Parestesia lingua dopo estrazione dente del giudizio
Buongiorno,
esattamente un anno fa mi è stato estratto il dente del giudizio (38 inferiore sinistro).
L’estrazione è stata effettuata in studio dal mio dentista dopo aver effettuato una panoramica.
Il dente estratto era sano ma mi era stato consigliato di toglierlo poiché, avendo estratto l’altro dente del giudizio a destra (si era infiammata la gengiva e avevo dolore), avrei avuto, a detta del mio dentista, un vantaggio in termini di chiusura della bocca.
Prima dell’intervento mi è stata praticata l’anestia (non so quale dal momento che all’atto e avevoninformatonil medico) in diversi punti (circa 5/6 iniezioni) e subito mi è successa una cosa strana, ovvero non riuscivo più a chiudere la palpebra sinistra.
Dopo circa 20 minuti ho recuperato la mobilità della stessa, spaventandomi, ovviamente, non poco.
Non so quanto sia durata esattamente l’estrazione ma, contrariamente a quanto successo con l’altro dente, il dentista ha dovuto lavorare parecchio per tirarlo via.
Fino al giorno dopo (l’estrazione è avvenuta intorno alle 11 di mattina) non ho recuperato alcun tipo di sensibilità.
Mentre però ho ripreso sensibilità di guancia e bocca, la metà sinistra della lingua è rimasta totalmente insensibile al tatto e al gusto.
Nelle settimane successive avvertivo ogni tanto delle scossette e sensazione di lingua bruciata.
Ho rivisto il dentista e consultato un neurologo ed effettuato diversi cicli di Neuraben e Alanerv.
Dopo circa 6/8 mesi ho avuto qualche miglioramento in termini di sensibilità ma se dovessi quantificarla direi intorno ad un 50%.
La neurologa mi disse che entro l’anno, se il danno fosse stato reversibile, avrei dovuto recuperare la completa sensibilità, ma così non è stato.
Ora mi chiedo: è possibile capire se il danno è stato causato da un’errrata manovra del dentista?
Se sì, come?
Inoltre, il fatto che non riuscissi a chiudere la palpebra dopo l’anestesia a cosa potrebbe essere imputabile (questa è semplice curiosità)?
Grazie per l’attenzione
esattamente un anno fa mi è stato estratto il dente del giudizio (38 inferiore sinistro).
L’estrazione è stata effettuata in studio dal mio dentista dopo aver effettuato una panoramica.
Il dente estratto era sano ma mi era stato consigliato di toglierlo poiché, avendo estratto l’altro dente del giudizio a destra (si era infiammata la gengiva e avevo dolore), avrei avuto, a detta del mio dentista, un vantaggio in termini di chiusura della bocca.
Prima dell’intervento mi è stata praticata l’anestia (non so quale dal momento che all’atto e avevoninformatonil medico) in diversi punti (circa 5/6 iniezioni) e subito mi è successa una cosa strana, ovvero non riuscivo più a chiudere la palpebra sinistra.
Dopo circa 20 minuti ho recuperato la mobilità della stessa, spaventandomi, ovviamente, non poco.
Non so quanto sia durata esattamente l’estrazione ma, contrariamente a quanto successo con l’altro dente, il dentista ha dovuto lavorare parecchio per tirarlo via.
Fino al giorno dopo (l’estrazione è avvenuta intorno alle 11 di mattina) non ho recuperato alcun tipo di sensibilità.
Mentre però ho ripreso sensibilità di guancia e bocca, la metà sinistra della lingua è rimasta totalmente insensibile al tatto e al gusto.
Nelle settimane successive avvertivo ogni tanto delle scossette e sensazione di lingua bruciata.
Ho rivisto il dentista e consultato un neurologo ed effettuato diversi cicli di Neuraben e Alanerv.
Dopo circa 6/8 mesi ho avuto qualche miglioramento in termini di sensibilità ma se dovessi quantificarla direi intorno ad un 50%.
La neurologa mi disse che entro l’anno, se il danno fosse stato reversibile, avrei dovuto recuperare la completa sensibilità, ma così non è stato.
Ora mi chiedo: è possibile capire se il danno è stato causato da un’errrata manovra del dentista?
Se sì, come?
Inoltre, il fatto che non riuscissi a chiudere la palpebra dopo l’anestesia a cosa potrebbe essere imputabile (questa è semplice curiosità)?
Grazie per l’attenzione
[#1]
Gentilissima utente, i pazienti vengono informati prima dell'intervento, delle complicanze che possono avvenire dopo un avulsione di un dente, tra cui anche la possibile parestesia permanente per lacerazione chirurgica di determinati nervi. Lei è un caso in cui c'è stato un parziale recupero e non possiamo escludere che il quadro possa migliorare nel tempo. La palpebra bloccata era data da un interruzione temporanea del segnale motorio, molto probabilmente non derivante dall'uso di anestetico locale. Il danno non è stato di certo volontario, la possibilità di errore è veramente bassa, visto che un odontoiatria conosce bene l'anatomia e le tecniche chirurgiche. Stia tranquilla e cerchi di convivere con questo fastidio.
https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta ma
1) non sono stata informata nè mi è stato fatto firmare nulla. Solo quando il danno era evidente il dentista mi ha detto che a volte il nervo linguale può discostarsi dalla sua sede abituale e quindi può esserci un danno
2) stare tranquilla è difficile dal momento che spesso, masticando, mordo la lingua senza accorgermene provocandomi lesioni non proprio simpatiche (potessi allegherei delle foto) e che tra qualche settimana dovrò curare una carie al 37 inferiore sinistro (tremo al solo pensiero dell’anestesia)
3) la neurologa mi ha detto che i tempi di recupero sarebbero stati al massimo di un anno e da circa 5 mesi la situazione è stabile, senza alcun tipo di miglioramento
4) non ho mai avuto nè prima nè dopo l’intervento problemi nella chiusura/apertura della palpebra
Ho dimenticato di dirle che per qualche settimana dopo l’estrazione ho avuto un ematoma che dalla mandibola di estendeva fino quasi alla fossetta giugulare.
1) non sono stata informata nè mi è stato fatto firmare nulla. Solo quando il danno era evidente il dentista mi ha detto che a volte il nervo linguale può discostarsi dalla sua sede abituale e quindi può esserci un danno
2) stare tranquilla è difficile dal momento che spesso, masticando, mordo la lingua senza accorgermene provocandomi lesioni non proprio simpatiche (potessi allegherei delle foto) e che tra qualche settimana dovrò curare una carie al 37 inferiore sinistro (tremo al solo pensiero dell’anestesia)
3) la neurologa mi ha detto che i tempi di recupero sarebbero stati al massimo di un anno e da circa 5 mesi la situazione è stabile, senza alcun tipo di miglioramento
4) non ho mai avuto nè prima nè dopo l’intervento problemi nella chiusura/apertura della palpebra
Ho dimenticato di dirle che per qualche settimana dopo l’estrazione ho avuto un ematoma che dalla mandibola di estendeva fino quasi alla fossetta giugulare.
[#3]
Chiaramente ora veniamo a conoscenza di altro, il suo odontoiatria la può aiutare sul trauma linguale con una plastica coronale, la prossima anestesia non la deve preoccupare, perché il "danno" non è dato dall'anestesia e nell'occasione si valuterà anche la palpebra. Prosegua con le cure, in fondo non ha un brutto male incurabile, occorre principalmente pazienza. Se vuole può scaricare le mie risposte e discuterle con il suo odontoiatria a volte è una cosa costruttiva.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.1k visite dal 19/02/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Salute orale
Igiene dentale, carie, afte e patologie della bocca: tutto quello che devi sapere sulla salute orale e sulla prevenzione dei disturbi di denti e mucosa boccale.