Dolore post devitalizzazione
Buonasera. Gentili medici scrivo queste righe per chiedere un vostro parere in merito ad un intervento di devitalizzazione al dente 37 appena effettuato.
Dopo alcuni mesi e tentativi di salvare il dente con delle otturazioni senza ottenere beneficio, il mio dentista ha ritenuto necessario effettuare una terapia canalare. Dalle radiografie effettuate e dall'esame del dente una volta aperto, il medico rinviene un'anatomia "atipica" in quanto il dente presenta 2 canali con uno dei 2 che termina in apice con una curva piuttosto stretta. La terapia è stata eseguita complessivamente in 3 sedute. Nelle prime 2 sedute il medico ha provveduto ad aprire i canali e strumentarli, mentre nell'ultima alla definitiva chiusura del dente con intarsio, prodigandosi peraltro lungamente data l'atipicità del dente nel controllo dei canali e nella ricerca di un'eventuale terzo canale nascosto che si è dimostrato non esserci.
Al termine delle prime 2 medicazioni intermedie non ho avuto particolari problemi se non un po' di fastidio per una paio di giorni seguenti l'intervento, riuscendo anche a masticare senza dolore sul dente in questione.
Al termine dell'ultima seduta invece il dente ha iniziato a fare male. Un fastidio e indolenzimento continuo irradiato in zona anche toccando l'esterno della guancia in corrispondenza del dente e dolore alla masticazione e percussione. Tornato dal medico un paio di giorni dopo, dal controllo radiografico non risultano problemi, quindi il medico ha provveduto ad eliminare un piccolo precontatto e mi ha prescritto una cura con antinfiammatori per 5 giorni in quanto secondo la sua diagnosi si tratta di un'infiammazione acuta dei tessuti apicali un po' dovuti alla strumentazione ma più probabilmente ai cementi che spesso creano questo tipo di infiammazione ai tessuti periapicali.
Sono trascorsi oggi i 5 giorni ma ahimè il fastidio non accenna a diminuire se non leggermente all'assunzione dell'antinfiammatorio. Il medico mi dice che queste "complicanze" dopo una devitalizzazione possono capitare ma di portare pazienza ancora qualche giorno e l'infiammazione sicuramente si risolverà.
A vostro parere dopo 3 settimane dall'inizio dei lavori ed una dal termine è possibile avere ancora questi dolori? Nei limiti del possibile concordate sulla diagnosi di infiammazione apicale fatta dal mio medico e sulla terapia oppure potrebbe esserci qualche altro tipo di problema come un'infezione o essere presente effettivamente questo terzo canale?
Vi ringrazio molto per la cortesia e la pazienza nel leggere, di nuovo buona serata.
Dopo alcuni mesi e tentativi di salvare il dente con delle otturazioni senza ottenere beneficio, il mio dentista ha ritenuto necessario effettuare una terapia canalare. Dalle radiografie effettuate e dall'esame del dente una volta aperto, il medico rinviene un'anatomia "atipica" in quanto il dente presenta 2 canali con uno dei 2 che termina in apice con una curva piuttosto stretta. La terapia è stata eseguita complessivamente in 3 sedute. Nelle prime 2 sedute il medico ha provveduto ad aprire i canali e strumentarli, mentre nell'ultima alla definitiva chiusura del dente con intarsio, prodigandosi peraltro lungamente data l'atipicità del dente nel controllo dei canali e nella ricerca di un'eventuale terzo canale nascosto che si è dimostrato non esserci.
Al termine delle prime 2 medicazioni intermedie non ho avuto particolari problemi se non un po' di fastidio per una paio di giorni seguenti l'intervento, riuscendo anche a masticare senza dolore sul dente in questione.
Al termine dell'ultima seduta invece il dente ha iniziato a fare male. Un fastidio e indolenzimento continuo irradiato in zona anche toccando l'esterno della guancia in corrispondenza del dente e dolore alla masticazione e percussione. Tornato dal medico un paio di giorni dopo, dal controllo radiografico non risultano problemi, quindi il medico ha provveduto ad eliminare un piccolo precontatto e mi ha prescritto una cura con antinfiammatori per 5 giorni in quanto secondo la sua diagnosi si tratta di un'infiammazione acuta dei tessuti apicali un po' dovuti alla strumentazione ma più probabilmente ai cementi che spesso creano questo tipo di infiammazione ai tessuti periapicali.
Sono trascorsi oggi i 5 giorni ma ahimè il fastidio non accenna a diminuire se non leggermente all'assunzione dell'antinfiammatorio. Il medico mi dice che queste "complicanze" dopo una devitalizzazione possono capitare ma di portare pazienza ancora qualche giorno e l'infiammazione sicuramente si risolverà.
A vostro parere dopo 3 settimane dall'inizio dei lavori ed una dal termine è possibile avere ancora questi dolori? Nei limiti del possibile concordate sulla diagnosi di infiammazione apicale fatta dal mio medico e sulla terapia oppure potrebbe esserci qualche altro tipo di problema come un'infezione o essere presente effettivamente questo terzo canale?
Vi ringrazio molto per la cortesia e la pazienza nel leggere, di nuovo buona serata.
[#1]
Buonasera,
il persistere del dolore farebbe pensare alla presenza di un terzo canale radicolare non sondato o non sondabile,forse atresico.
Nessun molare inferiore ha due canali,a volte possono esserci
specie nei secondi molari inferiori conformazioni particolari,non visibili ad occhio nudo,
se non con l'uso della microscopia.
Fatta questa debita premessa, ovviamente non so dirle on-line se il suo è un dente con una conformazione canalare anomala o se il collega non ha trovato l'altro,che nelle stragrande maggioranza di casi esiste.La visione dello spazio endodontico a livello di un secondo molare è relativa, soprattutto senza mezzi di ingrandimento,e può esser difficile barcamenarsi con il reperimento di canali spesso atresici dove la visione è molto ardua.
Oltremodo impossibile un approccio endodontico razionale senza isolamento con la diga di gomma.Utile sarebbe un esame CBCT che potrebbe dare informazioni tridimensionali dell'anatomia canalare.
In caso di dubbio e persistenza della sintomatologia, sarebbe opportuno un consulto con un collega esclusivista endodonzista
Buona Serata
il persistere del dolore farebbe pensare alla presenza di un terzo canale radicolare non sondato o non sondabile,forse atresico.
Nessun molare inferiore ha due canali,a volte possono esserci
specie nei secondi molari inferiori conformazioni particolari,non visibili ad occhio nudo,
se non con l'uso della microscopia.
Fatta questa debita premessa, ovviamente non so dirle on-line se il suo è un dente con una conformazione canalare anomala o se il collega non ha trovato l'altro,che nelle stragrande maggioranza di casi esiste.La visione dello spazio endodontico a livello di un secondo molare è relativa, soprattutto senza mezzi di ingrandimento,e può esser difficile barcamenarsi con il reperimento di canali spesso atresici dove la visione è molto ardua.
Oltremodo impossibile un approccio endodontico razionale senza isolamento con la diga di gomma.Utile sarebbe un esame CBCT che potrebbe dare informazioni tridimensionali dell'anatomia canalare.
In caso di dubbio e persistenza della sintomatologia, sarebbe opportuno un consulto con un collega esclusivista endodonzista
Buona Serata
Dr. Luigi De Socio
Specialista in Odontoiatria
Perfezionato in Ortodonzia
Perfezionato in Gnatologia
[#2]
Utente
Gentile dott. De Socio grazie per la celere risposta.
Quando dice canale atresico cosa si intende? (scusi l'ignoranza)
Ho scordato di precisare che il dente non presenta più sensibilità a caldo o freddo.
Per ciò che riguarda l'operato del medico credo abbia agito in maniera corretta, utilizzando in tutte le occasioni la diga di gomma, lavorando con un caschetto con delle lenti ingrandenti e facendo diverse radiografie in varie proiezioni, giungendo alla conclusione dopo aver controllato a più riprese nelle varie sedute che sia uno dei rari casi in cui i canali sono solo 2.
Ciò che mi lascia perplesso è il fatto che dopo la prima e la seconda seduta in cui ha aperto e lavorato i canali ho avuto solo un leggero fastidio durato pochi giorni e che mi consentiva tranquillamente di masticare sul dente senza dolore, mentre dopo la seduta conclusiva in cui è stato chiuso il dente si è presentato questo problema.
Proverò a pazientare ancora per qualche giorno dopodiché come mi suggerisce se persisterà il problema chiederò un nuovo consulto.
Grazie di nuovo buona serata.
Quando dice canale atresico cosa si intende? (scusi l'ignoranza)
Ho scordato di precisare che il dente non presenta più sensibilità a caldo o freddo.
Per ciò che riguarda l'operato del medico credo abbia agito in maniera corretta, utilizzando in tutte le occasioni la diga di gomma, lavorando con un caschetto con delle lenti ingrandenti e facendo diverse radiografie in varie proiezioni, giungendo alla conclusione dopo aver controllato a più riprese nelle varie sedute che sia uno dei rari casi in cui i canali sono solo 2.
Ciò che mi lascia perplesso è il fatto che dopo la prima e la seconda seduta in cui ha aperto e lavorato i canali ho avuto solo un leggero fastidio durato pochi giorni e che mi consentiva tranquillamente di masticare sul dente senza dolore, mentre dopo la seduta conclusiva in cui è stato chiuso il dente si è presentato questo problema.
Proverò a pazientare ancora per qualche giorno dopodiché come mi suggerisce se persisterà il problema chiederò un nuovo consulto.
Grazie di nuovo buona serata.
[#3]
I canali atresici o calcifici sono quelli
il cui processo infiammatorio ed infettivo ha determinato un'apposizione di materiale minerale di reazione all'interno della camera pulpare e/o dei canali radicolari ,e sono" croce e delizia degli endodontisti ".......
Ci tenga informati,se crede,sull'evoluzione del caso.....
Buona Domenica
il cui processo infiammatorio ed infettivo ha determinato un'apposizione di materiale minerale di reazione all'interno della camera pulpare e/o dei canali radicolari ,e sono" croce e delizia degli endodontisti ".......
Ci tenga informati,se crede,sull'evoluzione del caso.....
Buona Domenica
[#4]
Gentile utente
E inoltre possibile la presenza di microfratture longitudinali che possono provocare sintomatologia soprattutto durante la masticazione. Purtroppo la prognosi in tali casi è infausta. Consiglio pertanto un controllo costante dell elemento, da parte del suo dentista e un successivo intervento qualora la sintomatologia non dovesse risolversi. Cordialmente.
E inoltre possibile la presenza di microfratture longitudinali che possono provocare sintomatologia soprattutto durante la masticazione. Purtroppo la prognosi in tali casi è infausta. Consiglio pertanto un controllo costante dell elemento, da parte del suo dentista e un successivo intervento qualora la sintomatologia non dovesse risolversi. Cordialmente.
Dr. Mirco Di Biase
Medico Odontoiatra e protesista dentale, studi Brughrio ( Mb) Gessate (Mi) mirco_db@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.4k visite dal 03/06/2017.
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