Impianti non osteointegrati, osteite
Salve, mia madre si è sottoposta nove anni fa ad un intervento di implantologia. Dopo anni di dolori, attraverso una tac cone beam abbiamo scoperto che il lavoro era stato eseguito dal dentista molto malamente e che molti impianti avevano sfondato i seni mascellari e fosse nasali. Questo è il referto: «In paziente portatrice di multipli impianti fissi a livello dell'arcata mascellare superiore, soltanto i perni dei presunti 1.7 e 2.7 risultano essere completamente integrati nell'osso alveolare. Il tratto prossimale dei restanti impianti risultano posizionati nel lume delle coane nasali bilateralmente, in stretti rapporti di continguità con i turbinati reperto più evidente a sinistra. Lieve ispessimento parieto-mucoso dei seni mascellari. A livello dell'arcata mascellare inferiore si documenta area ovoidale di rarefazione ossea periradicolare a livello degli apici del 3.2 e 3.3 da riferire ad area di osteite. Gli apici dei perni dei presunti 4.6 e 4.7 risultano essere in stretti rapporti di continuità con il canale mandibolare omolaterale». Mia madre continua a soffrire quotidianamente di dolori. Come è preferibile intervenire? E' consigliabile eliminare gli impianti? Rimuovere solo quelli non osteo-integrati? Che tipo di intervento potrebbe risultare risolutivo? Grazie
Sarei propenso ad eliminare quelli introdotti nelle cavità nasali,per gli altri sarebbe opportuno un consulto con un collega esperto di Chirurgia Orale o IMPLANTOLOGIA,valutando l'opportunità di "salvare" quelli osteointegrati.
On line capisce che non è possibile senza visita e TC Cone Beam dare un consulto corretto.
Buona Giornata
Dr. Luigi De Socio
Specialista in Odontoiatria
Perfezionato in Ortodonzia
Perfezionato in Gnatologia
come le ha ben detto il dott. De Socio, gli impianti all'interno delle coane nasali sono sicuramente da rimuovere, per quanto riguarda gli altri, tranne quelli in sede 1.7 e 2.7, mi sembra di capire che non vi sia completa osteointegrazione quindi probabilmente saranno da rimuovere, inoltre quelli in sede 4.6 e 4.7 causano probabilmente compressione del nervo mandibolare e potrebbero essere responsabili di gran parte della sintomatologia.
Da non trascurare inoltre, per la risoluzione del quadro, la necessità di terapia canalare su 3.2 e 3.3 qualora questi elementi fossero ancora funzionalmente validi altrimenti vanno estratti anch'essi.
Si rivolga a professionisti validi che sapranno sicuramente indirizzarla al meglio, visto che sua madre è stata già fin troppo "maltrattata".
Cordiali saluti
Dr. Pierluigi De Giovanni
ODONTOIATRA
Nel suo caso dopo 9 anni troviamo questi risultati e ci si deve rivolgere al prescrittore della TAC o all'odontoiatra che aveva inserito gli impianti nove anni fa.
Se il professionista attuale è diverso dal primo occorrerebbe una comunicazione tra i due professionisti prima di procedere alle cure.
https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html
Il referto non aiuta a capire.
Vediamo di dare degli spunti di riflessione.
Innanzitutto gli artefatti radiologici.
La Cone Beam NON E' l'esame radiologico indicato a valutare una osteointegrazione degli impianti.
Appare SEMPRE una area attorno agli impianti radiotrasparente, e si tratta di un artefatto radiologico, NON della mancata osteointegrazione.
Una semplice radiografia endorale è molto, ma MOOOOLTO più attendibile.
Impianti non osteointegrati:
Sono da rimuovere, ma a parte delle evidenze clamorose che si vedono in Cone Beam, non deve essere il radiologo a scrivere quali sono osteointegrati e quali no; è l'implantologo.
Impianti "presunti":
Non ci sono impianti "presunti": ci sono solo impianti o non ci sono.
Dizionario italiano: Presunto = ritenuto tale in base a supposizioni.
Impianti posizionati nelle coane nasali:
Se sono stabili e non dolenti, perchè toglierli?
L'appoggio corticale viene da alcuni cercato proprio per dare ancoraggio e stabilità agli impianti, e lo stesso può sporgere nel pavimento nasale.
Le rarefazioni ossee vanno verificate con idoneo esame radiologico (rx endorale) e esame clinico.
Per ultimo c'è la questione che non tutte le Cone Beam sono uguali.
Ce ne sono alcune che hanno in potere di risoluzione di 1/5 di mm che sono assolutamente inadeguate per offrire elementi diagnostici (oltre ai già citati artefatti), altre che offrono potere di risoluzione di 1/15 di mm, e queste sono adeguate.
Si rivolga ad un valido implantologo per una valutazione; dalla Cone Beam non ne veniamo a capo.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
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