crisi psicologiche perdita molari
Salve ,pochi giorni fa ho subito mio malgrado un’estrazione di un molare inferiore (il secondo a distanza di quasi 5 anni) era devitalizzato ma ricostruito NON con corona o capsula pertanto da qualche mese la parte di dente “ancora mio” ha iniziato a usurarsi, fino a rompersi qualche giorno fa causandomi non poco dolore. Recatami da un dentista e osservando la parte di dente fratturata, accorgendosi a suo dire che la frattura toccava la radice, mi ha subito esposto il suo parere: il molare andava estratto e così è stato ahimè. Essendo che anni fa ho perso quello accanto per problematiche similari ma ho rimosso le reali cause poichè si rimuove gran parte delle cose che ci provocano spiacevoli ricordi, ora mi ritrovo con la parte destra sprovvista dei molari (se non l’ultimo del giudizio ma che serve a ben poco credo). Il dentista al quale mi sono affidata per questa spiacevole causa mi ha tuttavia detto che a parte questo molare estratto e un altro inferiore sinistro da devitalizzare, possiedo una bella e sana dentatura, ma questa per me è una magra consolazione ad oggi. Sono una persona molto sensibile e ansiosa e sto avendo non poche ripercussioni psicologiche dopo questa “perdita”. Non mi capacito. So bene che esistono soluzioni alternative come gli impianti e che dirsi voglia io non mi capacito comunque a non aver ancora 30 anni e a non avere più due molari MIEI, NATURALI. Avendo i denti inferiori un po’ strettini (assolutamente non accavallati) magari stavo pensando prima di mettere l’impianto, potrei fare il discorso magari di un apparecchietto per allargare la dentatura inferiore in modo da andare a “colmare” lo spazio dei due molari persi?! Sto dicendo una sciocchezza oppure è una cosa fattibile? E ancora, un impianto (naturalmente ben fatto) - devo ancora capire se farne uno o due visto che lo spazio del primo molare perso ormai si è notevolmente ridotto- quali ripercussioni fisiche potrebbe darmi? Potrò mangiare normalmente o dovrò sempre “fare attenzione”? E quanto durerà? Sono così sconfortabilmente sconfortata per tutto ciò.
Grazie.
Grazie.
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Gentilissima utente, comprendo il suo stato d'animo, ma per non arrivare a queste condizioni si doveva intervenire prima. Ora non faccia altri errori, mantenga d'ora in poi un impegno alla visita semestrale di controllo. Il tipo di riabilitazione che verrà effettuato non lo può trovare lei che non ha competenze in materia, ma lo deve studiare un Odontoiatra con scienza e coscienza; per cui non si disperi che al momento non c'è nulla di grave.
https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html
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Utente
Si lo so che il mio caso e il come intervenire lo studierà un professionista più che competente , ma volevo ascoltare più pareri più pareri e considerazioni prima di intervenire sebbene voi non abbiate osservatoa mia situazione. In questi giorni che posticipano l’estrazione sono frequenti mal di testa , (non so forse dovuta ai pianti che mi faccio sopratutto la sera prima di addormentarmi) inoltre il dolore non è svanito del tutto (sono passati 3 giorni dall’estrazione) . La mia già precaria autostima è alquanto al di sotto dei miei piedi ad oggi, anche perché nonostante siano trascorsi soltanto 3 giorni non riesco a parlare bene , anche quando lavo i denti mi sento avvilita perché c’è troppo spazio vuoto e mi sento molto strana mentre passo lo spazzolino. Sto inoltre temendo per il premolare adiacente a quello che è stato appena estratto , che fine farà a causa del restringimento col tempo?( prima di mettere un impianto).
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.9k visite dal 27/06/2018.
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