Sacca di pus a lato di un molare incapsulato devitalizzato
Salve dottore.
Da dicembre circa, dopo aver effettuato la pulizia dei denti, ho iniziato a percepire un leggero dolore al tatto in corrispondenza di un molare incapsulato e devitalizzato ormai oltre dieci anni fa e a notare la fuoriuscita di pus esercitando una leggera pressione sul lato esterno.
Il mio dentista sostiene si tratti di una sacca di pus tra la gengiva e la capsula.
Dopo l'uso di collutorio per oltre due mesi tre volte al giorno e di un antibiotico per sei giorni senza risultati, sono stato sottoposto a due sedute di laser.
Ad oggi, a un mese dal trattamento, percepisco ancora un leggero dolore al tatto e la fuoriuscita di pus alla pressione.
Premetto che non sono stato sottoposto a nessuna lastra perché ritenuta poco utile in quanto "superflua perché il problema è chiaro" e in quanto "il problema è superficiale, la lastra non servirebbe".
Le chiedo: ci può essere un legame tra la pulizia a cui sono stato sottoposto e il problema?
È il laser la soluzione?
Se si, sarebbero necessarie altre sedute?
Altrimenti quale potrebbe essere la via da seguire?
Ma soprattutto, sarà stata fatta una diagnosi giusta (comprendo ovviamente la difficoltà di rispondere senza un controllo diretto del paziente).
Mi scuso se non ho il dono della sintesi e se non sono stato preciso nel descrivere il problema trattandosi di una materia sconosciuta al sottoscritto.
Grazie
Da dicembre circa, dopo aver effettuato la pulizia dei denti, ho iniziato a percepire un leggero dolore al tatto in corrispondenza di un molare incapsulato e devitalizzato ormai oltre dieci anni fa e a notare la fuoriuscita di pus esercitando una leggera pressione sul lato esterno.
Il mio dentista sostiene si tratti di una sacca di pus tra la gengiva e la capsula.
Dopo l'uso di collutorio per oltre due mesi tre volte al giorno e di un antibiotico per sei giorni senza risultati, sono stato sottoposto a due sedute di laser.
Ad oggi, a un mese dal trattamento, percepisco ancora un leggero dolore al tatto e la fuoriuscita di pus alla pressione.
Premetto che non sono stato sottoposto a nessuna lastra perché ritenuta poco utile in quanto "superflua perché il problema è chiaro" e in quanto "il problema è superficiale, la lastra non servirebbe".
Le chiedo: ci può essere un legame tra la pulizia a cui sono stato sottoposto e il problema?
È il laser la soluzione?
Se si, sarebbero necessarie altre sedute?
Altrimenti quale potrebbe essere la via da seguire?
Ma soprattutto, sarà stata fatta una diagnosi giusta (comprendo ovviamente la difficoltà di rispondere senza un controllo diretto del paziente).
Mi scuso se non ho il dono della sintesi e se non sono stato preciso nel descrivere il problema trattandosi di una materia sconosciuta al sottoscritto.
Grazie
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Gentilissimo utente, purtroppo non conosco il parere del collega; dopo 2 mesi senza guarigione, forse occorre rivedere la diagnosi con altri accertamenti diagnostici. Il sospetto di lesione endoparodontale andrebbe accertato.
https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 08/03/2020.
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