Rimozione del 38

Buonasera, mi sono recata oggi dal mio dentista per rimuovere il dente del giudizio (38), ma dopo aver visto i raggi non si è fidato, poiché c’è il rischio che la radice poggi sul nervo mandibolare. Avevo con me la tac fatta ad Aprile (in previsione alla chirurgia maxillofacciale per malocclusione) e nel vedere il referto dice che non si vede bene e che ne devo fare un’altra laterale e specifica. Nel tornare a casa leggo il referto medico che cita inclusione osteomucosa in lieve posizione mesio-angolare del 38 biradicolato. Le radici del 38 giungono a contatto con la corticale linguale della mandibola, assottigliata. Minimo contatto tra le radici ed il canale mandibolare che decorre vestibolarmente rispetto alle radici del 38.
Ora la mia domanda è.. È veramente necessario rifare una risonanza? È veramente attaccato al nervo o posso toglierlo da lui con una semplice estrazione? (ne ho tolto già uno da lui e non ho mai sentito male.. però non c’era questo dubbio)
Grazie mille
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 11.2k 394
Gentilissima utente, il rischio zero non esiste con qualunque accertamento diagnostico. Effettivamente c'è un contatto tra nervo e dente, ma la corticale linguale sottile, può portare a far cadere nel pavimento linguale eventuali apici fratturati. Comprendo le perplessità del suo odontoiatria. Ora bisogna valutare le indicazioni all'avulsione e metterle sulla bilancia dei costi biologici rispetto ai benefici. Le consiglio far leggere la mia risposta al suo odontoiatria.

https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html

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Utente
Utente
La ringrazio molto per la sua preziosa opinione! Almeno una volta al mese per 5/6 giorni ho un dolore che mi costringe a prendere degli antidolorifici, considerando poi che la gengiva intorno al dente si gonfia talmente tanto da coprirlo totalmente, impedendomi di masticare correttamente (malocclusione a parte)
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 11.2k 394
Il tutto è da valutare, non amputo un braccio per una frattura che fa male, per un tumore maligno silente, sì.