Tc cone beam cosa analizza?
Gentili dottori,
Avrei una domanda banale: a seguito di una lunga serie di interventi (eliminazione carie, devitalizzazione e purtroppo anche estrazioni di denti insalvabili) il mio odontoiatra mi ha prescritto una tc cone beam, credo al fine di valutare la condizione globale al fine di sostituire degli elementi mancanti e di un eventuale trattamento ortodontico, a causa di una forte dolenza a livello mandibolare, probabilmente dovuta alla malocclusione creatasi dalla mancata sostituzione dei denti avvenuta in età adolescenziale (2 molari) e allo spostamento di alcuni elementi dovuto alla mancata sostituzione degli elementi estratti. Mi domandavo tuttavia se la cone beam rendesse visibili:
- eventuali granulomi (
- eventuali ulteriori carie (non sarebbe la prima volta che le carie mi si creino sotto precedenti otturazioni, purtroppo)
- eventuali fratture ai denti (negli elementi devitalizzati da molti anni ma che non sono stati coperti)
- eventuali focolai di infezione (ho anche una sinusite e si sta cercando di escludere la causa odontogena)
- problemi all'atm
- malocclusione
Inoltre volevo domandarvi se ad una settimana dall'estrazione di un premolare, senza punti di sutura, sia normale che la zona sia ancora lievemente dolente, gonfia e il sito dell'estrazione presenti una patina biancastra sopra al coagulo.
Grazie.
Avrei una domanda banale: a seguito di una lunga serie di interventi (eliminazione carie, devitalizzazione e purtroppo anche estrazioni di denti insalvabili) il mio odontoiatra mi ha prescritto una tc cone beam, credo al fine di valutare la condizione globale al fine di sostituire degli elementi mancanti e di un eventuale trattamento ortodontico, a causa di una forte dolenza a livello mandibolare, probabilmente dovuta alla malocclusione creatasi dalla mancata sostituzione dei denti avvenuta in età adolescenziale (2 molari) e allo spostamento di alcuni elementi dovuto alla mancata sostituzione degli elementi estratti. Mi domandavo tuttavia se la cone beam rendesse visibili:
- eventuali granulomi (
- eventuali ulteriori carie (non sarebbe la prima volta che le carie mi si creino sotto precedenti otturazioni, purtroppo)
- eventuali fratture ai denti (negli elementi devitalizzati da molti anni ma che non sono stati coperti)
- eventuali focolai di infezione (ho anche una sinusite e si sta cercando di escludere la causa odontogena)
- problemi all'atm
- malocclusione
Inoltre volevo domandarvi se ad una settimana dall'estrazione di un premolare, senza punti di sutura, sia normale che la zona sia ancora lievemente dolente, gonfia e il sito dell'estrazione presenti una patina biancastra sopra al coagulo.
Grazie.
[#1]
La Cone Beam è un RX tridimensionale digitale che permette la visione dei tessuti duri e anche di alcuni molli, questa permette la diagnosi di molte patologie e di norma il prescrittore indica chiaramente un sospetto diagnostico o motiva la richiesta, e
questi sono dati che ci mancano per darle un corretta risposta.
L'elenco che lei a fornito, sarebbe anche interpretabile su Cone Beam, ma non possiamo affermare che la Cone Beam è l' esame d'elezione per tutti questi sospetti diagnostici.
Al prossimo controllo verrà valutato l'alveolo post-avulsione e le verrà confermato se la guarigione sta procedendo senza complicanze.
questi sono dati che ci mancano per darle un corretta risposta.
L'elenco che lei a fornito, sarebbe anche interpretabile su Cone Beam, ma non possiamo affermare che la Cone Beam è l' esame d'elezione per tutti questi sospetti diagnostici.
Al prossimo controllo verrà valutato l'alveolo post-avulsione e le verrà confermato se la guarigione sta procedendo senza complicanze.
https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html
[#2]
Utente
Gentile Dottor Ruffoni,
la ringrazio per la pronta risposta. La mia era una domanda assolutamente generica e posta per curiosità personale. Ovviamente l'odontoiatra avrà validi motivi per avermela prescritta e speriamo possa chiarire le idee. L'importante è che, qualora fosse presente una problematica al seno mascellare, questa metodica la renda vagamente visibile. In precedenza ho avuto un granuloma non visibile dall'endorale e pertanto ho sempre un po' di ansia su questi aspetti. Per l'ipotetica sinusite ho già svolto la fibrolaringoscopia ma non risultano esserci segni di sinusite, ma solo i soliti segni di reflusso e una infezione micotica sul base lingua (a causa degli antibiotici) che però, al momento, non passa (ma la terapia è ancora agli inizi quindi ci andrà tempo, credo).
La ringrazio nuovamente e le auguro un buon week end.
la ringrazio per la pronta risposta. La mia era una domanda assolutamente generica e posta per curiosità personale. Ovviamente l'odontoiatra avrà validi motivi per avermela prescritta e speriamo possa chiarire le idee. L'importante è che, qualora fosse presente una problematica al seno mascellare, questa metodica la renda vagamente visibile. In precedenza ho avuto un granuloma non visibile dall'endorale e pertanto ho sempre un po' di ansia su questi aspetti. Per l'ipotetica sinusite ho già svolto la fibrolaringoscopia ma non risultano esserci segni di sinusite, ma solo i soliti segni di reflusso e una infezione micotica sul base lingua (a causa degli antibiotici) che però, al momento, non passa (ma la terapia è ancora agli inizi quindi ci andrà tempo, credo).
La ringrazio nuovamente e le auguro un buon week end.
[#3]
Granuloma non visibile alla Rx endorle ?!? partiamo che granuloma e un termine volgare per definire la periodontite periapicale cronica, quando abbiamo questa patologia il dente risulta privo di vitalità che si riscontra clinicamente e non alle RX, forse c'è qualche incomprensione tra lei e l'odontoiatra Le confermo che se anche presenta la desinenza OMA il granuloma dentale non fa parte della patologia tumorale e nella maggior parte dei casi è curabile, per cui non deve stare preoccupato.
[#4]
Utente
Mi sono spiegata male io. Ho effettuato una devitalizzazione ad un elemento precedentemente otturato che però mi stava dando problemi alla pressione e ai vari test. Malgrado la devitalizzazione il dolore alla pressione e al freddo non passavano. Ho fatto una cura antibiotica e il dolore al freddo è passato, ma restava quello alla pressione. È stata effettuata dopo due settimane una ulteriore rx endorale per verificare che la devitalizzazione fosse stata eseguita bene o se ci fosse qualche altro problema intorno all'apice, ma non risultavano problemi di alcun tipo e pertanto si ipotizzava che forse il dente fosse troppo alto e il dolore dipendesse da quello o dai recettori intorno al dente devitalizzato. Il dente è stato abbassato ma il dolore non passava. Dopodiché dopo un mese di dolore di fitte il dentista, a malincuore, ha supposto che potesse esser presente una eventuale frattura alla radice non visibile dalla rx e mi ha chiesto se ero d'accordo sul toglierlo (per poi inserire l'impianto): io ho acconsentito all'estrazione e quando l'ha estratto a sorpresa è venuto fuori anche quello che io definisco volgarmente granuloma: in sostanza era una pallina attaccata alla radice di materiale purulento di 4/5 mm. Attualmente ho ancora la ferita aperta e onestamente non riesco a comprendere se si tratti di alveolite post estrattiva perché sto avvertendo un fortissimo dolore che si irradia anche alla mandibola e là dove c'era il coagulo di sangue è diventato tutto bianco ma non si richiude malgrado abbia seguito tutte le norme igieniche e comportamentali del caso. Non so se sia la fibrina o sia alveolite, ovviamente dovrà valutarlo il dentista che vedrò fra 4/5 giorni. Ho solo una domanda: a causa di questo dolore sarebbe opportuno fare un altro ciclo di antibiotico? (dopo l'estrazione non mi è stato indicato)
Grazie per questi ulteriori chiarimenti.
Grazie per questi ulteriori chiarimenti.
[#6]
Utente
L'estrazione è stata svolta 9 giorni fa, elemento 35, attualmente sento dolore e una sorta di pulsazione in zona, l'antibiotico non mi è stato dato dopo l'avulsione (avevo però fatto un ciclo completo di amoxicillina una settimana dopo la devitalizzazione, è passato quindi un mese da quel ciclo antibiotico).
Tuttavia faccio prima a descrivere dente per dente la situazione:
- denti del giudizio tutti tolti (10 anni fa)
- arcata sup e inf dx: nessun problema, nessun dolore e spero di non tirarmela dicendolo;
- arcata superiore sx:
27 devitalizzato ad agosto ma dolente (sento una sorta di precontatto con il 37 che si è progressivamente inclinato), 26 estratto quando ero adolescente, 25 devitalizzato (presenta una sorta di crepa verticale sulla superficie, ma credo si presenti come la classica crepa dello smalto dentale), 24 devitalizzato (sia 23 sia 24 presentano devitalizzazioni non eccellenti fatte 7/8 anni fa ma all'esame endorale non risultavano problematiche agli apici e non molto fastidio, talvolta lieve dolenza alla pressione ma nulla di particolarmente doloroso) 23 dolente alla pressione laterale e come un fastidio verso la radice a lato naso tastando la mascella, 22 dolente alla pressione laterale, 21 dolente alla pressione laterale (nel tempo si è inclinato e crea un contatto dolente con il 22). In zona 21 22 23 sento fastidio a livello mascellare (per intenderci: zona lato naso che poi continua su tutto il ramo mascellare).
- arcata inferiore sx: 37 otturato non dolente ma inclinato e "sceso" rispetto alla posizione originaria mancando il 36 (estratto in età adolescenziale anche questo), 35 estratto 9 giorni fa per il perseverare del dolore e quanto esposto precedentemente, 34 lievemente dolente (ma credo possa esser dovuto alla situazione in zona 35, 33 32 31 30 circa ok, sento una sensazione di pressione tra i vari elementi (in più il 30 e 31 sono progressivamente usciti dall'allineamento che avevano in origine e sono lievemente inclinati verso l'esterno).
Ho svolto 7 mesi fa una panoramica che evidenziava testualmente: "segni di paradentosi marginale senza sicure alterazioni osteolitiche focali periapicali. Un'area di apparente rarefazione ossea all'arcata inferiore sx è probabilmente da effetto proiettivo eventualmente da esaminare con radiogramma endorale". Tuttavia nella panoramica tra il 22 e il 23 notavo una sorta di linea più scura che partiva tra i due denti e proseguiva sino agli apici (tra 22 e 21) ma nessuno ha tenuto conto di tale cosa, ma è all'incirca proprio lì che continuo ad avere anche a distanza di mesi la famosa dolenza alla pressione. Questa panoramica l'han vista 5 diversi dentisti, un parodontologo (ha fatto anche il sondaggio delle tasche e tutti i dovuti controlli), un odontostomatologo e un'igienista, un otorino: tutti d'accordo sul fatto che non ci fosse nulla di che, a parte l'ultimo dentista dal quale ora sono in cura (il medesimo dell'estrazione, delle devitalizzazioni e che mi aveva curato numerosissime carie al colletto) che vuole vederci ben chiaro nella situazione dato che ho dolenza continua sia a metà volto, occhi inclusi, dolenza che non si capisce se dipenda dai denti o da cosa, sia al collo, alle orecchie e insomma, a tutta la metà sx del volto. La tc è prevista per dopodomani, mentre la visita di controllo fra 4 giorni. Non so se nel frattempo debba fare una eventuale nuova cura antibiotica al netto del fatto che il sito dell'avulsione pulsi e sia dolente. Attualmente inoltre son due/tre settimane che indosso anche il bite per il bruxismo.
La ringrazio nuovamente per la sua cordiale disponibilità e puntualità nel rispondermi, malgrado si tratti di un generico consulto online e ovviamente presenti gli ovvi limiti dell'impossibilità di una visita diretta (sicuramente più dirimente), ma molte volte sono passata sotto dei "macellai" o, al contrario, dentisti che hanno sottovalutato i miei dolori e infatti eccomi in giovane età con questa dolorosa, rovinosa ed imbarazzante situazione in bocca.
Tuttavia faccio prima a descrivere dente per dente la situazione:
- denti del giudizio tutti tolti (10 anni fa)
- arcata sup e inf dx: nessun problema, nessun dolore e spero di non tirarmela dicendolo;
- arcata superiore sx:
27 devitalizzato ad agosto ma dolente (sento una sorta di precontatto con il 37 che si è progressivamente inclinato), 26 estratto quando ero adolescente, 25 devitalizzato (presenta una sorta di crepa verticale sulla superficie, ma credo si presenti come la classica crepa dello smalto dentale), 24 devitalizzato (sia 23 sia 24 presentano devitalizzazioni non eccellenti fatte 7/8 anni fa ma all'esame endorale non risultavano problematiche agli apici e non molto fastidio, talvolta lieve dolenza alla pressione ma nulla di particolarmente doloroso) 23 dolente alla pressione laterale e come un fastidio verso la radice a lato naso tastando la mascella, 22 dolente alla pressione laterale, 21 dolente alla pressione laterale (nel tempo si è inclinato e crea un contatto dolente con il 22). In zona 21 22 23 sento fastidio a livello mascellare (per intenderci: zona lato naso che poi continua su tutto il ramo mascellare).
- arcata inferiore sx: 37 otturato non dolente ma inclinato e "sceso" rispetto alla posizione originaria mancando il 36 (estratto in età adolescenziale anche questo), 35 estratto 9 giorni fa per il perseverare del dolore e quanto esposto precedentemente, 34 lievemente dolente (ma credo possa esser dovuto alla situazione in zona 35, 33 32 31 30 circa ok, sento una sensazione di pressione tra i vari elementi (in più il 30 e 31 sono progressivamente usciti dall'allineamento che avevano in origine e sono lievemente inclinati verso l'esterno).
Ho svolto 7 mesi fa una panoramica che evidenziava testualmente: "segni di paradentosi marginale senza sicure alterazioni osteolitiche focali periapicali. Un'area di apparente rarefazione ossea all'arcata inferiore sx è probabilmente da effetto proiettivo eventualmente da esaminare con radiogramma endorale". Tuttavia nella panoramica tra il 22 e il 23 notavo una sorta di linea più scura che partiva tra i due denti e proseguiva sino agli apici (tra 22 e 21) ma nessuno ha tenuto conto di tale cosa, ma è all'incirca proprio lì che continuo ad avere anche a distanza di mesi la famosa dolenza alla pressione. Questa panoramica l'han vista 5 diversi dentisti, un parodontologo (ha fatto anche il sondaggio delle tasche e tutti i dovuti controlli), un odontostomatologo e un'igienista, un otorino: tutti d'accordo sul fatto che non ci fosse nulla di che, a parte l'ultimo dentista dal quale ora sono in cura (il medesimo dell'estrazione, delle devitalizzazioni e che mi aveva curato numerosissime carie al colletto) che vuole vederci ben chiaro nella situazione dato che ho dolenza continua sia a metà volto, occhi inclusi, dolenza che non si capisce se dipenda dai denti o da cosa, sia al collo, alle orecchie e insomma, a tutta la metà sx del volto. La tc è prevista per dopodomani, mentre la visita di controllo fra 4 giorni. Non so se nel frattempo debba fare una eventuale nuova cura antibiotica al netto del fatto che il sito dell'avulsione pulsi e sia dolente. Attualmente inoltre son due/tre settimane che indosso anche il bite per il bruxismo.
La ringrazio nuovamente per la sua cordiale disponibilità e puntualità nel rispondermi, malgrado si tratti di un generico consulto online e ovviamente presenti gli ovvi limiti dell'impossibilità di una visita diretta (sicuramente più dirimente), ma molte volte sono passata sotto dei "macellai" o, al contrario, dentisti che hanno sottovalutato i miei dolori e infatti eccomi in giovane età con questa dolorosa, rovinosa ed imbarazzante situazione in bocca.
[#7]
A pochi giorni dall'avulsione sono normali le condizioni della ferita che descrive, per cui stia tranquilla; segua le indicazioni del suo odontoiatra senza prendere decisioni personali di assumere antibiotici, che potrebbero mascherare l'esito della cone beam, poi.al prossimo controllo tra 4 giorni ci aggiorniamo.
[#8]
Utente
No non mi permetterei mai di prendere antibiotici senza indicazione medica, anche perché mi scombussolano non poco l'intestino e se non sono necessari sarebbe solo controproducente. Le faccio sapere cosa (e se) emerge qualcosa fra qualche giorno. Intanto la ringrazio molto per la sua gentilezza augurandole anche buon primo maggio.
[#9]
Utente
Gentile dottore,
ho svolto la tc e la visita. La cone beam ha riscontrato una piccola infezione apicale sotto una vecchia devitalizzazione e pertanto il dentista procederà alla ritrattamento dell'elemento. Per quanto riguarda l'avulsione il decorso sta procedendo correttamente a livello "tecnico" (c'è ancora il grumo, la ferita si sta rimarginando, dalla tac ovviamente si vede il sito dell'avulsione vuoto ma ovviamente l'osso ci metterà mesi a riformarsi). Tuttavia continuo ad avere dolori e talvolta delle pulsazioni all'arco mandibolare dove è stato estratto il dente, dolori sicuramente meno forti rispetto a prima ma comunque persistenti e noto una certa sensibilità generalizzata della medesima semiarcata al freddo. Gli elementi rimanenti non presentano alcun problema, né carie né infezioni agli apici. Potrebbe essere il decorso (forse un po' lungo e complesso) dell'avulsione o altro? Grazie.
ho svolto la tc e la visita. La cone beam ha riscontrato una piccola infezione apicale sotto una vecchia devitalizzazione e pertanto il dentista procederà alla ritrattamento dell'elemento. Per quanto riguarda l'avulsione il decorso sta procedendo correttamente a livello "tecnico" (c'è ancora il grumo, la ferita si sta rimarginando, dalla tac ovviamente si vede il sito dell'avulsione vuoto ma ovviamente l'osso ci metterà mesi a riformarsi). Tuttavia continuo ad avere dolori e talvolta delle pulsazioni all'arco mandibolare dove è stato estratto il dente, dolori sicuramente meno forti rispetto a prima ma comunque persistenti e noto una certa sensibilità generalizzata della medesima semiarcata al freddo. Gli elementi rimanenti non presentano alcun problema, né carie né infezioni agli apici. Potrebbe essere il decorso (forse un po' lungo e complesso) dell'avulsione o altro? Grazie.
[#10]
Non direi decorso lungo e complesso, diciamo che nelle persone sane in media i tessuti molli recuperano in circa 15/ 20 giorni, mentre i tessuti duri in 40/ 60 giorni, poi il vero e proprio rimodellamemto osseo completo l'abbiamo dai 6 mesi all'anno a secondo del sito dentale.
[#11]
Utente
Gentile dottore,
a distanza di un mese mi ritrovo a ricontattarla. Non mi è passato nulla se non il dolore, ma la semiarcata mandibolare resta tuttora "anestetizzata". Sento tutto addormentato a partire dal mento sino alla mandibola: sento formicolii e alterno momenti in cui non sento nulla a una sorta di prurito/solletico ogni qual volta sfioro la zona anche solo con i capelli. Non riesco a capire proprio cosa possa essere.
Ho svolto la visita neurologica ma non è stata molto dirimente, ha potuto solo fare ipotesi e mi sono stati dati un farmaco antiepilettico e il nicetile per vedere se si affievoliva la sintomatologia, ma il fastidio non si placa minimamente, creandomi non pochi problemi a livello psicologico per via dello snervamento che questa situazione mi dà. Non so in quanto tempo possano iniziare ad agire i farmaci su questo tipo di fastidio.
Il sito dell'estrazione non si è ancora richiuso a livello gengivale e tuttora provo un certo dolore a toccarne i margini e a toccare verso la zona dove era situata la radice.
Di cosa potrebbe trattarsi dopo tutto questo tempo? Potrebbe esser stato lesionato il nervo? Potrebbe essere colpa dell'atm? Essendosi formato un granuloma, poi rimosso con l'estrazione, potrebbe esser stato quello ad irritarmi così a lungo la zona? Non riesco proprio a capire. Avevo sì problemi di bruxismo e lievi problemi all'atm ma da quando è stato estratto il dente proprio sento tutto anestetizzato e formicolante.
Aggiungo che ho un forte dolore sotto il lobo dell'orecchio e sotto l'arco mandibolare, ma non risultano gonfiori anomali, il che farebbe pensare all'atm, ma resta proprio lo spartiacque dell'estrazione ad aver alterato completamente la percezione sino al mento, cosa che prima non c'era.
In più sto avendo problemi anche all'arcata superiore là dove è stato ritrattato il dente (24): al di sopra di esso è presente una esostosi che però alla pressione mi crea forte dolore e una sorta di tensione ai denti adiacenti. Anche in questo caso non so cosa possa essere o quale eventuale strada perseguire, so solo che anche in questa vaga zona riferisco una forte pressione a livello di seno mascellare (sembrerebbe a livello di sintomi una sorta di sinusite ma la sinusite non c'è) e anche problemi all'occhio e all'orecchio. Non so onestamente più che fare, sono oltre 3 mesi che sto penando in un modo o nell'altro per questi maledetti denti e dalla cone beam non risulta, a quanto pare, nulla.
Grazie per il tempo dedicatomi.
a distanza di un mese mi ritrovo a ricontattarla. Non mi è passato nulla se non il dolore, ma la semiarcata mandibolare resta tuttora "anestetizzata". Sento tutto addormentato a partire dal mento sino alla mandibola: sento formicolii e alterno momenti in cui non sento nulla a una sorta di prurito/solletico ogni qual volta sfioro la zona anche solo con i capelli. Non riesco a capire proprio cosa possa essere.
Ho svolto la visita neurologica ma non è stata molto dirimente, ha potuto solo fare ipotesi e mi sono stati dati un farmaco antiepilettico e il nicetile per vedere se si affievoliva la sintomatologia, ma il fastidio non si placa minimamente, creandomi non pochi problemi a livello psicologico per via dello snervamento che questa situazione mi dà. Non so in quanto tempo possano iniziare ad agire i farmaci su questo tipo di fastidio.
Il sito dell'estrazione non si è ancora richiuso a livello gengivale e tuttora provo un certo dolore a toccarne i margini e a toccare verso la zona dove era situata la radice.
Di cosa potrebbe trattarsi dopo tutto questo tempo? Potrebbe esser stato lesionato il nervo? Potrebbe essere colpa dell'atm? Essendosi formato un granuloma, poi rimosso con l'estrazione, potrebbe esser stato quello ad irritarmi così a lungo la zona? Non riesco proprio a capire. Avevo sì problemi di bruxismo e lievi problemi all'atm ma da quando è stato estratto il dente proprio sento tutto anestetizzato e formicolante.
Aggiungo che ho un forte dolore sotto il lobo dell'orecchio e sotto l'arco mandibolare, ma non risultano gonfiori anomali, il che farebbe pensare all'atm, ma resta proprio lo spartiacque dell'estrazione ad aver alterato completamente la percezione sino al mento, cosa che prima non c'era.
In più sto avendo problemi anche all'arcata superiore là dove è stato ritrattato il dente (24): al di sopra di esso è presente una esostosi che però alla pressione mi crea forte dolore e una sorta di tensione ai denti adiacenti. Anche in questo caso non so cosa possa essere o quale eventuale strada perseguire, so solo che anche in questa vaga zona riferisco una forte pressione a livello di seno mascellare (sembrerebbe a livello di sintomi una sorta di sinusite ma la sinusite non c'è) e anche problemi all'occhio e all'orecchio. Non so onestamente più che fare, sono oltre 3 mesi che sto penando in un modo o nell'altro per questi maledetti denti e dalla cone beam non risulta, a quanto pare, nulla.
Grazie per il tempo dedicatomi.
[#13]
Utente
Salve dottore,
torno a scriverle. Come può immaginare la situazione è rimasta uguale: persiste il formicolio, persiste il solletico, persistono i dolori sotto il lobo dell'orecchio e sotto l'arcata mandibolare, persiste il catarro in gola e nel naso e il relativo dolore alla gola (solo da un lato), persiste l'occhio che lacrima ed è sempre arrossato, persistono le ghiandole salivari interne al labbro inferiore dolenti al tatto e ingrossate, persiste la dolenza ad alcuni denti, che però a livello radiografico non presentano problemi. Mi è stato devitalizzato un ulteriore dente (molare inferiore sinistro, che aveva una precedente otturazione molto profonda) in cui due canali erano andati in necrosi (quindi non sentivo praticamente nulla) mentre uno era in pulpite, da quanto ho capito (insomma, lo stimolo del freddo mi ha fatto saltare per un bel po' di tempo).
Ho svolto tuttavia una ecografia al collo: parotide ok, tiroide ok, non so per quale motivo non siano state guardate e refertate le ghiandole salivari, e poi risultano presenti alcuni linfonodi sottomandibolari e laterocervicali reattivi da ambo i lati di volume max 17mm, anche se il dolore risiede tutto a sinistra del volto, arcata sia superiore sia inferiore sia orecchio.
Ripensavo: durante la visita dall'otorino risultava una forte infiammazione alla gola dovuta al reflusso e una infezione micotica sul base lingua che non è stata praticamente curata (mi son stati dati i fermenti lattici e basta, ma vedo ancora la lingua nello stesso identico stato di mesi fa, malgrado la solita routine igienica quotidiana e 2 cicli di fermenti lattici fatti).
Mi sorge spontanea una domanda: questa "infezione micotica" generica sul base lingua e che nessuno ha analizzato con un banale tampone (e quindi neanche eventualmente curata con i dovuti farmaci), non è che potrebbe esser alla base di un po' tutti questi problemi e causare alterazione della flora batterica orale che continua a farmi proliferare disturbi anche ai denti, alla mandibola, oltre che al bruciore delle mucose orali e alla reattività dei linfonodi?
Ho svolto numerose visite, ma ogni specialista mi ha rimandata da qualcun altro e onestamente dopo mesi sono arrabbiatissima e stanca, perché mi fa sempre male malgrado tutti i farmaci con cui mi han cercato di tamponare, le visite fatte in modo lavativo, i non hai niente che invece non mi danno tregua per il dolore, i soldi spesi sia in visite sia in medicine che non hanno sortito nessunissimo effetto.
Il dentista mi manda dal neurologo, il neurologo dall'otorino, l'otorino dal patologo orale (che dice che non ho niente), il patologo orale dal maxillo facciale (che dice che non ho niente) il quale mi rimanda al dentista. Il dentista (che è bravissimo e mi segue con massima perizia, pazienza ed attenzione) però a un certo punto non sa più che fare. In sostanza non ho niente (o comunque i piccoli problemi il dentista me li risolve pian piano che emergono e glieli faccio presente e li percepisco anche io) ma in pratica continuano ad esser MESI che continuo ad avere disturbi a metà faccia e sto arrivando oltre il limite della sopportazione.
Non accetto più mi si dica che non è nulla, che non è niente, che blablabla: non è mai niente, poi io continuo ad avere i sintomi e andando a ritroso c'è sempre un qualcosina che in realtà è stato lasciato indietro e poi ci sono dei piccoli riscontri tipo i linfonodi, tipo l'infezione micotica e quant'altro ma soprattutto mi sta limitando nella vita quotidiana in modo indicibile.
Ho perso moltissimi chili in questi mesi, ho il viso completamente scavato, sono stanca di star così, ho la bocca costantemente secca (molte volte a momenti mi soffoco), difficoltà a deglutire spesso (mi resta il cibo attacato al base lingua), la lingua è tagliata a metà ed ho tutte le papille come se fossero peletti mentre quelle in fondo sono gonfie da mesi, il tutto pieno di reflusso (malgrado la terapia per lo stomaco) o di non so che, anche se pulisco regolarmente col nettalingua.
Vorrei chiederle un'altra cosa, a questo punto e se volesse rispondere anche qualche collega afferente all'otorinolaringoiatria o sareste gentilissimi, malgrado gli ovvi limiti del consulto a distanza, senza visita e solo per "sintomi" elencati: potrebbe esser un fattore infettivo?
Cosa diavolo potrei fare per valutare se c'è un'infezione al cavo orale e di quale tipologia si tratta? Analisi del sangue specifiche? Tamponi linguali/faringei? Altre cose?
Mi rendo conto ci siano infinite possibilità infettive ma almeno il valutare quella infezione micotica riscontrata mesi fa e per capire se c'è qualche altra eventuale causa infettiva che possa causare tutta questa sintomatologia per cui sento la bocca costantemente in putrefazione, alitosi, secchezza, dolore, mentre dall'altro per capire il maledetto motivo per cui questo formicolio persiste e il perché di questi linfonodi reattivi.
Sono molto stanca e molto amareggiata, mi scusi per tutto questo sproloquio e grazie in anticipo.
torno a scriverle. Come può immaginare la situazione è rimasta uguale: persiste il formicolio, persiste il solletico, persistono i dolori sotto il lobo dell'orecchio e sotto l'arcata mandibolare, persiste il catarro in gola e nel naso e il relativo dolore alla gola (solo da un lato), persiste l'occhio che lacrima ed è sempre arrossato, persistono le ghiandole salivari interne al labbro inferiore dolenti al tatto e ingrossate, persiste la dolenza ad alcuni denti, che però a livello radiografico non presentano problemi. Mi è stato devitalizzato un ulteriore dente (molare inferiore sinistro, che aveva una precedente otturazione molto profonda) in cui due canali erano andati in necrosi (quindi non sentivo praticamente nulla) mentre uno era in pulpite, da quanto ho capito (insomma, lo stimolo del freddo mi ha fatto saltare per un bel po' di tempo).
Ho svolto tuttavia una ecografia al collo: parotide ok, tiroide ok, non so per quale motivo non siano state guardate e refertate le ghiandole salivari, e poi risultano presenti alcuni linfonodi sottomandibolari e laterocervicali reattivi da ambo i lati di volume max 17mm, anche se il dolore risiede tutto a sinistra del volto, arcata sia superiore sia inferiore sia orecchio.
Ripensavo: durante la visita dall'otorino risultava una forte infiammazione alla gola dovuta al reflusso e una infezione micotica sul base lingua che non è stata praticamente curata (mi son stati dati i fermenti lattici e basta, ma vedo ancora la lingua nello stesso identico stato di mesi fa, malgrado la solita routine igienica quotidiana e 2 cicli di fermenti lattici fatti).
Mi sorge spontanea una domanda: questa "infezione micotica" generica sul base lingua e che nessuno ha analizzato con un banale tampone (e quindi neanche eventualmente curata con i dovuti farmaci), non è che potrebbe esser alla base di un po' tutti questi problemi e causare alterazione della flora batterica orale che continua a farmi proliferare disturbi anche ai denti, alla mandibola, oltre che al bruciore delle mucose orali e alla reattività dei linfonodi?
Ho svolto numerose visite, ma ogni specialista mi ha rimandata da qualcun altro e onestamente dopo mesi sono arrabbiatissima e stanca, perché mi fa sempre male malgrado tutti i farmaci con cui mi han cercato di tamponare, le visite fatte in modo lavativo, i non hai niente che invece non mi danno tregua per il dolore, i soldi spesi sia in visite sia in medicine che non hanno sortito nessunissimo effetto.
Il dentista mi manda dal neurologo, il neurologo dall'otorino, l'otorino dal patologo orale (che dice che non ho niente), il patologo orale dal maxillo facciale (che dice che non ho niente) il quale mi rimanda al dentista. Il dentista (che è bravissimo e mi segue con massima perizia, pazienza ed attenzione) però a un certo punto non sa più che fare. In sostanza non ho niente (o comunque i piccoli problemi il dentista me li risolve pian piano che emergono e glieli faccio presente e li percepisco anche io) ma in pratica continuano ad esser MESI che continuo ad avere disturbi a metà faccia e sto arrivando oltre il limite della sopportazione.
Non accetto più mi si dica che non è nulla, che non è niente, che blablabla: non è mai niente, poi io continuo ad avere i sintomi e andando a ritroso c'è sempre un qualcosina che in realtà è stato lasciato indietro e poi ci sono dei piccoli riscontri tipo i linfonodi, tipo l'infezione micotica e quant'altro ma soprattutto mi sta limitando nella vita quotidiana in modo indicibile.
Ho perso moltissimi chili in questi mesi, ho il viso completamente scavato, sono stanca di star così, ho la bocca costantemente secca (molte volte a momenti mi soffoco), difficoltà a deglutire spesso (mi resta il cibo attacato al base lingua), la lingua è tagliata a metà ed ho tutte le papille come se fossero peletti mentre quelle in fondo sono gonfie da mesi, il tutto pieno di reflusso (malgrado la terapia per lo stomaco) o di non so che, anche se pulisco regolarmente col nettalingua.
Vorrei chiederle un'altra cosa, a questo punto e se volesse rispondere anche qualche collega afferente all'otorinolaringoiatria o sareste gentilissimi, malgrado gli ovvi limiti del consulto a distanza, senza visita e solo per "sintomi" elencati: potrebbe esser un fattore infettivo?
Cosa diavolo potrei fare per valutare se c'è un'infezione al cavo orale e di quale tipologia si tratta? Analisi del sangue specifiche? Tamponi linguali/faringei? Altre cose?
Mi rendo conto ci siano infinite possibilità infettive ma almeno il valutare quella infezione micotica riscontrata mesi fa e per capire se c'è qualche altra eventuale causa infettiva che possa causare tutta questa sintomatologia per cui sento la bocca costantemente in putrefazione, alitosi, secchezza, dolore, mentre dall'altro per capire il maledetto motivo per cui questo formicolio persiste e il perché di questi linfonodi reattivi.
Sono molto stanca e molto amareggiata, mi scusi per tutto questo sproloquio e grazie in anticipo.
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Ora, lei deve porsi una domanda: Perché vengo scaricata da un medico all'altro ? La risposta è CONVIVENZA con i fastidi, se non vuole amplificare la cosa è cadere nella pericolosa depressione. Lei è giovane non può vivere in questo stato, dimentichi internet metta una pietra sopra a tutto, riparta da capo. Soffrirà moltissimo, ma è l'unica cura per non peggiorare.
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Utente
Sì soffro già di depressione quindi non è una novità. In qualsiasi caso il formicolio si è esteso oltre alla mandibola anche al collo. Mi hanno fatto un'ecografia in cui risultano linfonodi sottomandibolari, retroauricolari e laterocervicali reattivi bilateralmente. Mi han anche dato analisi per varie forme virali, fatto sta che tutta la sintomatologia è scaturita tutta da quell'avulsione con granuloma. Passerò la vita lontano da internet con la faccia e il collo che formicolano e tirano a mediare tra medici che continuano a negarsi tra loro e a bisticciare a distanza su esami da fare e non fare, tanto non sono loro a star male. Grazie comunque per il consulto a distanza. Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 8.5k visite dal 29/04/2017.
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