I denti mi si allargano sempre
Salve! Ho 40 anni e da circa uno soffro di paradontosi.
Inizialmente mi sanguinavano le gengive, poi mi sono rivolta al mio dentista e mi sto sottoponendo ad un trattamento di pulitura ogni tre mesi.
Il problema che mi sorge ora è: dato che i denti mi si allargano sempre di più soprattutto gli incisivi e dato che mi mancano i due premolari superiori a quale terapia devo sottopormi o meglio cosa fare?
Il dentista mi ha suggerito di mettere l'apparecchio ortodontico o di mettere i denti mancanti.
Sono nella confusione totale. Non so se così facendo la paradontosi si blocchi.
Che fare per bloccarla in tempo e non perdere così i denti?
La prego di rispondermi al più presto.
Grazie, Marisa.
Inizialmente mi sanguinavano le gengive, poi mi sono rivolta al mio dentista e mi sto sottoponendo ad un trattamento di pulitura ogni tre mesi.
Il problema che mi sorge ora è: dato che i denti mi si allargano sempre di più soprattutto gli incisivi e dato che mi mancano i due premolari superiori a quale terapia devo sottopormi o meglio cosa fare?
Il dentista mi ha suggerito di mettere l'apparecchio ortodontico o di mettere i denti mancanti.
Sono nella confusione totale. Non so se così facendo la paradontosi si blocchi.
Che fare per bloccarla in tempo e non perdere così i denti?
La prego di rispondermi al più presto.
Grazie, Marisa.
[#1]
la migrazione dentale con sventagliamento è uno dei segni della malattia parodontale,causata dalla perdita di supporto parodontale dei denti affetti dalla malattia.
Dopo un'adeguata diagnosi e controllo dell'infezione in atto con terapia attiva è spesso indicato l'approntamento di apparecchio ortodontico per riposizionare i denti e se del caso intruderli,terapia a cui seguirà uno splintaggio fisso di contenimento.
Per impostazione terapia parodontale,non chirurgica e/o chirurgica ricostruttiva o rigenerativa e per severa impostazione di terapia di mantenimento le consiglio di rivolgersi a specialista parodontologo.Solo successivamente potrà proseguire con terapia protesica eventuale su denti naturali o impianti.Nè l'ortodonzia nè la protesi hanno un'azione curativa diretta sull'infezione presente nel Paziente affetto da malattia parodontale.
Saluti
Dopo un'adeguata diagnosi e controllo dell'infezione in atto con terapia attiva è spesso indicato l'approntamento di apparecchio ortodontico per riposizionare i denti e se del caso intruderli,terapia a cui seguirà uno splintaggio fisso di contenimento.
Per impostazione terapia parodontale,non chirurgica e/o chirurgica ricostruttiva o rigenerativa e per severa impostazione di terapia di mantenimento le consiglio di rivolgersi a specialista parodontologo.Solo successivamente potrà proseguire con terapia protesica eventuale su denti naturali o impianti.Nè l'ortodonzia nè la protesi hanno un'azione curativa diretta sull'infezione presente nel Paziente affetto da malattia parodontale.
Saluti
Dr.Massimo Canonica
[#2]
cara signora
il quadro della situazione che lei ha descritto riflette un grado molto avanzato della malattia .
Per evitare inutili trattamenti e sopratutto non mirati sulla malattia le consiglio caldamente una visita da un odontoiatra specialista in parodontologia che le saprà chiarire le ideee e presentare il trattamento più adatto .
saluti
Paolo Patrucco
il quadro della situazione che lei ha descritto riflette un grado molto avanzato della malattia .
Per evitare inutili trattamenti e sopratutto non mirati sulla malattia le consiglio caldamente una visita da un odontoiatra specialista in parodontologia che le saprà chiarire le ideee e presentare il trattamento più adatto .
saluti
Paolo Patrucco
Paolo Patrucco
[#3]
La parodontite cronica è una malattia infiammatoria che porta alla distruzione dell'osso di sostegno dei denti.
La causa, oltre alla predisposizione individuale, è di natura infettiva, legata alle tossine e veleni prodotti dai batteri della placca.
Tra i segni clinici di tale affezione c'è, come nel Suo caso, il sanguinamento delle gengive e la mobilità dentale.
La terapia parodontale, capace di arrestarne la progressione, è in stretta relazione con il tipo d'infezione batterica presente e con lo stadio della malattia. Può comprendere la pulizia profonda delle tasche, che nei casi più avanzati può anche essere di tipo chirurgico, e la somministrazione di antibiotici.
La ricostituzione della continuità delle arcate dentarie, attraverso l'applicazione di sostituti protesici dei denti mancanti, è parte integrante della terapia, e spesso può richiedere un trattamento ortodontico preprotesico.
E' assolutamente necessario però, prima dell'applicazione di forze ortodontiche, assicurarsi che la malattia parodontale sia sotto controllo e non mostri più segni di attività, perché lo spostamento dei denti effettuato in presenza di attività di malattia può essere destruente per l'osso che li sostiene.
Umberto Molini
Roma
La causa, oltre alla predisposizione individuale, è di natura infettiva, legata alle tossine e veleni prodotti dai batteri della placca.
Tra i segni clinici di tale affezione c'è, come nel Suo caso, il sanguinamento delle gengive e la mobilità dentale.
La terapia parodontale, capace di arrestarne la progressione, è in stretta relazione con il tipo d'infezione batterica presente e con lo stadio della malattia. Può comprendere la pulizia profonda delle tasche, che nei casi più avanzati può anche essere di tipo chirurgico, e la somministrazione di antibiotici.
La ricostituzione della continuità delle arcate dentarie, attraverso l'applicazione di sostituti protesici dei denti mancanti, è parte integrante della terapia, e spesso può richiedere un trattamento ortodontico preprotesico.
E' assolutamente necessario però, prima dell'applicazione di forze ortodontiche, assicurarsi che la malattia parodontale sia sotto controllo e non mostri più segni di attività, perché lo spostamento dei denti effettuato in presenza di attività di malattia può essere destruente per l'osso che li sostiene.
Umberto Molini
Roma
Dr Umberto Molini
Via Ernesto Monaci n 5
Roma Tel 0644245508
[#5]
Gentile signora la malattia parodontale ha caratteristiche di esacerbazione e remittenza,ogni volta che si riaccende provoca ulteriore perdita di supporto parodontale e,quindi mobilità dentale.Ogni terapia va vagliata da un'odontoiatra esperto in parodontologia,non in tutti i casi basta una semplice igiene trimestrale,magari nel suo caso si,ma lo può sapere solo il curante che però deve aver fatto una diagnosi corretta con sondaggi multipli delle tasche,rx,valutazione della mobilità,valutazione occlusale,ed altro ancora.Cordiali saluti
Dr. orazio ischia odontoiatra
perfezionato in chirurgia orale,implantare,parodontale ,endodonzia,protesi,medicina orale, in odontologia forense,
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 36.5k visite dal 03/03/2003.
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Approfondimento su Salute orale
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