposo.
I caratteri, pur non essendo quelli della nevralgia trigeminale tipica, non rispecchiano nemmeno una natura disfunzionale tipo Costen.
Il dolore non ha nemmeno caratteristiche di tipo centrale (riferite pregresse neoplasie non meglio determinate rimosse dalla regione nasale). È possibile che sussistano anche fattori infiammatori diversi da quelli postcchirurgici.
Consiglio associare al trattamento con Tachipirina antinevralgico tipo Gabapentin".
Mamma ha cominciato la cura (2 capsule da 100 al mattino poi dopo sette gg ne deve prendere altri due alla sera) ma ha sempre i dolori. È possibile? Ho letto sul vostro sito dei casi simili e potrebbe essere una alveolite.
Potete aiutarmi a capire?
Grazie per un aiuto! Cordialmente
Itala
Prese la Tachipirina su consiglio del suo medico di famiglia aspettando di andare dal dentista.
Le fitte ritornarono di sabato mattina e mia sorella che abita con lei chiamò la guardia medica che disse di iniziare a prendere l'antibiotico (non mi ricordo il nome ma non era l'augmentin) e la Tachipirina mattina e sera.
Il lunedì 6 telefonammo al dentista spiegando la faccenda, lui disse di continuare con l'antibiotico per 8 giorni associato alla Tachipirina e di vedersi il 14 aprile per l'intervento.
Il 15 pomeriggio le fu tolto il ponte e il dente cariato ambedue erano messi molto male ci disse e che era stato difficile rimuoverlo.
Dopo l'estrazione non le fu dato antibiotico.
Mamma la sera stessa, a parte l'anestesia, disse che si sentiva riavere, che non aveva dolore, ma dopo tre giorni ritorno' invece e che era continuo peggio di prima.
Chiamammo il dentista disse di darle Tachipirina e se non passava di cominciare l'antibiotico, ma non lo prese.
Il 20 ritorno' dal dentista il quale disse che il dente del giudizio accanto al molare tolto aveva una carie, gliela curo' e sembro' passato tutto.
Dopo 5 giorni tornarono le fitte le aveva dopo colazione, dopo che mangiava o beveva.
Tornò dal dentista che disse che poteva dipendere dalla mala occlusione perché quando chiudeva la bocca i denti poggiavano male per la mancanza del ponte e che doveva abituarsi a ciò allora gli limo' l'altro molare, ma da quel giorno il dolore non è sparito, anzi le duoleva pure l'orecchio, la mandibola e lo zigomo.
Tornò dal dentista che disse che era una nevralgia che poteva durare a lungo e che doveva continuare a prendere la Tachipirina.
Ne parlammo con la sua medico che ci fissò una visita neurologica per Venerdì 15 e ce l'ho portata e il dottore ci ha dato questo responso: "cara dottoressa ho visitato la signora la quale presenta un dolore trigeminale in corrispondenza della seconda branca di destra.
Presente dolorabilità sui punti di emergenza dell'infraorbitario e dell'alveolare e in corrispondenza del condilo mandibolare.
Il dolore è elettivamente scatenato dalla masticazione ed in misura minore dalla fonazione; sostanzialmente assente a riposo.
I caratteri, pur non essendo quelli della nevralgia trigeminale tipica, non rispecchiano nemmeno una natura disfunzionale tipo Costen.
Il dolore non ha nemmeno caratteristiche di tipo centrale (riferite pregresse neoplasie non meglio determinate rimosse dalla regione nasale). È possibile che sussistano anche fattori infiammatori diversi da quelli postcchirurgici.
Consiglio associare al trattamento con Tachipirina antinevralgico tipo Gabapentin".
Mamma ha cominciato la cura (2 capsule da 100 al mattino poi dopo sette gg ne deve prendere altri due alla sera) ma ha sempre i dolori. È possibile? Ho letto sul vostro sito dei casi simili e potrebbe essere una alveolite.
Potete aiutarmi a capire?
Grazie per un aiuto! Cordialmente
Itala
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Gentilissima utente, inviti la mamma ad imparare a convivere con il fastidio, forse un giorno come è arrivato se ne andrà, i farmaci hanno i.loro limiti.
https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.2k visite dal 21/05/2020.
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