Posso assumere bentelan insieme ad antibiotico klacid e con inibitore di pompa protonica Lucen?

Buonasera,
descrivo brevemente la mia situazione.
Una settimana fa ho subito la devitalizzazione del premolare 24, da allora i dolori sono aumentati, sia a livello di dente che di occhio, orecchio, naso, se tocco le gengive sopra il dente mi fanno male.
Il dolore più fastidioso è quello al dente.

Il dentista continuando a sostenere che la devitalizzazione fosse fatta alla perfezione, mi ha effettuato una tac cone beam dalla quale si è evinta un'infezione al seno mascellare sinistro.
Questo dentista sostiene che il dolore derivi esclusivamente da questa situazione.
Ho successivamente chiesto il consulto di un endodontista esperto, il quale mi ha riferito che la devitalizzazione presenta del materiale oltre apice, lui pensa di 1 massimo 2 mm e non gli sembra che questo materiale abbia raggiunto il seno mascellare (lo spero vivamente altrimenti mi ha detto che sarebbe necessario l'intervento di un maxillo facciale).
Mi ha inoltre detto che il dolore specifico che sento al dente, la pressione al suo interno e il forte dolore solo se lo tocco, sono derivanti dalla sovrastrumentazione, ma che comunque, con la terapia adeguata, il quadro di dolore dovrebbe rientrare senza la necessità di un ritrattamento.

Mi sono stati prescritti bentelan 1 mg 3 volte al giorno per 4 giorni, 2 volte al giorno per 3 giorni e 1 volta al giorno per 2 giorni + antibiotico Klacid 500 1 cpr ogni 12 ore per 6 giorni.

I miei quesiti sono:
- il bentelan va assunto a stomaco pieno o è indifferente?

- E' necessario assumerlo ogni 8/9 ore o posso assumerlo dopo colazione, primo pomeriggio e sera?

- Quanto tempo deve intercorrere tra l'assunzione del cortisone e quella dell'antibiotico?

- Dal momento che nei giorni scorsi ho assunto Fans, ho iniziato ad assumere Lucen 20 mg la mattina, posso continuarlo, o ha qualche controindicazione con cortisone e/o antibiotico?


Purtroppo sono molto dolorante e non ho pensato al momento della prescrizione di porre tali domande a chi mi ha prescritto la terapia ed ora non saprei come contattare il medico, considerando anche che lo studio riaprirà il 7 Gennaio.


Grazie mille.
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 11.2k 394
Gentilissimo utente, darle queste risposte pubblicamente potrebbe indurre altri utenti in errori, la posologia e la modalità di assunzione dipendono sempre dal caso è dall'anamnesi del paziente, per cui le consiglio di rivolgersi al suo medico di base o alla guardia medica. Le consiglio di farsi mettere per iscritto la versione dell'esperto endodontista, che per del materiale oltre apice che non riesce a definire, le consiglierebbe il maxillofacciale per un eventuale intervento. Poi con carta alla mano mi rivolgersi all'odontoiatra che ha fatto la cura chiedendo: visto che il problema è nel seno mascellare, perché non ci rivolgiamo a un otorino?

https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html

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Utente
Utente
Gentilissimo Dottor Ruffoni, grazie per la sua risposta.
Per la modalità di assunzione dei farmaci ho chiesto al mio medico curante.
Però vorrei chiedere il suo parere riguardo a quanto ha già espresso nella risposta.
L'esperto endodontista mi ha detto che sarebbe stato necessario l'intervento del maxillo facciale solo nel caso in cui il materiale oltre apice avesse raggiunto il seno mascellare, ma dalla rx non gli sembra, sicuramente una tac darebbe una risposta certa. Per quanto riguarda il problema del seno mascellare, sto prendendo antibiotico ma per ora senza alcun miglioramento, sono consapevole di dover prendere appuntamento con un otorino, ma purtroppo prima del 7/8 Gennaio non riapre nessuno studio medico.
Invece vorrei porre un quesito a lei, l'endodontista presume che il materiale oltre apice (1 o 2 mm) sia guttaperca, che mi ha detto non essere riassorbibile, ma che può dare problemi in futuro come non darne, il ritrattamento canalare si renderà necessario solo in caso di continuazione della sintomatologia (anche se ora con anche il problema al seno mascellare non è neanche facile scindere le due questioni).
Per la sua esperienza, una situazione di fuoriuscita di guttaperca di 1 o 2 mm va gestita con una ridevitalizzazione oppure nella maggior parte dei casi i sintomi tendono a sparire in quanto l'organismo "accetta" alla fine il corpo estraneo?
Nel ringraziarla per la sua disponibilità, le porgo i miei più sentiti saluti
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 11.2k 394
La fuoriuscita oltre apice di guttaperca, di norma dovrebbe creare un sigillo, non una via d'infezione. Il materiale è inerte se non supera la membrana Schneideriana, non dovrebbe dare alcuna infezione. La risposta corretta la darà il l'odontoiatra che ha eseguito la chiusura dei canali, il quale può definire il materiale utilizzato, visto che ci sono cementi endodontici riassorbibili che alla RX hanno la stessa radiopacitá della guttaperca.
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Utente
Utente
Grazie veramente Dottor Ruffoni per la sua risposta, che è molto chiara e precisa.
Esprimo il mio profondo rammarico e anche rabbia per il fatto che, con la terapia antibiotica volta al termine e la sintomatologia non assolutamente rientrata (a questo punto è probabile che non vi sia una causa batterica), nessun medico otorino, odontoiatra, può ricevermi, devo restare in questo limbo sino almeno al 7/8 Gennaio. Dal 23 Dicembre non ho trovato nessuno che visionasse la tac.
Necessitare di supporto medico qualificato durante le festività ho scoperto essere un bel problema.
Mi resterebbe solo il pronto soccorso, ma insomma, non è un caso da pronto soccorso.
Chiedo scusa per lo sfogo, non è assolutamente rivolto a lei Dottor Ruffoni e a nessuno dei medici di Medicitalia, offrite veramente un servizio encomiabile.
Grazie ancora.

Cordiali saluti
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 11.2k 394
Certo, il paziente cade nello sconforto quanto non vede risolti i suoi problemi. Fortunatamente qui non sono problemi estremi, il P.S. servirebbe poco oltre metterle ancor più confusione, ottenendo un' altra versione. Il primo odontoiatra sa tutto, conosce il suo caso, materiali e come ha gestito il trattamento, cose che mancano a noi, che sono di basilare importanza. Ora o si ottiene una chiara relazione scritta, da portare al collega successivo, altrimenti si rischiano nuovi accertamenti anche invasivi e dannosi per la nostra salute. Il suo è un caso semplice di routine di tutti i giorni, non un case report da citare in letteratura, per cui attenda tranquillamente.
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Utente
Utente
Buonasera Dottor Ruffoni,
pochi giorni fa ho effettuato la visita presso l'otorino,
il quale dalla visita e dalla visione della tac, ritiene che non si tratti di una sinusite mascellare, ma di un'infiammazione del seno mascellare derivante dai denti e che, lo specialista di riferimento nel mio caso, debba essere l'odontoiatra e non l'otorino. Mi ha comunque consigliato di ripetere la tac, per essere certi che la situazione non sia peggiorata nel frattempo. Mi ha detto però una cosa importante, che ho un problema di articolazione della mandibola non indifferente e che di sicuro una visita gnatologica sarebbe il caso di farla. Io continuo ad avere dolore ai due premolari e a tutto il lato sx del viso, sullo zigomo, occhio, tempia. Se l'otorino dice che ci deve pensare il dentista ed il dentista che ci deve pensare l'otorino, io non so veramente che fare.
Lei cosa mi consiglia?
Rifare come prima cosa la tac cone beam e ripartire da lì?
Va individuata l'origine del problema, un'infiammazione c'è, qual'è la causa che l'ha scatenata e quale la soluzione?
Grazie

Cordiali saluti
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 11.2k 394
Le cose sono semplici, l'otorino scrive la forma flogistica del seno mascellare è di origine odontogena, si consiglia valutazione gnatologica. Poi con questo documento si presenta all'odontoiatra, che provvederà alle cure o la riferirà al collega esperto di questi trattamenti, scrivendo una lettera di presentazione.
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Utente
Utente
Grazie Dottor Ruffoni,
la terrò aggiornato.

Cordiali saluti
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