Sostituzione sigillatura denti
Gentilissimi Dottori,
Il dentista durante la visita di controllo ha riscontrato il danneggiamento (in modo poco tecnico: bordi scheggiati e qualche pezzettino saltato) di una sigillatura con oltre 15 anni di vita.
Mi ha consigliato di sostituirla totalmente, chiarendomi che per la rimozione avrebbe proceduto con una fresa diamantata molto appuntita.
L’intervento sembra essere andato bene, ma la parte che mi lascia un po’ perplesso è l’uso di frese per rimuovere materiale da un dente praticamente intatto.
Vorrei dunque chiedervi, al di là del mio caso specifico:
1) La rimozione e sostituzione di una sigillatura parzialmente danneggiata è un intervento normale, o in genere è meglio limitarsi a aggiungere nuovo materiale dove è danneggiato?
2) L’uso di frese diamantate per rimuove la resina sigillante, che comunque suppongo vadano a danneggiare il tessuto sano sottostante, è da evitare o la quantità di tessuto sano sacrificata è minima?
3) Esistono altre tecniche di rimozione di materiali sigillanti?
4) Una curiosità: durante la rimozione di queste resine dai denti con frese, è semplice capire quando si raggiunge lo smalto dentale e dunque fermarsi?
5) Ho visto che nella nuova sigillatura ci sono due buchini (punta di uno spillo) come se si fossero formate delle bollicine di aria poi esplose.
È una problematica tipica di questi materiali?
Cosa si fa in questi casi?
Vi ringrazio di cuore per i chiarimenti.
Il dentista durante la visita di controllo ha riscontrato il danneggiamento (in modo poco tecnico: bordi scheggiati e qualche pezzettino saltato) di una sigillatura con oltre 15 anni di vita.
Mi ha consigliato di sostituirla totalmente, chiarendomi che per la rimozione avrebbe proceduto con una fresa diamantata molto appuntita.
L’intervento sembra essere andato bene, ma la parte che mi lascia un po’ perplesso è l’uso di frese per rimuovere materiale da un dente praticamente intatto.
Vorrei dunque chiedervi, al di là del mio caso specifico:
1) La rimozione e sostituzione di una sigillatura parzialmente danneggiata è un intervento normale, o in genere è meglio limitarsi a aggiungere nuovo materiale dove è danneggiato?
2) L’uso di frese diamantate per rimuove la resina sigillante, che comunque suppongo vadano a danneggiare il tessuto sano sottostante, è da evitare o la quantità di tessuto sano sacrificata è minima?
3) Esistono altre tecniche di rimozione di materiali sigillanti?
4) Una curiosità: durante la rimozione di queste resine dai denti con frese, è semplice capire quando si raggiunge lo smalto dentale e dunque fermarsi?
5) Ho visto che nella nuova sigillatura ci sono due buchini (punta di uno spillo) come se si fossero formate delle bollicine di aria poi esplose.
È una problematica tipica di questi materiali?
Cosa si fa in questi casi?
Vi ringrazio di cuore per i chiarimenti.
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Gentilissimo utente, una sigillatura può essere integrata o sostituita, dipende da come si presenta clinicamente. La fresa se utilizzata correttamente può rispettare l'integrità dello smalto. Le possibili porosità le deve confermare con il suo odontoiatria, ed eventualmente rimuoverle.
https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 21/12/2019.
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