Dolori e conseguenze dopo devitalizzazione

Salve Dottori,
purtroppo e per completezza è necessario che racconti la storia di questo mio molare superiore destro.
circa un anno fa è stata praticata una otturazione da una dssa in una clinica dentale causa carie molto alta.
Tuttavia da quel momento ebbi spesso disturbi, anche se risolvibili; ad esempio sensibilità a caldo e freddo, fastidio.
Usando la clorexidina risucii sempre a risolvere il problema.
Due mesi fa ebbi un episodio più grave: dapprima sensibilità al caldo e freddo, poi male anche se sopportabile con oki.
La stessa dssa mi disse si trattava di una tasca dentale che si infettava. mi ordinò antibiotico+antiinfiammotorio.
Dopo la cura il dente tornò alla normalità.
Giovedì notte scorsa il dente inizio a farmi molto più delle altre volte e il male si intensificò. presi subito l'antibiuotico venerdì stesso più l'oki. Durante il giorno però il dolore divenne insopportabile e chiamai la clinica dentale per una visita urgente.
Purtroppo la D.ssa era in ferie e riuscii comunque a farmi visitare da un altro medico, il quale mi liquidò in molta fretta dicendo che dovevo apsettare fino a domenica perchè il dolore calasse.
Aspettai fino a domenica ma il dolore fortissimo e pulsante mi costrinse ad usare un oki ogni circa 2/3 ore perchè fosse sopportabile. Si trattava di un dolore mai sentito prima (pulpite). senza mangiare, senza dormire ero stremato e decisi di andare in una clinica d'urgenza.
Lì mi venne devitalizzato il dente, ma dopo la cura canalare all'uso di sostanze e/o medicamenti iniziai a sentire un dolore lancinante. Il medico finì la medicazione e mi diede l'aulin. Finito l'effetto il dolore era sì diverso, non più pulsante come prima, ma altrettanto doloroso, con la necessità di un oki ogni 3/4 ore.
Ieri dopo lo sconforto decisi di andare da uno studio consigliatomi. Il medico molto professionale e gentile trovò che i canali non erano stati puliti a dovere, che nei canali era stata inserita carta (in uso 30 anni fa) e che la tasca c'è ma non poteva essere causa dei problemi passati. Inoltre l'antibiotico non serviva. mi disse anche che la sofferenza potrebbe non essere finita, anche perchè se il liquido che neutralizza i nervi era andato sopra apice, questo avrebbe continuato a provocare dolore per un po'.
Durante i giorni della "pulpite", ebbi anche stanchezza e febbre (37.2). Lunedì mattina, ebbi anche una strana fuoruscita di muco giallo dalla sola narice destra.
Ieri sera, ebbi ancora febbre (37.1-37.5), la narice destra con muco giallo e narice destra chiusa (quasi da sinusite), male allo zigomo destro e alla tempia destra. Poi inizio a farmi male l'intera arcata destra superiore ed inferiore.
Ora sono certo che l'ultima D.ssa abbia fatto tutto ciò in suo potere per sistemare il problema, come sono certo che ora il dente sia pulto.
Quello che mi chiedo, stremato ormai da giorni di dolore, cosa stia accadendo.
Vi rimgrazio della pazienza del lungo teso.
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 11.3k 394
Gentilissimo utente, non possiamo sapere cosa le sia successo! Ora dovranno terminare le cure, non ho ben capito se terminerà al centro o dall'ultimo Odontoiatra, in qualunque caso ora c'è da attendere il termine delle cure. Quando un medico prescrive un antibiotico e un altro dice non serve a nulla è bene mettere in contatto immediatamente i due professionisti in modo da sapere come ci si deve comportare.

https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html

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Utente
Utente
Salve,
purtroppo causa lunghezza massima del testo ho dovuto tagliare parti del testo originale.
Le cure le farò sicuramente con l'ultimo Odontoiatra, anche perché quest'ultimo mi ha risolto oltre che rivisto la devitalizzazione del dente. Inoltre dopo un altro consulto di ieri e confermato dal mio medico curante oggi, il problema è stato determinato domenica dallo studio dentistico d'urgenza (quello della carta di 30 anni fa per capirci). Ovvero ha mandato sostanze chimiche oltre l'apicale. Risultato mi ritrovo con una sinusite mascellare da trattare con antibiotico.
Per quanto poi riguarda l'antibiotico, e qui si capisce dal testo, uno ha semplicemente tergiversato per non accollarsi un intervento di devitalizzazione, ma è fuori di subbio che in caso di pulpite e senza infezioni, l'antibiotico non serva a nulla, come detto dall'ultimo odontoiatra.
Purtroppo negli studi e nelle cliniche ci sono persone e alcune sono professionali, altre meno. Per quanto riguardo il dentista della "domenica", questo non dovrebbe esercitare, poiché l'uso di strumentazione vecchia di 30 anni, o la mancanza di precauzioni come ad esempio l'uso di una diga, non dovrebbero essere tollerate.
Saluti
[#3]
Dr. Diego Ruffoni Dentista 11.3k 394
Chiaramente nelle cliniche dove il personale frequentemente cambia effevamente può esserci meno professionalità. Le cure endodintiche che ha ottenuto d'urgenza, non sono commentabili senza il parere del collega, esso ha utilizzato materiali attualmente in commercio, registrati e marcati. Purtroppo ogni professionista in endodonzia possiede svariati materiali e molte tecniche e utilizza quelle più adatte a quel caso, in quel momento, non possiamo sapere se nella chiusura definitiva avrebbe utilizzato la diga. Non tollerare chi non usa la diga è esagerato, perché non in tutti i casi è indicata, tenga conto che la procedura serve anche a rendere semplice il lavoro dell'Odontoiatra oltre dare altri benefici, ma il suo utilizzo è veramente limitato, lo possiamo vedere dalle vendite, se dovessimo fare un rapporto tra fogli di diga e cure conservative e a questo dovremmo trovare un perché. Le belle attrezzature di 30 anni fa, (poltrona) non sono le stesse cinesi di oggi che si rompono e non si aggiustano con il cacciavite, esse praticamente svolgono le funzioni di quelle di oggi, con dei limiti di sicurezza, di illuminazione del campo, estetica, ecc. I suoi commenti sono legittimi, ma sono da paziente che non conosce il campo dentale in modo professionale.
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