Occlusion e è impianti
Cari dottori, vorrei chiedere un consiglio per capire come muovermi. In seguito alla rottura del dente pilastro di un vecchio ponte mi hanno messo due impianti e montato due corone, unite insieme come se fosse un ponte, sugli ultimi due molari in basso a destra. Dopo pochi giorni sono tornato in studio per farmi verificare i precontatti e il collega dell'implantologo, dentista pure lui, ha limato un po' le due capsule e verificato con le solite cartine. Tornato a casa, mi rendo conto che la capsula corrispondente all'ultimo molare sfiora appena l'antagonista, forse non lo tocca neanche, mentre l'altra sembra più in occlusione, ma l'impressione è di avere una disomogeneità tra i due lati della bocca: serrando bene, in corrispondenza degli impianti e specialmente dell'ultimo, non sento pressione. Lunedì ritorno in studio, ma se le corone sono state limate troppo non credo si possa fare granché; cosa posso chiedere o pretendere a questo punto? Dovrei pretendere il rifacimento delle corone, se effettivamente non congrue? Faccio notare che durante la masticazione non avverto nessun tipo di fastidio e mi sembra tutto molto omogeneo. Vi chiedo solo un consiglio, perché dopo mesi che son rimasto senza denti pensavo di aver risolto qualcosa e invece pare proprio di no, grazie
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Premettendo che ogni caso clinico è diverso dall'altro e non esistono regole universali, denti e impianti, pur essendo note le loro differenze biofisiologiche prima fra tutte la diversa collocazione nell’osso in virtù dell’assenza negli impianti del ligamento parodontale , sorreggendo un lavoro protesico si comportano in maniera molto simile e le ricostruzioni implantoprotesiche non richiedono, se non in un modesto numero di casi, l’applicazione di regole occlusali specifiche(alcuni autori consigliano minore superficie cuspale) .Tuttavia secondo altri autori nei settori posteriori (leggi molari)è auspicabile un maggior numero di contatti,bilaterali, ben distribuiti, in massima intercuspidazione (MI), indipendentemente dalla posizione condilare, in assenza di Disordini Temporo-Mandibolari (DTM).Il
che tradotto nel suo caso specifico,vuol dire che i contatti devono essere uguali e simultanei agli elementi controlaterali.
Ovviamente non esistono linee guida univoche ,in quanto esistono molte variabili in gioco,come la quantità e qualità dell'osso,l'inclinazione degli impianti,vettori di forza,ecc.Si chiarisca bene con il Collega valutando la eventualità di rifacimento delle corone protesiche(i contatti comunque andavano verificati precedentemente in fase di prova delle ceramiche prima della consegna del lavoro finito).
Cordiali Saluti
che tradotto nel suo caso specifico,vuol dire che i contatti devono essere uguali e simultanei agli elementi controlaterali.
Ovviamente non esistono linee guida univoche ,in quanto esistono molte variabili in gioco,come la quantità e qualità dell'osso,l'inclinazione degli impianti,vettori di forza,ecc.Si chiarisca bene con il Collega valutando la eventualità di rifacimento delle corone protesiche(i contatti comunque andavano verificati precedentemente in fase di prova delle ceramiche prima della consegna del lavoro finito).
Cordiali Saluti
Dr. Luigi De Socio
Specialista in Odontoiatria
Perfezionato in Ortodonzia
Perfezionato in Gnatologia
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1k visite dal 03/02/2018.
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