Necrosi pulpare incisivo centrale superiore

Gentili dottori,
vi descrivo brevemente la mia situazione e le mie perplessità.
Circa 7 giorni fa, lavandomi i denti, ho notato una piccola formazione similcistica, indolente, normocromica, a livello del fornice gengivale in corrispondenza dell'incisivo centrale superiore di sinistra. Pensando ad una banale afta "in via di sviluppo" o magari una piccola lesione traumatica da cibo, non mi sono preoccupato più di tanto ripromettendomi di tenerla solo sott'occhio per verificarne l'evoluzione. 2 giorni fa, tuttavia, la formazione si è improvvisamente ingrandita raggiungendo la dimensione di un'unghia, ha virato verso un rosso acceso come da infiammazione, e successivamente si è cominciato ad intravedere del materiale purulento. Palesato quindi che si trattasse di un ascesso mi sono immediatamente recato dal mio dentista di fiducia che, dopo esame obiettivo (nessuna frattura, lussazione o carie evidenti) e test della vitalità col freddo (negativo, nel senso che non sentivo il freddo), ha posto diagnosi di necrosi pulpare dell'incisivo centrale superiore di sinistra e mi ha prescritto una OPT. Mi ha chiesto se avevo subito traumi e, effettivamente, pensandoci, ho riferito che circa 2 mesi fa ho ricevuto una gomitata a quel dente in corso di attività sportiva. Da precisare che il dente non mi duole, neanche dopo il trauma (tanto che non ci avevo proprio pensato), nè alla pressione, nè alla masticazione, nè spontaneamente. Lo stesso dicasi per l'ascesso che, tra l'altro, questa mattina si è fistolizzato con minima fuoriuscita di materiale purulento. Inoltre non ho notato discromie del dente. L'unico sintomo che avverto è una lieve pulsazione del dente quando mi trovo in posizione supina. Il dentista mi ha riferito che la polpa del dente è necrotica e che vuole procedere, dopo aver visto la OPT, a trattamento endodontico, altrimenti rischio di perdere il dente. Vi chiedo quindi:
- è possibile che una necrosi pulpare non provochi alcun tipo di dolore?
- è possibile che il trauma mi abbia provocato una frattura radicolare?
- è possibile che tutto ciò si sia palesato dopo 2 mesi dal trauma?
- il trattamento endodontico è la migliore scelta per questo tipo di patologia?
- Temendo discromia per il dente devitalizzato, non sarebbe meglio procedere anche con una capsula o, addirittura, estrazione e successivo impianto?
Attendendo con ansia il Vostro consulto, Vi ringrazio anticipatamente
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 11.3k 395
Gentilissimo utente, anziché un OPT, poco indicata per i trattamenti endodontici, avrei preferito una semplice immediata RX endorale, ma non sono a conoscenza del caso, per cui si sottopoga a questa radiazione, stando alle indicazioni del suo odontoiatra. Concordo, dopo diagnosi è possibile procedere con trattamento endodontico, che con le moderne tecniche, si ottengono: esiti delle discromie son quasi irrilevanti. La frattura radicolare è rara. Il quadro clinico attuale può corrispondere a un trauma di 2 mesi fa. Al momento sconsiglio corona, avulsione, impianto.

https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html

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Utente
Utente
Gentile Dr. Ruffoni,
innanzitutto la ringrazio per la celere risposta.
Effettivamente l'OPT mi è stata prescritta per verificare lo stato dei denti contigui per escludere un loro interessamento traumatico. A detta del mio dentista, infatti, la RX endorale non avrebbe permesso una "visione d'insieme" dell'apparato dentale data la limitata dimensione dei supporti radiografici. In ogni caso mi sono già sottoposto all'esame e sono in attesa di referto.
Da quello che ho capito, quindi, l'assenza di dolore e le tempistiche sono compatibili con la diagnosi.
Le vorrei porre le ultime domande:
- questa necrosi pulpare potrebbe essere conseguenza di una parodontite apicale la cui insorgenza è stata facilitata da lesioni di smalto/dentina/cemento a seguito del trauma?
- è opportuno/consigliabile l'assunzione di antibiotico per l'infezione e antinfiammatori (non tanto per il dolore ma per limitare la reazione immunitaria nei confronti dei tessuti)?
- è possibile che si verifichi nel tempo una lassità del legamento parodontale che porti alla mobilizzazione dell'elemento dentario?
- il trattamento endodontico può pregiudicare un ipotetico successivo impianto che dovesse rendersi necessario per sopravvenuta causa?
Mi scusi per la mole di domande, ma non essendo un molare del giudizio comprenderà la mia preoccupazione, anche a lungo termine.
La ringrazio anticipatamente
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 11.3k 395
Probabile origine della necrosi traumatica. La prescrizione dell' eventuale antibiotico spetta al suo Odontoiatra che conosce il stato clinico e anamnestico. Dopo trattamento endodontico, il legamento parodontale recupera le sue funzioni. Il trattamento endodontico è la cura adatta qualora venga confermata la diagnosi, l'impianto è utilizzabile in caso di grosse complicanze e completo insuccesso dei trattamenti.
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