Sensazione particolare, dolore intenso, fastidioso ad un dente.
Esplicherò al meglio la mia situazione, durante le festività ho avuto un dolore fortissimo ai denti, nevralgico e acuto, gonfiore perenne e dolori lancinanti per circa due settimane. Fatte le dovute cure antibiotiche mi sono recata da un dentista, mi ha medicato il dente sospetto e causa di malesseri, si trattava di una banalissima carie(arcata inferiore sinistra). Visita approssimativa e deludente(ero io ad indicare denti sospetti). Il gonfiore nativo non è mai andato via, il dolore per fortuna si, latente in quella zona, è sparito del tutto nell'arco dei giorni successivi. A mio malgrado Il giorno seguente ha iniziato a darmi fastidio un molare nell'arcata superiore sinistra, come se stesse per cadere, sensazione indefinibile, come se si volesse staccare, l'avverto un paio di volte al giorno, persiste per circa cinque minuti e poi va via. Quel dente non mi aveva mai dato alcun problema, ho controllato e superficialmente c'è un pò di tartaro, che sia quello? Da notate che il dentista non ha neanche controllato quella zona... vista fi sfuggita sotto mio suggerimento. Feste si ma incompetenza no.
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Cara Signora la situazione che mi descrive potrebbe essere complessa perchè nonostante la Sua giovane età il molare superiore col tartaro e la sintomatologia che mi descrive sembrerebbero far pensare ad una parodontite localizzata :dovrei avere maggiori dettagli e soprattutto un dato radiografico per darLe maggiori ed esaustivi consigli cari saluti
Dr. Giuseppe Aronna
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Utente
Radiografia che non ho in quanto il dentista non ha voluto farla, situazione chiara per lui. Il dente fino a sei giorni fa non dava nessun dolore, ho le gengive arrossate e sanguinanti in quella zona quindi presumo sia tartaro sottogengivale. Inferiormente dopo l'otturazione provvisoria il dolore è cessato definitivamente, il gonfiore minimo riguardante la carie persiste e penso sia il normale decorso... quindi questa strana sensazione che non so definire al molare superiore non può esser data dal semplice tartaro? Ringrazio infinitamente per l'interessamento. (il tartaro non l'aveva neanche notato sono stata io ad indicarglielo... sostenendo una tesi sconcertante "il tartaro puoi toglierlo con lo spazzolino" anche un decerebrato capirebbe che solo un intervento professionale può toglierlo).
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Dentista
Mi sembra impossibile che, con questi chiari di luna, tutti i liberi professionisti della sua città (che guadagnano soltanto quando lavorano), possano permettersi il lusso di chiudere lo studio ed andare in vacanza per 20 giorni;
Comunque se, come dice, la fase più acuta è passata, pazienti ancora un giorno e poi scelga un professionista competente e più accurato.
Saluti
Comunque se, come dice, la fase più acuta è passata, pazienti ancora un giorno e poi scelga un professionista competente e più accurato.
Saluti
[#7]
Gentile signora,
mi permetto di aggiungere qualcosa a tutti i validi suggerimenti dei colleghi che mi hanno preceduto.
Ciò che le scrivo si basa su una ipotetica diagnosi di patologia combinata: 1) carie, più 2) parodontopatia (infiammazione del tessuto di sostegno del dente: osso alveolare, alveolo, legamento parodontale, gengiva aderente alla radice del dente, cemento radicolare, ecc. ecc.).
"Ipotetica" ovviamente perché solo una visita e delle radiografie (e magari alcune analisi, tra cui la coltura batterica)potranno dare una risposta definitiva.
Per quanto riguarda la carie, deve sapere che il dolore prodotto ha particolari caratteristiche: di solito è diffuso, tanto che il paziente spesso non è capace di indicare il dente responsabile; di frequente è "pulsante", cioè aumenta e si riduce in relazione ai battiti del cuore; infine peggiora quando ci si mette distesi, perché in questo modo affluisce maggiore sangue alla testa, e così il dolore aumenta. Se lei ha percepito queste sensazioni, più di altre, allora la carie (che le è stata individuata e curata) era la prima responsabile della sua patologia.
Ora, se il dolore ancora (seppur diminuito) persiste, ciò può dipendere dalla gravità della carie curata (e allora dovrebbe sentire più che un dolore un senso di "formicolìo", dovuto ai tessuti del nervo - sensibilissimo! - che sono in via di riparazione, quasi come il prurito che si avverte sotto la "crosta" di una ferita cutanea che sta guarendo); oppure potrebbe essere un dolore "parodontale" , cioè della gengiva, del legamento alveolare e dell'osso intorno al dente (o ai denti), causato da un'infiammazione di tutta questa struttura, spesso dovuta alla presenza di tartaro (agente irritante ed infettante), che non è altro che placca batterica calcificata ed aderente al dente, sopra e sotto gengiva. Una infiammazione di questo tipo provoca spesso un ascesso, e va curata con urgenza e perizia, perché può portare (alla lunga, se dovesse diventare cronica) ad una grave compromissione del dente, ed anche di quelli vicini.
Il "dolore parodontale" ha anche lui particolari caratteristiche: è localizzato, tanto che il paziente indica al dentista con facilità di quale dente si tratta; si accentua alla masticazione, dando quasi la sensazione che il dente "si sia allungato", e tocchi prima degli altri; spesso la gengiva intorno al dente si nota arrossata e gonfia, e dolente se si tocca; il dolore è continuo e - se non si è già formato un ascesso - è spesso visibile uno strato di tartaro. Questa patologia, inoltre, può provocare un innalzamento della temperatura corporea, se non addirittura una fastidiosa febbricola, e l'ingrossamento di alcuni linfonodi.
Spero tanto di non averla annoiata con questa esposizione; ma se vorrà fare attenzione ai sintomi eventualmente presenti, tra quelli che le ho menzionato, e li scriverà in risposta sempre su questo sito, io o qualcuno dei miei colleghi le potremo dare alcuni consigli su come comportarsi per diminuire l'infezione e ridurre il dolore, nell'attesa che si rechi dallo Specialista per le indispensabili cure del caso.
Cordialità.
Dott. Luca Borelli
mi permetto di aggiungere qualcosa a tutti i validi suggerimenti dei colleghi che mi hanno preceduto.
Ciò che le scrivo si basa su una ipotetica diagnosi di patologia combinata: 1) carie, più 2) parodontopatia (infiammazione del tessuto di sostegno del dente: osso alveolare, alveolo, legamento parodontale, gengiva aderente alla radice del dente, cemento radicolare, ecc. ecc.).
"Ipotetica" ovviamente perché solo una visita e delle radiografie (e magari alcune analisi, tra cui la coltura batterica)potranno dare una risposta definitiva.
Per quanto riguarda la carie, deve sapere che il dolore prodotto ha particolari caratteristiche: di solito è diffuso, tanto che il paziente spesso non è capace di indicare il dente responsabile; di frequente è "pulsante", cioè aumenta e si riduce in relazione ai battiti del cuore; infine peggiora quando ci si mette distesi, perché in questo modo affluisce maggiore sangue alla testa, e così il dolore aumenta. Se lei ha percepito queste sensazioni, più di altre, allora la carie (che le è stata individuata e curata) era la prima responsabile della sua patologia.
Ora, se il dolore ancora (seppur diminuito) persiste, ciò può dipendere dalla gravità della carie curata (e allora dovrebbe sentire più che un dolore un senso di "formicolìo", dovuto ai tessuti del nervo - sensibilissimo! - che sono in via di riparazione, quasi come il prurito che si avverte sotto la "crosta" di una ferita cutanea che sta guarendo); oppure potrebbe essere un dolore "parodontale" , cioè della gengiva, del legamento alveolare e dell'osso intorno al dente (o ai denti), causato da un'infiammazione di tutta questa struttura, spesso dovuta alla presenza di tartaro (agente irritante ed infettante), che non è altro che placca batterica calcificata ed aderente al dente, sopra e sotto gengiva. Una infiammazione di questo tipo provoca spesso un ascesso, e va curata con urgenza e perizia, perché può portare (alla lunga, se dovesse diventare cronica) ad una grave compromissione del dente, ed anche di quelli vicini.
Il "dolore parodontale" ha anche lui particolari caratteristiche: è localizzato, tanto che il paziente indica al dentista con facilità di quale dente si tratta; si accentua alla masticazione, dando quasi la sensazione che il dente "si sia allungato", e tocchi prima degli altri; spesso la gengiva intorno al dente si nota arrossata e gonfia, e dolente se si tocca; il dolore è continuo e - se non si è già formato un ascesso - è spesso visibile uno strato di tartaro. Questa patologia, inoltre, può provocare un innalzamento della temperatura corporea, se non addirittura una fastidiosa febbricola, e l'ingrossamento di alcuni linfonodi.
Spero tanto di non averla annoiata con questa esposizione; ma se vorrà fare attenzione ai sintomi eventualmente presenti, tra quelli che le ho menzionato, e li scriverà in risposta sempre su questo sito, io o qualcuno dei miei colleghi le potremo dare alcuni consigli su come comportarsi per diminuire l'infezione e ridurre il dolore, nell'attesa che si rechi dallo Specialista per le indispensabili cure del caso.
Cordialità.
Dott. Luca Borelli
Prof. Dott. Luca Borelli
Medico Chirurgo Psicologo Psicoterapeuta
Docente Universitario di Tecniche di Terapia
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Cara Signora , è possibile una precisa diagnosi dopo averLa visitata clinicamente e con esame radiografico ,successivamente si può formulare una adeguata terapia così da eliminare il dolore ed i fastidi oltre a scongiurare il pericolo di ulteriori danni.
Distinti Saluti
Distinti Saluti
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Utente
Aggiorno la situazione. Il dentista mi ha visitato(la radiografia per lui non è stata necessaria, non ce n'era bisogno) ed ha riscontrato un poco di tartaro sotto la gengiva di quel dente che mi faceva male(non ero solita mangiare da quel lato da un pò di mesi... avevo un'otturazione "scoperta" e non volevo peggiorasse... parlo sempre del famoso dente cariato), conseguente pulizia, ha tenuto a dirmi che il dolore poteva persistere per un altro paio di giorni in quanto le gengive erano leggermente irritate. Oltre al dolore percepisco una sensazione dolciastra in bocca, è una cosa normale? Avverto ancora un pò la sensazione di allungamento ma non quando mangio, durante la masticazione non c'è nessun dolore(un pò di freddo al dente cariato, vuole trattarlo in seguito). Vorrei essere tranquillizzata, spero siano sintomi del tutto normali. Ringrazio per le eventuali risposte.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 18.3k visite dal 06/01/2009.
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