Parestesia emilinguale post chirurgica

Il 26 marzo ho subito un intervento d'estrazione del molare del giudizio (il 38). L'intervento purtroppo non é andato a buon fine perché sentivo dolore nonostante le 3 siringhe di anestesia. Quindi sono stata ricucita senza estrarre il molare.
Da subito ho avvertito una strana sensazione alla lingua non riuscivo a parlare e la sentivo addormentata fino alla punta e in più avevo una bozza dura ossea accanto alla mandibola in prossimità dei tagli.
Mi sono rivolta subito ad un altro specialista perché ho capito che c'era qualcosa di strano. All'inizio mi é stata data una cura di cortisone da 5 mg poi mi é stata richiesta una RM con e senza il mezzo di contrasto per valutare meglio il nervo linguale. Dalla risonanza non si evidenzia nessuna lesione ma solo una compressione da edema del canale mandibolare.
Quindi mi hanno dato alte dosi di cortisonici e neuromodulatori con INTEGRATORI.
La cosa strana é che a distanza di quasi un mese e mezzo la sensibilità alla lingua é invariata(cioè non sento nulla).
Quindi il medico mi ha chiesto di effettuare un'altra risonanza perché non riesce a spiegarsi la causa della parestesia perché l'edema dovrebbe essersi riassorbito con la cura ma la lingua é ancora addormentata. Quindi mi chiedevo: é possibile che da una RM possa non apparire una l'esione DEL n. Linguale nonostante ci sia?
E nel caso di ulteriore imagining negativo da quali altre cause potrebbe essere scatenata la mia parestesia. Grazie in anticipo
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 11.2k 391
Gentilissima utente, più mesi di insensibilità sinistra della lingua, con probabilità abbiamo un alterazione della componente nervosa interessata. L'intervento non è stato portato a termine semplicemente per questioni anestetiche? Allora in questo caso abbiamo di nuovo delle indicazioni all'avulsione, perché abbiamo una parestesia data da un intervento non completato. Gli accertamenti eseguiti hanno dato poco, le cure farmacologiche sono solo state tossiche e ininfluenti, cosa stiamo aspettando? Ora, nessuno potrà darle la certezza che lei possa avere un recupero del 100%, dopo aver completato l'avulsione, ma è difficile avere complicanze maggiori di queste. Le consiglio di ricontattare il primo Odontoiatra e di metterlo in contatto con il secondo, ed eventualmente farsi inviare con lettera di presentazione e cartella clinica, ad un terzo, che si occupa della chirurgia dei terzi molari.

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