Dente "aperto" post-trattamento canalare
Salve a tutti,
Avrei qualche domanda da porre dato che ho passato un fine settimana davvero pesante a causa di un forte dolore ad un premolare sotto cura.
Anni fa (circa 3) il mio vecchio dentista mi curò una carie al premolare sinistro superiore (non so come meglio specificare il dente), e mi fece un'otturazione con del semplice composito e mi disse era tutto ok. Nessun trattamento canalare, nessuna devitalizzazione. Un anno dopo l'otturazione saltò e da allora non ho avuto problemi e quindi ho trascurato il dente in questione. Un mese fa, sollecitato dal bisogno di avere di nuovo un dente sano (no, non mi ha dato problemi) mi sono recato da un nuovo dentista. Mi ha fatto una radiografia e mi ha detto che "possiamo provare" a salvare il dente.
Era assai dubbioso, però. Per prima cosa ha tagliato la gengiva che era cresciuta all'interno e dopo una settimana mi ha sottoposto ad un trattamento canalare, ha risciacquato e ha lasciato il dente aperto perché troppo infiammato e davvero malconcio. Ha applicato del cotone con un po' di pasta per far in modo che il cibo non entrasse. Ho passato due giorni d'inferno (venerdì e sabato), con dolori lancinanti e obbligato a prendere antidolorifici e antibiotici (consigliati da lui). Il dentista mi ha detto che rientrava tutto nella normalità e si è limitato a darmi un appuntamento alle 20.30 di sera (venerdì) per cambiarmi la medicazione e lasciare il dente "sfiatare" un paio di minuti. Ma è davvero così? Rientra tutto nella normalità? Sabato ancora dolori, ma non l'ho voluto disturbare e ho preso antidolorifici. Oggi (che non ho più dolori, PERÒ sento il dente intorpidito) me lo ha risciacquato ma mi ha detto che non poteva andare oltre e che devo continuare con l'antibiotico. Ha cambiato il cotone e lo ha "richiuso" provvisoriamente.
Mi ha anche avvisato del fatto che non appena passerà l'infiammazione dovrà otturarlo con un materiale specifico con del "disinfettante" all'interno e allora lì "succederà l'inferno".
Ora le mie domande sono:
1) È normale aver passato due giorni con dolori lancinanti dopo il trattamento? È dovuto al fatto che la carie fosse profonda?
2) È giusto lasciare il dente aperto così a lungo (5 giorni) con del semplice cotone? Il dentista dice che bisogna far sfogare l'infiammazione.
3) C'è pericolo che non appena applichi un'otturazione più consistente, passi ancora giorni infernali? C'è possibilità che la devitalizzazione non riesca?
Grazie in anticipo!
Avrei qualche domanda da porre dato che ho passato un fine settimana davvero pesante a causa di un forte dolore ad un premolare sotto cura.
Anni fa (circa 3) il mio vecchio dentista mi curò una carie al premolare sinistro superiore (non so come meglio specificare il dente), e mi fece un'otturazione con del semplice composito e mi disse era tutto ok. Nessun trattamento canalare, nessuna devitalizzazione. Un anno dopo l'otturazione saltò e da allora non ho avuto problemi e quindi ho trascurato il dente in questione. Un mese fa, sollecitato dal bisogno di avere di nuovo un dente sano (no, non mi ha dato problemi) mi sono recato da un nuovo dentista. Mi ha fatto una radiografia e mi ha detto che "possiamo provare" a salvare il dente.
Era assai dubbioso, però. Per prima cosa ha tagliato la gengiva che era cresciuta all'interno e dopo una settimana mi ha sottoposto ad un trattamento canalare, ha risciacquato e ha lasciato il dente aperto perché troppo infiammato e davvero malconcio. Ha applicato del cotone con un po' di pasta per far in modo che il cibo non entrasse. Ho passato due giorni d'inferno (venerdì e sabato), con dolori lancinanti e obbligato a prendere antidolorifici e antibiotici (consigliati da lui). Il dentista mi ha detto che rientrava tutto nella normalità e si è limitato a darmi un appuntamento alle 20.30 di sera (venerdì) per cambiarmi la medicazione e lasciare il dente "sfiatare" un paio di minuti. Ma è davvero così? Rientra tutto nella normalità? Sabato ancora dolori, ma non l'ho voluto disturbare e ho preso antidolorifici. Oggi (che non ho più dolori, PERÒ sento il dente intorpidito) me lo ha risciacquato ma mi ha detto che non poteva andare oltre e che devo continuare con l'antibiotico. Ha cambiato il cotone e lo ha "richiuso" provvisoriamente.
Mi ha anche avvisato del fatto che non appena passerà l'infiammazione dovrà otturarlo con un materiale specifico con del "disinfettante" all'interno e allora lì "succederà l'inferno".
Ora le mie domande sono:
1) È normale aver passato due giorni con dolori lancinanti dopo il trattamento? È dovuto al fatto che la carie fosse profonda?
2) È giusto lasciare il dente aperto così a lungo (5 giorni) con del semplice cotone? Il dentista dice che bisogna far sfogare l'infiammazione.
3) C'è pericolo che non appena applichi un'otturazione più consistente, passi ancora giorni infernali? C'è possibilità che la devitalizzazione non riesca?
Grazie in anticipo!
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Gentilissimo utente, in endodonzia ci sono parecchie scuole, alcune non prevedono medicazioni con cotone, ma non è un uso raro tra gli Odontoiatri. Nel suo caso non conosciamo la diagnosi, per cui non possiamo sapere se il trattamento è corretto e non dovremmo dubitare sul trattamento del collega; chiaramente questo vale se ritrova il suo odontoiatra iscritto all'Ordine dei Medici.
https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.9k visite dal 11/02/2019.
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