Avulsione fallita di dente del giudizio, parestesia e leggera febbre

Buongiorno,
il 21 Dicembre il mio dentista di fiducia ha tentato l'estrazione del un dente del giudizio mandibolare sinistro.

Il dente era impattato con il secondo molare e quasi orizzontale.

Dalla TAC si vedeva il contatto delle radici con il canale del nervo alveolare, con deviazione e restringimento del canale tra due radici.


Durante l'estrazione il dentista decide di interrompere per prevenire danni ai nervi.

Lascia le radici e la parte di corona nella direzione della lingua, per evitare danni al nervo linguale, dicendo che era troppo vicino.

Dice di avere rimosso tutta la polpa e di avere lasciato solo "materiale inerte".


Dopo l'operazione non ho nessun sintomo particolare ne' dolore.
La guancia e' parecchio gonfia.


La notte tra 25 e 26 Dicembre sento dei forti dolori notturni alla mandibola.

Il 26 mi sveglio con una forte parestesia.
Non sento molari e premolari, le loro gengive esterne e fondo della guancia, labbro in basso a sinistra e mento sinistro sono piuttosto addormentati, come una parziale anestesia.

La guancia e' parecchio gonfia.


Il dentista prescribe antibiotico Azitromicina e cortisone.

Il gonfiore diminuisce.
Finisco il ciclo di antibiotico e cortisone e la parestesia diminuisce.


Dopo aver smesso, il gonfiore aumenta rapidamente di nuovo ed esce pus da una fistola in bocca, vicino al secondo molare.

Il 2 Dicembre mi viene prescritta Amoxicillina al pronto soccorso.

Durante i giorni successivi la parestesia si rimette parzialmente e il gonfiore sparisce.


Dalle analisi del sangue PCR e VES sono ora nella norma.

La parestesia pero' permane.
Sento ora tutti i denti (anche se un po' "intontiti"), ma non sento la gengiva e fondo della guancia dei due premolari e due molari.
Il mento e' un po' intorpidito, il labbro un pochino.


Sto ancora prendendo antibiotico per precauzione.

Infatti ho una leggera "febbre": la mattina mi sveglio con 36.5 (per me normale), poi nel giro di un'ora sale a 37.

Durante il giorno puo' arrivare anche a 37.5.
La sera torna a 36.5.
Questa "febbriciattola" e' stata presente dal 26 dicembre fino ad ora, 12 gennaio.


Sono consultato al momento da dentista, un chirurgo orale (che ho consultato solo dopo l'operazione), e vedro' domani un neurologo.


Il dentista dice che la parestesia si rimettera' nel giro di 40 giorni.

Il chirurgo dice che, siccome la parte di corona e' ancora dentro, puo' esserci uno stato di infiammazione che perduri e che puo' pregiudicare il recupero della parestesia.
La sua indicazione e' di rimuovere i resti del dente, ma un'altra operazione potrebbe aumentare il rischio di parestesia permanente.


Che cosa posso fare a questo punto?

Quale puo' essere la causa di questa febbriciattola persistente?

Quale puo' essere la strada migliore per recuperare?


Inutile dire che sono particolarmente preoccupato per la parestesia.
Al momento ci posso convivere, ma se fosse necessario in futuro un altro intervento per rimuovere la corona del dente, la situazione potrebbe peggiorare.


Grazie mille!
[#1]
Dr. Luigi De Socio Dentista, Ortodontista, Gnatologo, Odontostomatologo 7.2k 395
"...il 21 Dicembre il mio dentista di fiducia ha tentato l'estrazione del un dente del giudizio mandibolare sinistro..."

Cosa fare?Rivolgersi ad un altro operatore competente,perche' il suo di certo non lo e'.(non si tenta se non si sa come procedere...)Da valutare inoltre in sede clinica eventuali "danni "commessi.In alternativa puo' rivolgersi presso strutture ospedaliere.

Cordiali Saluti

Dr. Luigi De Socio
Specialista in Odontoiatria
Perfezionato in Ortodonzia
Perfezionato in Gnatologia

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille della risposta dottore, mi sono rivolto a chirurghi orali in due ospedali.

Le possibilita' che mi hanno elencato sono le seguenti:
- lasciare quello che rimane del dente in sede
- rimuovere solo la parte di corona rimasta
- rimuovere anche le radici vicine al nervo alveolare

A causa della parestesia, c'e' il rischio che un altro intervento la peggiori e pregiudichi le possibilita' di recupero.
E' pero' possibile che la zona permanga in uno stato di infiammazione continua.

Personalmente sono orientato ad attendere il recupero della parestesia (consultando un neurologo) per poi richiedere la rimozione della corona, ma non delle radici, ad un chirurgo.

Quali sono i rischi nel lasciare il dente in sede?
Ci sono esperienze al riguardo?
[#3]
Dr. Luigi De Socio Dentista, Ortodontista, Gnatologo, Odontostomatologo 7.2k 395
Possibile una complicanza infettiva.Il dente andrebbe estratto.Personalmente mi rivolgerei al reparto di Chirurgia Orale Ospedale San Paolo,direttore Prof.Chiapasco.


Cordiali Saluti
[#4]
Utente
Utente
Grazie dottore,
mi sono infatti rivolto all'Ospedale San Paolo di Milano, anche se non riconosco il nome da lei riportato e hanno elencato le possibilita' di cui sopra.

Il neurologo che ho consultato ha fortemente sconsigliato interventi per i prossimi 3 mesi per evitare danni permanenti al nervo alveolare gia' infiammato.
Un intervento 'di risoluzione' dovrebbe essere effettuato dopo quel termine.

Nel frattempo il dentista sta eseguendo ogni giorno irrigazioni di antibiotico nel "buco" che si sta lentamente richiudendo.

Ho sempre la "febbriciattola" intorno ai 37.
PCR e VES pero' sono ora negative.
I linfonodi del collo sono pero' leggermente infiammati.

L'origine precisa di questa piccola febbre e' ignota e diversi medici non sanno dare risposta al momento sulla sua origine.

Come posso capire se ci puo' essere una reinfezione in atto?

Grazie!
[#5]
Dr. Luigi De Socio Dentista, Ortodontista, Gnatologo, Odontostomatologo 7.2k 395
La febbre,i linfonodi reattivi sono gia' una conferma.....Contatti privatamente il Prof tramite il suo sito internet.

Cordiali Saluti
[#6]
Utente
Utente
Grazie dottore,
ho preso appuntamento per domani.

E' possibile, nella sua esperienza, che i valori di PCR e VES aumentati scendano dopo la cura antibiotica, ma l'infezione ci sia ancora e possa ritornare?

Grazie mille.
[#7]
Dr. Luigi De Socio Dentista, Ortodontista, Gnatologo, Odontostomatologo 7.2k 395
"....E' possibile, nella sua esperienza, che i valori di PCR e VES aumentati scendano dopo la cura antibiotica, ma l'infezione ci sia ancora e possa ritornare?..."


Certo,i farmaci nel caso specifico tamponano il problema ma non sono risolutivi.....


Cordialita'
[#8]
Utente
Utente
Grazie mille dell'aiuto dottore, ho contattato il Dott. Chiapasco che molto probabilmente mi operera' con chirurgia piezoelettrica per salvare il nervo.