Parodontite miglioramento gengive
Buongiorno, sono stato dal mio dentista 8 mesi fa perchè si era gonfiata la gengiva lato interno del dente 26. Dopo aver fatto una 3d sono riusciti a scorgere una carie sulla radice. Mi hanno aperto la gengiva, fatto una cura canalare e riportata la gengiva della parte interna più in alto in modo da facilitarmi nella pulizia con il filo interdentale. All'epoca mi avevano detto che, soprattutto nei premolari e molari superiori avevo le gengive molto ritirate e si erano formate della tasche di 7 mm. Secondo me ciò è dovuto al fatto che avevo portato l'apparecchio per 6 anni e mi spazzolavo i denti in modo orizzontale con spazzolini duri, cosi facendo ho rovinato le gengive. La scorsa settimana sempre sul dente 26 si è infiammata la gengiva lato esterno ed il dentista mi ha detto che a causa di queste tasche le gengive si infiammano più facilmente perchè è più difficile fare la pulizia. Mi ha proposto di spostare la gengiva esterna del dente in su per facilitare la pulizia. Non è che a forza di spostare all'insù le gengive favorisco la parodontite invece di combatterla? Se questa malattia porta al ritiro delle gengive io cercherei di allungarle e non di accorciarle... Inoltre mi ha detto che farebbe anche fatica a mettermi un impianto perchè anche l'osso si sta ritirando. Potete darmi dei consigli su come procedere? Non ci sono delle cure/tecniche che riescono a riportare le gengive e l’osso allo stato ottimale. O ci si deve rassegnare ed aspettare? Grazie
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Gentilissimo utente la malattia parodontale è curabile, ma solo per pochi eletti veramente motivati al mantenimento. Qualora lei intendesse cambiare stile di vita, mettendo in opera le istruzioni di un igienista dentale con molta probabilità eviterebbe l'avanzamento della patologia. Stare 8 mesi senza presentarsi alla visita semestrale, significa partire con il piede sbagliato.
https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html
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Utente
Gentile Dott. Diego, la ringrazio per la risposta. La motivazione c'è. Il mio dentista aveva previsto visite annuali. Mi può indicare quali cambiamenti devo mettere in atto per migliorare il mio stile di vita? Non fumo, non bevo alcolici, mi lavo i denti con lo spazzolino 3 volte al giorno e passo il filo interdentale accuratamente tutte le sere. Mi ero preso anche l'idropulsore ma il mio dentista me lo ha poi sconsigliato. So che ci sono degli alimenti che è meglio evitare (come ad esempio i farinacei e gli zuccheri) e degli alimenti da preferire (come frutta e verdura). Penso che il danno maggiore sia stato fatto circa 20 anni fa quando portavo l'apparecchio ed utilizzavo lo spazzolino nel modo sbagliato. Non ci sono delle tecniche che riportano la gengiva "al livello iniziale"?
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Le visite annuali non sono sufficienti, soprattutto all'inizio occorre uno stretto controllo a 1 mese poi trimestrale. Se lei é veramente motivato dovrebbe ricercare un igienista dentale laureato, che le spiegherà tutto in modo corretto e adatto alla sua bocca. Purtroppo ritornare allo stato iniziale non è semplice, si otterrà dei miglioramenti, ma soprattutto si blocca l'avanzamento. Ricerchi anche un Odontoiatra che si occupa di parodontologia.
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Utente
Nonostante la motivazione e la cura nel seguire le istruzioni dell'igenista dentale (pulizia dei denti 3 volte al giorno, mattino e pomeriggio con lo spazzolino manuale, alla sera con spazzolino elettrico e filo interdentale) vedo che nel giro di un anno le cose non sono migliorate, anzi.
Non capisco il perchè: può essere dovuto anche ad un periodo di forte stress (per il cambiamento del lavoro)?
Ho visto che ci sono delle tecniche rigenerative con dei biomateriali, avete esperienza a riguardo?
Quanto incide l'assunzione di cibi non propriamente adeguati? Premetto che la mia dieta consiste in no fumo, no alcol, molta frutta e verdura, abbastanza formaggi e poca carne e pasta: ci sono dei cibi che magari provocano una maggiore acidità che va a discapito delle gengive?
Quanto incide l'aspetto ereditario? Mio padre aveva lo stesso problema..
Non capisco il perchè: può essere dovuto anche ad un periodo di forte stress (per il cambiamento del lavoro)?
Ho visto che ci sono delle tecniche rigenerative con dei biomateriali, avete esperienza a riguardo?
Quanto incide l'assunzione di cibi non propriamente adeguati? Premetto che la mia dieta consiste in no fumo, no alcol, molta frutta e verdura, abbastanza formaggi e poca carne e pasta: ci sono dei cibi che magari provocano una maggiore acidità che va a discapito delle gengive?
Quanto incide l'aspetto ereditario? Mio padre aveva lo stesso problema..
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La malattia parodontale è curabile con cure specifiche, dettate da uno specifico riscontro clinico, che nel suo caso non conosciamo. Se le cose peggiorano, le visite di controllo devono essere settimanali, dove vengono applicate nuove cure e corrette le norme d'igiene. Le cure rigenerative, non le deve cercare il paziente che non conosce la materia, ma è il medico che le propone nei casi in cui sono indicate. La malattia parodontale non è ereditaria, la sua patogenesi è batterica.
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Utente
La ringrazio dottor Ruffoni. L'igenista che avevo fino ad un anno fa e quella attuale (l'ho cambiata perchè ho cambiato residenza) entrambe mi dicevano che avevo una buona igiene orale e di fare sedute annuali.
Ora come è possibile avere una buona igiene e le gengive si ritraggono? Può essere dovuto allo stress o all'assunzione di cibi acidi?
Ora come è possibile avere una buona igiene e le gengive si ritraggono? Può essere dovuto allo stress o all'assunzione di cibi acidi?
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Con probabilità, non erano igieniste dentali laureate, che conoscevano la malattia parodontale. Spesso ci sono a pseudoassistenti senza alcun titolo, che non potrebbero nemmeno accedere al cavo orale del paziente, che dopo anni di lavoro negli studi dentistici, svolgono mansioni d'igienista, le quali avendo studiato ben poco la parodontologia, invitano il paziente alla visita annuale e giudicano il suo igiene orale senza alcun controllo, delle manovre che svolge e delle tecniche che applica. Integro la mia prima risposta: "la malattia parodontale è curabile, ma solo per pochi eletti veramente motivati al mantenimento" aggiungendo: " che si rivolgono ad odontoiatri che si occupano di parodontologia che esercitano con igienisti dentali laureati."
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3k visite dal 19/10/2018.
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