Impianto 14 causa frattura verticale di radice e cisti
Buonasera
avrei una domanda che mi assilla ormai da mesi.
Ho il dente 14 fratturato verticalmente con all'apice cisti o granuloma circa 7mm e sicuro riassorbimento osseo sulla parete vestibolare che è sondabile in profondità.
Ho consultato 3 specialisti dell'implantologia ma purtoppo discordano sulla terapia, nel senso che mi propongono queste cose:
1) Estrazione, impianto post-estrattivo con rigenerazione ossea
2) Estrazione dopo 3 mesi impianto con rigenerazione ossea
3) Estrazione e contestualmente innesto osso artificiale e dopo 3 mesi impianto
Sinceramente non so cosa fare sono tutti e tre specialisti affermati ma ogniuno la pensa diversamente dall'altro.
Voi che ne dite? Forse sono io che mi faccio 1000 problemi e forse le tre tecniche non differiscono molto una dall'altra?
Dimenticavo Ho 30 anni e vorrei che l'impianto durasse il più possibile.
Grazie
Cordiali saluti.
avrei una domanda che mi assilla ormai da mesi.
Ho il dente 14 fratturato verticalmente con all'apice cisti o granuloma circa 7mm e sicuro riassorbimento osseo sulla parete vestibolare che è sondabile in profondità.
Ho consultato 3 specialisti dell'implantologia ma purtoppo discordano sulla terapia, nel senso che mi propongono queste cose:
1) Estrazione, impianto post-estrattivo con rigenerazione ossea
2) Estrazione dopo 3 mesi impianto con rigenerazione ossea
3) Estrazione e contestualmente innesto osso artificiale e dopo 3 mesi impianto
Sinceramente non so cosa fare sono tutti e tre specialisti affermati ma ogniuno la pensa diversamente dall'altro.
Voi che ne dite? Forse sono io che mi faccio 1000 problemi e forse le tre tecniche non differiscono molto una dall'altra?
Dimenticavo Ho 30 anni e vorrei che l'impianto durasse il più possibile.
Grazie
Cordiali saluti.
[#1]
E' necessario valutare inizialmente la disponibilità di osso in altezza e spessore (e qualità) e la contemporanea presenza di radici e cisti o granulomi. La statistica ufficiale di successo degli impianti è ottima (circa 97-98%) ma si riferisce alle condizioni utilizzate sino a questi ultimi anni, cioè impianto in osso di qualità e quantità adeguate e carico dopo tre-sei mesi.
Quando si effettua un impianto immediato con rigenerazione, a causa della grande variabilità dei casi, non è possibile un corretto paragone con la statistica disponibile.
Le condizioni migliori per effettuare un impianto post estrattivo e carico immediato sono un tessuto osseo accuratamente pulito (se c'è un grosso granuloma o cisti è difficile) e la possibilità di inserire un impianto che sia immediatamente stabile.
Se non ci sono esigenze estetiche urgenti preferirei estrarre il dente ed attendere circa un mese e mezzo prima dell'impianto con rigenerazione. In caso contrario le altre possibilità sono valide, in buone mani, ma con una prevedibilità ridotta.
Cordiali saluti
Quando si effettua un impianto immediato con rigenerazione, a causa della grande variabilità dei casi, non è possibile un corretto paragone con la statistica disponibile.
Le condizioni migliori per effettuare un impianto post estrattivo e carico immediato sono un tessuto osseo accuratamente pulito (se c'è un grosso granuloma o cisti è difficile) e la possibilità di inserire un impianto che sia immediatamente stabile.
Se non ci sono esigenze estetiche urgenti preferirei estrarre il dente ed attendere circa un mese e mezzo prima dell'impianto con rigenerazione. In caso contrario le altre possibilità sono valide, in buone mani, ma con una prevedibilità ridotta.
Cordiali saluti
Dott. Marco Capozza
https://www.dentista.lecce.it/
[#2]
Caro paziente, tutto dipende dall'abilità del chirurgo implantologo.
A livello di tendenza, se possibile, preferisco effettuare la rigenerazione ossea contestualmente all'impianto, utilizzando l'osso di fresatura ottenuto dall'inserimento dell'impianto stesso.
Ma si tratta di tendenze, ovviamente, che derivano dall'esperienza del chirurgo.
Ogni strada fra quelle indicate è buona; non ce n'è una migliore delle altre.
A livello di tendenza, se possibile, preferisco effettuare la rigenerazione ossea contestualmente all'impianto, utilizzando l'osso di fresatura ottenuto dall'inserimento dell'impianto stesso.
Ma si tratta di tendenze, ovviamente, che derivano dall'esperienza del chirurgo.
Ogni strada fra quelle indicate è buona; non ce n'è una migliore delle altre.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#3]
Sono tre approcci differenti di una medesima tecnica, tutti e tre validi in mani esperte.
La sottile differenza tra loro dipende strettamente dal caso specifico e dalla esperienza che ogni operatore ha nella tecnica. Anch'io se devo effettuare una rigenerazione preferisco farla con l'impianto in situ, ma sono,come ripeto, scelte personali.
Saluti
La sottile differenza tra loro dipende strettamente dal caso specifico e dalla esperienza che ogni operatore ha nella tecnica. Anch'io se devo effettuare una rigenerazione preferisco farla con l'impianto in situ, ma sono,come ripeto, scelte personali.
Saluti
Dr.Oscar G.ppe Muraca
La risposta ha carattere puramente informativo.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 18/03/2009.
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