Interazione tra farmaci
Gentili dottori,
Vorrei chiedere il vostro parere a proposito di una questione. Mi trovo in erasmus fuori dall'italia e il rapporto con la sanità straniera non è semplice. Oggi in una visita in ospedale mi è stato diagnosticato un ascesso dentale e prescritto Metronidazole 500 mg in capsule (3 al giorno), amoxicillina 1g tre capsule al giorno e IXPRIM, antidolorifico.
Volevo sapere se i seguenti farmaci e in particolare metronidazole possono interagire con delle creme per il viso che utilizzo ormai da mesi su prescrizione del mio dermatologo per l'acne e sono Mask plus gel e Zindaclin gel che metto a sere alternate. Inoltre sto utilizzando un unguento alle unghie per funghi. Oggi non ho detto al medico che stavo usando questi farmaci ma sul foglietto illustrativo c è scritto di consultare il medico se si hanno funghi etc. Potreste darmi un vostro parere al riguardo? La cura per l'ascesso dovrò farla per sei giorni, interrompo le creme al.viso in questo periodo? E l unguento alle unghie dice di spalmarlo una volta a settimana e io l ho fatto proprio ieri.
Questa situazione mi sta creando non poche preoccupazioni e sarei grata di ricevere un vostro consulto. Cordialmente
Vorrei chiedere il vostro parere a proposito di una questione. Mi trovo in erasmus fuori dall'italia e il rapporto con la sanità straniera non è semplice. Oggi in una visita in ospedale mi è stato diagnosticato un ascesso dentale e prescritto Metronidazole 500 mg in capsule (3 al giorno), amoxicillina 1g tre capsule al giorno e IXPRIM, antidolorifico.
Volevo sapere se i seguenti farmaci e in particolare metronidazole possono interagire con delle creme per il viso che utilizzo ormai da mesi su prescrizione del mio dermatologo per l'acne e sono Mask plus gel e Zindaclin gel che metto a sere alternate. Inoltre sto utilizzando un unguento alle unghie per funghi. Oggi non ho detto al medico che stavo usando questi farmaci ma sul foglietto illustrativo c è scritto di consultare il medico se si hanno funghi etc. Potreste darmi un vostro parere al riguardo? La cura per l'ascesso dovrò farla per sei giorni, interrompo le creme al.viso in questo periodo? E l unguento alle unghie dice di spalmarlo una volta a settimana e io l ho fatto proprio ieri.
Questa situazione mi sta creando non poche preoccupazioni e sarei grata di ricevere un vostro consulto. Cordialmente
[#1]
Medico Chirurgo
Gentile Signorina,
se il Collega le ha prescritto Metronidazolo + Amoxicillina deve trattarsi di un ascesso importante che si presume sostenuto da anaerobi.
In più le è stato dato un antidolorifico a base di Tramadolo e Paracetamolo.
Presumo che la sua situazione odontoiatrica sia dunque seria.
Io avrei scelto un "banale" Fluorochinolonico di III Generazione (levoxacina per esempio).
Ma tant'è.
Venendo al suo quesito: non vi sono sostanziali interazioni farmacologiche tra Metronidazolo e Amoxicillina e la Clindamicina che applica topicamente con lo Zincladin Gel.
Mask Plus è solo un cosmetico.
L'uso di lacca ungueale antimicotica non determina livelli ematici che possano interferire con la terapia prescritta.
Non vi sono dunque le motivazioni per interrompere la terapia già in atto.
Sia tranquilla.
Cordialmente.
Caldarola.
se il Collega le ha prescritto Metronidazolo + Amoxicillina deve trattarsi di un ascesso importante che si presume sostenuto da anaerobi.
In più le è stato dato un antidolorifico a base di Tramadolo e Paracetamolo.
Presumo che la sua situazione odontoiatrica sia dunque seria.
Io avrei scelto un "banale" Fluorochinolonico di III Generazione (levoxacina per esempio).
Ma tant'è.
Venendo al suo quesito: non vi sono sostanziali interazioni farmacologiche tra Metronidazolo e Amoxicillina e la Clindamicina che applica topicamente con lo Zincladin Gel.
Mask Plus è solo un cosmetico.
L'uso di lacca ungueale antimicotica non determina livelli ematici che possano interferire con la terapia prescritta.
Non vi sono dunque le motivazioni per interrompere la terapia già in atto.
Sia tranquilla.
Cordialmente.
Caldarola.
[#2]
Ex utente
Gentile dottore,
La ringrazio innanzitutto per la sua risposta!
Non so se la mia situazione si possa definire seria dal momento che mi sono recata al pronto soccorso appena ho accusato i primi sintomi dell'infezione in modo da rendere semplice la sua eliminazione. Lo scorso anno avevo avuto un ascesso nello stesso posto, che avevo finito col curare con terapia intramuscolare, dopo fallita terapia orale. In vista di quella esperienza questa volta ho preso l' antibiotico sin dal primo giorno quando la situazione era blanda. Crede dunque che una terapia di questo tipo sia troppo aggressiva?
La ringrazio innanzitutto per la sua risposta!
Non so se la mia situazione si possa definire seria dal momento che mi sono recata al pronto soccorso appena ho accusato i primi sintomi dell'infezione in modo da rendere semplice la sua eliminazione. Lo scorso anno avevo avuto un ascesso nello stesso posto, che avevo finito col curare con terapia intramuscolare, dopo fallita terapia orale. In vista di quella esperienza questa volta ho preso l' antibiotico sin dal primo giorno quando la situazione era blanda. Crede dunque che una terapia di questo tipo sia troppo aggressiva?
[#3]
Medico Chirurgo
Gentile Signorina,
io non la posso valutare de visu.
Se il Collega spagnolo ha optato per la combinazione di farmaci che lei ha illustrato avrà avuto le sue buone ragioni.
Io le ho semplicemente detto che raramente si ricorre al Metronidazolo come prima scelta, data la vasta scelta di antiinfettivi alternativi a disposizione.
Ovviamente questo è un consulto telematico e non vuole screditare la scelta terapeutica del collega.
E' una opinione e come tale va utilizzata.
Spero che stia presto meglio e che provveda poi alle cure odontoiatriche necessarie su quel dente.
Cordialità,
Caldarola.
io non la posso valutare de visu.
Se il Collega spagnolo ha optato per la combinazione di farmaci che lei ha illustrato avrà avuto le sue buone ragioni.
Io le ho semplicemente detto che raramente si ricorre al Metronidazolo come prima scelta, data la vasta scelta di antiinfettivi alternativi a disposizione.
Ovviamente questo è un consulto telematico e non vuole screditare la scelta terapeutica del collega.
E' una opinione e come tale va utilizzata.
Spero che stia presto meglio e che provveda poi alle cure odontoiatriche necessarie su quel dente.
Cordialità,
Caldarola.
[#4]
Ex utente
Gentile dottore,
Vorrà perdonarmi se riapro l'argomento ma la mia situazione odontoiatrica non è ancora risolta. Dopo aver seguito la cura antibiotica e aver curato l'infezione al dente del giudizio causata da una pericoronite, mi sono recata in Italia per procedere all'estrazione del dente come consigliatomi dal dentista francese. Il dentista francese mi aveva detto che l'unica terapia risolutiva era per me l'estrazione del dente perché l'infezione si sarebbe sempre ripresentata. Ha parlato di un intervento di circa un'ora e mi ha fatto fare una radiografia , tuttavia una sua collega, guardandola, gli ha detto che non potevano estrarlo in quella sede. Questo è tutto ciò che sono riuscita a capire in una lingua diversa dalla mia e in seguito ho deciso di recarmi dal mio dentista italiano per valutare la situazione. Questo dentista la prima volta che avevo avuto l'ascesso aveva scelto di evitare l'estrazione dicendo che non mi si sarebbe ripresentato al 100% e potevo evitare ma così non è stato. Oggi ha visto la radiografia e mi ha detto che il dente è vicino al nervo e che come effetto collaterale potrò avere una paralisi di 5 mesi. Mi chiedo:si può definire un effetto collaterale? Non è un motivo valido per non estrarre il dente una paralisi? Questa risposta mi ha lasciato molto perplessa. Il dentista non è stato in grado di darmi direttive certe sul da farsi. Da parte mia mi sono trovata a prendere il primo volo disponibile lasciando da parte i mie obblighi da studente all'estero e mi trovo a non avere ancora capito cosa fare per una situazione che dovrebbe essere di routine. Ho massimo una settimana prima di ritornare in Francia.
Volevo perciò chiedere un consiglio sull'argomento. Ringrazio cordialmente per l'attenzione
Vorrà perdonarmi se riapro l'argomento ma la mia situazione odontoiatrica non è ancora risolta. Dopo aver seguito la cura antibiotica e aver curato l'infezione al dente del giudizio causata da una pericoronite, mi sono recata in Italia per procedere all'estrazione del dente come consigliatomi dal dentista francese. Il dentista francese mi aveva detto che l'unica terapia risolutiva era per me l'estrazione del dente perché l'infezione si sarebbe sempre ripresentata. Ha parlato di un intervento di circa un'ora e mi ha fatto fare una radiografia , tuttavia una sua collega, guardandola, gli ha detto che non potevano estrarlo in quella sede. Questo è tutto ciò che sono riuscita a capire in una lingua diversa dalla mia e in seguito ho deciso di recarmi dal mio dentista italiano per valutare la situazione. Questo dentista la prima volta che avevo avuto l'ascesso aveva scelto di evitare l'estrazione dicendo che non mi si sarebbe ripresentato al 100% e potevo evitare ma così non è stato. Oggi ha visto la radiografia e mi ha detto che il dente è vicino al nervo e che come effetto collaterale potrò avere una paralisi di 5 mesi. Mi chiedo:si può definire un effetto collaterale? Non è un motivo valido per non estrarre il dente una paralisi? Questa risposta mi ha lasciato molto perplessa. Il dentista non è stato in grado di darmi direttive certe sul da farsi. Da parte mia mi sono trovata a prendere il primo volo disponibile lasciando da parte i mie obblighi da studente all'estero e mi trovo a non avere ancora capito cosa fare per una situazione che dovrebbe essere di routine. Ho massimo una settimana prima di ritornare in Francia.
Volevo perciò chiedere un consiglio sull'argomento. Ringrazio cordialmente per l'attenzione
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......"Oggi ha visto la radiografia e mi ha detto che il dente è vicino al nervo e che come effetto collaterale potrò avere una paralisi di 5 mesi. Mi chiedo:si può definire un effetto collaterale?...."
Innanzitutto in nervo alveolare e' un nervo sensitivo,per cui non rischia alcuna "paralisi"......
Tutt'al piu' potrebbe in una piccola percentuale residuare una ridotta sensibilita' al labbro e al mento,in genere transitoria nella maggior parte dei casi.
Ovviamente per dirimere qualsiasi dubbio
operativo e' necessario integrare la panoramica con un indagine di secondo livello,come la TC Cone Beam della zona in esame.Le consiglio di rivolgersi ad un collega esperto in chirurgia orale.
L'avulsione degli ottavi e' un intervento di routine,fatto da mani capaci.
Le allego un link sulla pericoronite
https://www.medicitalia.it/blog/odontoiatria-e-odontostomatologia/1915-la-pericoronite-del-dente-del-giudizio.html
Se ha domande chieda
Cordiali Saluti
Innanzitutto in nervo alveolare e' un nervo sensitivo,per cui non rischia alcuna "paralisi"......
Tutt'al piu' potrebbe in una piccola percentuale residuare una ridotta sensibilita' al labbro e al mento,in genere transitoria nella maggior parte dei casi.
Ovviamente per dirimere qualsiasi dubbio
operativo e' necessario integrare la panoramica con un indagine di secondo livello,come la TC Cone Beam della zona in esame.Le consiglio di rivolgersi ad un collega esperto in chirurgia orale.
L'avulsione degli ottavi e' un intervento di routine,fatto da mani capaci.
Le allego un link sulla pericoronite
https://www.medicitalia.it/blog/odontoiatria-e-odontostomatologia/1915-la-pericoronite-del-dente-del-giudizio.html
Se ha domande chieda
Cordiali Saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2k visite dal 27/10/2017.
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