Secondo Insuccesso implantare
Buongiorno,
Ho bisogno di capire se siamo in presenza di una negligenza professionale e mi affido al vostro consulto per capire se devo o meno pormi il dubbio.
Un paio di anni fa mia mamma si è rivolta ad un dentista per l'inserimento, su sua indicazione, di due impianti. Immediatamente dopo l'inserimento degli stessi ha accusato fortissimi dolori. Il dentista, dopo un fine settimana passato in pronto soccorso e dopo che in ospedale verificavano una piccola infiammazione nella zona sottostante ad uno degli impianti, diceva che non era dovuto all'intervento e (non avendolo fatto prima) prescriveva antibiotici e antiinfiammatori per i dolori. Dopo pochi giorni i dolori erano ancora persistenti tanto che dalla esasperazione mia mamma decideva di far togliere entrambe gli impianti nonostante il parere contrario del dentista. Gli impianti venivano rimossi e i dolori sparivano. Dopo 8 mesi circadiano mia mamma si affidava allo stesso dentista per rimettere gli impianti. Veniva fatto l'intervento e dopo una settimana si ripresentavano i medesimi dolori di un anno prima. Sabato sera in pronto soccorso (perché succede sempre al fine settimana!) e sospetta infezione nella zona vicina all'impianto. Il dentista provvedeva il lunedì successivo a prescrivere gli antibiotici (non prescritti prima dall'intervento) e prospettava una infezione sotto ad una radice di un dente già devitalizzato e posizionato vicino agli impianti, consigliando una immediata necessità di procedere con delle cure canalari per risolvere il problema dell'infezione come soluzione per salvare mia mamma dai forti dolori momentaneamente risolti con l'antibiotico.
Ora a distanza di sei mesi dal reinserimento degli impianti, fatte le cure canalari del dente devitalizzato, con dolorini persistenti alla masticazione nonostante le rassicurazioni, mia mamma ha dovuto scontrarsi con una triste realtà... Al momento del rilevamento delle impronte uno degli impianti si è tolto.
Ora tra sconcerto e un po di rabbia ci troviamo a dover completare il pagamento di 7000 euro (per noi una cifra molto importante) per ritrovarci al punto iniziale con in più un bagaglio di due anni di dolori insopportabili a causa di interventi e paure.
Devo pensare che il risultato di questi due anni siano il solo frutto di coincidenze e sfortune o alla possibile sussistenza di una qualche negligenza da parte del professionista?
Vi ringrazio anticipatamente per l'eventuale aiuto.
Ho bisogno di capire se siamo in presenza di una negligenza professionale e mi affido al vostro consulto per capire se devo o meno pormi il dubbio.
Un paio di anni fa mia mamma si è rivolta ad un dentista per l'inserimento, su sua indicazione, di due impianti. Immediatamente dopo l'inserimento degli stessi ha accusato fortissimi dolori. Il dentista, dopo un fine settimana passato in pronto soccorso e dopo che in ospedale verificavano una piccola infiammazione nella zona sottostante ad uno degli impianti, diceva che non era dovuto all'intervento e (non avendolo fatto prima) prescriveva antibiotici e antiinfiammatori per i dolori. Dopo pochi giorni i dolori erano ancora persistenti tanto che dalla esasperazione mia mamma decideva di far togliere entrambe gli impianti nonostante il parere contrario del dentista. Gli impianti venivano rimossi e i dolori sparivano. Dopo 8 mesi circadiano mia mamma si affidava allo stesso dentista per rimettere gli impianti. Veniva fatto l'intervento e dopo una settimana si ripresentavano i medesimi dolori di un anno prima. Sabato sera in pronto soccorso (perché succede sempre al fine settimana!) e sospetta infezione nella zona vicina all'impianto. Il dentista provvedeva il lunedì successivo a prescrivere gli antibiotici (non prescritti prima dall'intervento) e prospettava una infezione sotto ad una radice di un dente già devitalizzato e posizionato vicino agli impianti, consigliando una immediata necessità di procedere con delle cure canalari per risolvere il problema dell'infezione come soluzione per salvare mia mamma dai forti dolori momentaneamente risolti con l'antibiotico.
Ora a distanza di sei mesi dal reinserimento degli impianti, fatte le cure canalari del dente devitalizzato, con dolorini persistenti alla masticazione nonostante le rassicurazioni, mia mamma ha dovuto scontrarsi con una triste realtà... Al momento del rilevamento delle impronte uno degli impianti si è tolto.
Ora tra sconcerto e un po di rabbia ci troviamo a dover completare il pagamento di 7000 euro (per noi una cifra molto importante) per ritrovarci al punto iniziale con in più un bagaglio di due anni di dolori insopportabili a causa di interventi e paure.
Devo pensare che il risultato di questi due anni siano il solo frutto di coincidenze e sfortune o alla possibile sussistenza di una qualche negligenza da parte del professionista?
Vi ringrazio anticipatamente per l'eventuale aiuto.
[#1]
Di solito un impianto non provoca dolore,se vi è dolore bisogna ipotizzare una perimplantite che può essere precoce prima dell'osteointegrazione o tardiva ad osteointegrazione avvenuta.La causa è sempre batterica.Nel suo caso pare di capire non vi sia stata affatto osteointegrazione,quindi l' ipotesi più probabile è la prima.Se il secondo impianto é integrato sarebbe possibile recuperare il primo ripreparando l'alveolo, inserendo un impianto di dimensioni maggiori che abbia una ottima stabilità primaria e attendere l'osteointegrazione.
Ovviamente non sappiamo se le procedure chirurgiche abbiano osservato i protocolli standard,se la mamma non abbia controindicazioni di ordine sistemico o locale.Le consiglierei di farla valutare da un implantologo esperto per una corretta chiave di lettura.
Le allego un link informativo
http://www.denti360.com/implantologia/fallimento-impianti-dentali.html&ved=
Cordiali Saluti
Ovviamente non sappiamo se le procedure chirurgiche abbiano osservato i protocolli standard,se la mamma non abbia controindicazioni di ordine sistemico o locale.Le consiglierei di farla valutare da un implantologo esperto per una corretta chiave di lettura.
Le allego un link informativo
http://www.denti360.com/implantologia/fallimento-impianti-dentali.html&ved=
Cordiali Saluti
Dr. Luigi De Socio
Specialista in Odontoiatria
Perfezionato in Ortodonzia
Perfezionato in Gnatologia
[#2]
Che un impianto possa dare problemi ed esserre rimosso o venir via può succedere.
Può succedere anche la seconda volta.
Quello che NON DEVE succedere è che l'operatore dica "io non centro".
Non è ammissibile.
Si pagano le prestazioni eseguite.
Al momento, da quanto mi par di capire, un solo impianto.
Un paziente è libero di cambiare dentista in qualsiasi momento.
Pagando quanto dovuto fino a quel momento.
L'impianto che viene via non è dovuto, la protesi pure.
Mi par di capire quindi che non è lei a dover completare il pagamento, ma piuttorto il dentista a dover rendere parte dei soldi percepiti.
Può succedere anche la seconda volta.
Quello che NON DEVE succedere è che l'operatore dica "io non centro".
Non è ammissibile.
Si pagano le prestazioni eseguite.
Al momento, da quanto mi par di capire, un solo impianto.
Un paziente è libero di cambiare dentista in qualsiasi momento.
Pagando quanto dovuto fino a quel momento.
L'impianto che viene via non è dovuto, la protesi pure.
Mi par di capire quindi che non è lei a dover completare il pagamento, ma piuttorto il dentista a dover rendere parte dei soldi percepiti.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 756 visite dal 11/06/2018.
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