Da alveolite secca a sospetta osteomielite
Buongiorno, avrei bisogno di un vostro gentile parere.
Il 12 maggio ho tolto il dente del giudizio dell'arcata dentale inferiore.
L'estrazione è stata difficile perché il dente era molto compromesso. Dopo 3 giorni il dolore è aumentato e mi è stato detto che non si era formato il coagulo, il dentista ha rifatto l'anestesia pulito e grattato l'osso per fare sanguinare e permettere la formazione di un altro coagulo, mi è stata anche messa una garza nella cavità. Nei controlli successivi mi è stato dato in aggiunta l'antibiotico. A 9 giorni dall'estrazione, la situazione non è migliorata. Il dolore era forte irradiato all'orecchio con diagnosi di alveolite secca. Ho di nuovo fatto un anestesia e ripetuto la procedura. La situazione peró non è cambiata, il dolore è ulteriormente aumentato. Il dentista sospetta un osteomielite e mi ha cambiato antibiotico da amoxicillina a clindamicina. Anche con il nuovo antibiotico il dolore è aumentato e gli antinfiammatori non fanno un granché effetto. Il dentista propone una terza pulizia più profonda per creare un nuovo coagulo, sempre in anestesia, e se non funzionasse ancora si passerebbe ad un intervento chirurgico. Ho fiducia nel mio dentista ma sono un po' spaventata all'idea di dover subire un'altro intervento. Ho letto l'articolo sull'alveolite secca e mi chiedevo se fosse possibile optare per una guarigione spontanea e quali sono gli accertamenti da fare per diagnosticare un osteomielite.
Ringrazio chi mi risponderà.
Il 12 maggio ho tolto il dente del giudizio dell'arcata dentale inferiore.
L'estrazione è stata difficile perché il dente era molto compromesso. Dopo 3 giorni il dolore è aumentato e mi è stato detto che non si era formato il coagulo, il dentista ha rifatto l'anestesia pulito e grattato l'osso per fare sanguinare e permettere la formazione di un altro coagulo, mi è stata anche messa una garza nella cavità. Nei controlli successivi mi è stato dato in aggiunta l'antibiotico. A 9 giorni dall'estrazione, la situazione non è migliorata. Il dolore era forte irradiato all'orecchio con diagnosi di alveolite secca. Ho di nuovo fatto un anestesia e ripetuto la procedura. La situazione peró non è cambiata, il dolore è ulteriormente aumentato. Il dentista sospetta un osteomielite e mi ha cambiato antibiotico da amoxicillina a clindamicina. Anche con il nuovo antibiotico il dolore è aumentato e gli antinfiammatori non fanno un granché effetto. Il dentista propone una terza pulizia più profonda per creare un nuovo coagulo, sempre in anestesia, e se non funzionasse ancora si passerebbe ad un intervento chirurgico. Ho fiducia nel mio dentista ma sono un po' spaventata all'idea di dover subire un'altro intervento. Ho letto l'articolo sull'alveolite secca e mi chiedevo se fosse possibile optare per una guarigione spontanea e quali sono gli accertamenti da fare per diagnosticare un osteomielite.
Ringrazio chi mi risponderà.
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Premesso che col tempo l'alveolite tende a risolversi spontaneamente,e che gli antibiotici non servono,oltre la "pulizia"dell'alveolo,cosa mi pare già eseguita,è possibile utilizzare per calmare il dolore paste a base di lidocaina o di eugenolo da inserire direttamente nella cavità.Il suo dentista dovrebbe esserne a conoscenza.Se dovesse aggiungersi febbre è possibile una evoluzione osteitica con gonfiore locale, spesso essudato purulento, ma anche lesioni della struttura ossea repertabili successivamente in radiografia.Ovviamente in tal caso è necessaria la somministrazione di antibiotici e la revisione chirurgica dell'alveolo.
Cordiali Saluti
Cordiali Saluti
Dr. Luigi De Socio
Specialista in Odontoiatria
Perfezionato in Ortodonzia
Perfezionato in Gnatologia
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8.4k visite dal 26/05/2019.
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