Profondità tasche parodontali e diagnosi parodontite

Salve a tutti... ho 36 anni, non fumatore, mai avuto carie, pulizia dei denti ogni 12 mesi, igiene orale evidentemente manchevole.
A detta del mio igienista dentale, tendo a sviluppare molto tartaro e fino ad ora non ho utilizzato il filo interdentale, ma a parte una pulizia un po' più fastidiosa del normale, mai avuto problemi. All'ultimo appuntamento, però, l'igienista ha riscontrato "un paio di tasche parodontali"... ma se devo essere sincero non sono sicuro al 100% della precisione con cui sono state misurate.
Da quel che ho potuto vedere (con uno specchio, dopo il controllo), le tasche sono 5mm di profondità, solo in un paio di zone (ma anche qui, non mi sembra che abbiano utilizzato criteri accurati per l'ispezione.
A dire dell'igienista, vista una certa familiarità genetica col problema e un'igiene orale insufficiente (per i motivi descritti sopra), ora ho questo problema e devo starci attento. Dopo la pulizia avevano un altro paziente in attesa e quindi non ho avuto modo di fare tutte le domande, ma le cose che mi han lasciato dubbioso sono:

1) La valutazione della profondità delle tasche: da quel che ho visto/capito, l'ha fatta in una sola zona, non in varie... almeno se non l'ha fatto mentre puliva... a me ha mostrato solo una zona ben precisa.

2) Dice che la situazione non è reversibile, si può solo cercare di non peggiorarla. Ma in rete leggo di varie procedure...

3) Ho sempre avuto un po' di sanguinamento durante la pulizia professionale o durante lo spazzolamento... quindi sono passato per una gengivite senza che l'igienista mi dicesse "Attento perché sei a rischio parodontite"?

Ha aggiunto che non è "nulla di drammatico" ma sinceramente sono abituato a ragionare sulle cose, e per farlo avrei voluto avere qualche elemento in più. In ogni caso abbiamo deciso di fissare la pulizia a 6 mesi per tenere la situazione sotto controllo.

Qualcuno sarebbe così gentile da darmi un parere a riguardo? Grazie mille.
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Dr. Luigi De Socio Dentista, Ortodontista, Gnatologo, Odontostomatologo 7.2k 395
La diagnosi di parodontite si avvale di sondaggio parodontale(misurazione delle tasche)sui quattro lati di ogni elemento,valutazione sanguinamento al sondaggio,valutazione retrazione gengivale e grado di mobilità,misurazione indice di placca,rx full endorale e quant'altro per una diagnosi accurata ed un piano terapeutico che può prevedere varie opzioni,chirurgiche e non chirurgiche a seconda della profondità
di tasca.La situazione a livello di "gengivite" con l'igiene in studio e domiciliare è reversibile.
La competenza comunque del caso è dello specialista Parodontologo a cui le consiglio di rivolgersi per un'analisi clinica accurata.
Le invio un link sulla malattia parodontale


https://www.medicitalia.it/blog/odontoiatria-e-odontostomatologia/5333-la-parodontite.html
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Utente
Utente
Salve dottore, grazie per la risposta! Controllerò subito il link, ma lei crede che l'igienista abbia "esagerato" nella diagnosi? Perché non credo (non so) che durante la pulizia il sondaggio sia stato effettuato in maniera tanto scrupolosa. A me ha fatto vedere nello specchietto una sola "faccia" (frontale) del dente in cui il "misuratore" scendeva un po' di più del normale.
Per fortuna non ho problemi di mobilità dentale.

Devo quindi farmi visitare da uno specialista per sapere se effettivamente ho già un problema?
Potrei anche chiedere una "conferma" al fratello (che è il "vero dentista" dello studio) ma suppongo abbiano gli stessi metri di paragone.
[#3]
Dr. Luigi De Socio Dentista, Ortodontista, Gnatologo, Odontostomatologo 7.2k 395
Confermo quanto già esplicato nella risposta,va fatta prima una diagnosi,poi é possibile parlare di malattia parodontale o meno.
Cordiali Saluti
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Utente
Utente
Grazie mille... allora vedrò di trovare uno specialista per una valutazione "oggettiva".
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