"Semplice" infezione, si è evoluta fino alla necessità di estrarre il dente. È giusto il trattamento
Gentili dentisti, negli ultimi mesi mi è capitato di accusare dolori e fastidi a un dente, ma mio malgrado non mi sono interessata tempestivamente perché non mi dava troppe noie (solo qualche problema saltuario nella masticazione). Circa un mese fa, aggravatosi il dolore, sono andata dal dentista, che mi ha dato appuntamento per una classica cura canalare. Intanto ho iniziato a prendere l'antibiotico.
La volta successiva il dentista mi ha solo aperto il dente, senza pulirlo all'interno e senza richiuderlo, dicendo che bisognava lasciarlo spurgare. In pochi giorni da allora il dolore, da che inizialmente sembrava diminuito, è aumentato di gran lunga e si è formato un ascesso. A distanza di quasi dieci giorni, il dentista ha tagliato l'ascesso (che era molle), ma non ha pulito né otturato il dente, perché riteneva che con un'infezione in atto non fosse possibile pulire i canali. Passata un'altra settimana, il dolore in effetti è sparito e la gengiva è più sgonfia, ma non del tutto. Per questo il dentista ancora una volta non è intervenuto con la classica pulizia canalare (quella che mi aspettavo all'inizio) e mi ha proposto l'estrazione del dente, dicendo che l'infezione è troppo acuta e che si rischierebbe comunque una recidiva.
Mi sono fidata (e tuttora voglio fidarmi) del mio dentista, ma data l'importanza della scelta vorrei essere rassicurata che questo fosse il modo corretto di procedere. In passato mi sono sottoposta ad altre cure canalari e ricordo che il dente è stato semplicemente pulito e poi otturato. Trovandomi adesso di fronte a una procedura diversa, il cui esito si sta evolvendo in un'estrazione, sono un po' preoccupata.
Aggiungo che il dente è saldissimo e adesso non mi dà alcun dolore (ma è sormontato dal gonfiore).
Vi ringrazio e spero possiate confortarmi sulla correttezza di quanto fatto.
La volta successiva il dentista mi ha solo aperto il dente, senza pulirlo all'interno e senza richiuderlo, dicendo che bisognava lasciarlo spurgare. In pochi giorni da allora il dolore, da che inizialmente sembrava diminuito, è aumentato di gran lunga e si è formato un ascesso. A distanza di quasi dieci giorni, il dentista ha tagliato l'ascesso (che era molle), ma non ha pulito né otturato il dente, perché riteneva che con un'infezione in atto non fosse possibile pulire i canali. Passata un'altra settimana, il dolore in effetti è sparito e la gengiva è più sgonfia, ma non del tutto. Per questo il dentista ancora una volta non è intervenuto con la classica pulizia canalare (quella che mi aspettavo all'inizio) e mi ha proposto l'estrazione del dente, dicendo che l'infezione è troppo acuta e che si rischierebbe comunque una recidiva.
Mi sono fidata (e tuttora voglio fidarmi) del mio dentista, ma data l'importanza della scelta vorrei essere rassicurata che questo fosse il modo corretto di procedere. In passato mi sono sottoposta ad altre cure canalari e ricordo che il dente è stato semplicemente pulito e poi otturato. Trovandomi adesso di fronte a una procedura diversa, il cui esito si sta evolvendo in un'estrazione, sono un po' preoccupata.
Aggiungo che il dente è saldissimo e adesso non mi dà alcun dolore (ma è sormontato dal gonfiore).
Vi ringrazio e spero possiate confortarmi sulla correttezza di quanto fatto.
[#1]
Quando si devitalizza un dente non lo si lascia aperto ad infettarsi ulteriormente con batteri che poi saran difficili da eradicare ( tipo l'Entercoccus faecalis). E' un metodo di procedere vetusto e superato dalle evidenze scientifiche.
Se il dente era recuperabile adesso la situazione sarà di certo peggiorata. Se vuol sapere se il dente e' da estrarre deve farsi vedere da un dentista che pratichi dei trattamenti endodontici correttamente eseguiti ( lavorando sotto diga, utilizzando le medicazioni intermedie giuste, localizzando gli apici radicolari, trattando correttamente ed integralmente i canali... ed evitando di lasciare denti aperti).
Nelle mani del suo dentista probabilmente il male minore e' l'estrazione. Se VUOLE fidarsi di lui lo faccia e si faccia estrarre il dente. Se ha dei dubbi consulti un altro dentista... tenendo presente che una volta eseguita l'estrazione indietro non si può tornare.
Cordialità
Se il dente era recuperabile adesso la situazione sarà di certo peggiorata. Se vuol sapere se il dente e' da estrarre deve farsi vedere da un dentista che pratichi dei trattamenti endodontici correttamente eseguiti ( lavorando sotto diga, utilizzando le medicazioni intermedie giuste, localizzando gli apici radicolari, trattando correttamente ed integralmente i canali... ed evitando di lasciare denti aperti).
Nelle mani del suo dentista probabilmente il male minore e' l'estrazione. Se VUOLE fidarsi di lui lo faccia e si faccia estrarre il dente. Se ha dei dubbi consulti un altro dentista... tenendo presente che una volta eseguita l'estrazione indietro non si può tornare.
Cordialità
Dr. Enzo Di Iorio
Chirurgo Odontoiatra specialista
enzodiiorio@hotmail.it
[#2]
Utente
Grazie, dr. Enzo Di Iorio, per la sua risposta tempestiva. Preciso che il dente non è mai stato devitalizzato, soltanto bucato e lasciato aperto, senza pulirlo.
La mia preoccupazione, adesso, è che una cura canalare non sia più sufficiente e che perseverando con trattamenti inefficaci l'infezione possa estendersi diventando più grave. Il dente però è fermo e non ho nemmeno dolore. L'unico problema è il gonfiore all'apice (adesso molto diminuito). Secondo il mio dentista non è possibile pulire i canali quando c'è gonfiore. È vero?
Ho davvero molta paura di affidarmi a mani peggiori o di ritardare l'estrazione rischiando che l'infezione si propaghi (sono comunque sotto copertura antibiotica da quasi un mese). Vorrei conservare il dente, è chiaro, ma la mia priorità è debellare l'infezione. Precisando che il dolore, ripeto, è totalmente sparito.
La mia preoccupazione, adesso, è che una cura canalare non sia più sufficiente e che perseverando con trattamenti inefficaci l'infezione possa estendersi diventando più grave. Il dente però è fermo e non ho nemmeno dolore. L'unico problema è il gonfiore all'apice (adesso molto diminuito). Secondo il mio dentista non è possibile pulire i canali quando c'è gonfiore. È vero?
Ho davvero molta paura di affidarmi a mani peggiori o di ritardare l'estrazione rischiando che l'infezione si propaghi (sono comunque sotto copertura antibiotica da quasi un mese). Vorrei conservare il dente, è chiaro, ma la mia priorità è debellare l'infezione. Precisando che il dolore, ripeto, è totalmente sparito.
[#3]
"Secondo il mio dentista non è possibile pulire i canali quando c'è gonfiore. È vero?" No non e' vero.
Faccia come meglio crede, le informazioni che ha richiesto le ha avute, e elementi sui quali riflettere ce ne sono a sufficienza. Se ha deciso che quel dente non ha più possibilità di stare nella sua bocca si sottoponga all'estrazione.
Cordiali saluti
Faccia come meglio crede, le informazioni che ha richiesto le ha avute, e elementi sui quali riflettere ce ne sono a sufficienza. Se ha deciso che quel dente non ha più possibilità di stare nella sua bocca si sottoponga all'estrazione.
Cordiali saluti
[#4]
Gentile utente,
come le ha già detto il Dr. Di Iorio, tutta la procedura seguita sinora è completamente sbagliata e assolutamente fuori dalle linee guida internazionali oggi adottate e le conseguenze (ascesso, quasi un mese di antibiotico, proposta di estrazione) sono più che evidenti direi.
La sua "preoccupazione, adesso, è che una cura canalare non sia più sufficiente e che perseverando con trattamenti inefficaci l'infezione possa estendersi diventando più grave" direi che è infondata se partiamo dal presupposto che solitamente le terapie sono efficaci, se ben eseguite, altrimenti non avrebbero neanche ragione di esistere. Sottolineo il "ben eseguite", ovviamente, che è fondamentale e finora questo principio non è stato applicato evidentemente e l'estrazione molto probabilmente, alla luce di questo, non è la scelta giusta, considerando anche che lei aggiunge "che il dente è saldissimo".
Mi sembra palese, come le è già stato detto dal collega, che si impone una valutazione da parte di un altro professionista per avere un giudizio più attendibile sulla possibilità di poter recuperare o meno questo dente.
Se ha paura di non trovare il collega adeguatamente preparato per il suo caso, può consultare il sito www.endodonzia.it della Società Italiana di Endodonzia dove può trovare, anche nella sua zona, colleghi che praticano l'endodonzia correttamente.
Cordiali saluti
come le ha già detto il Dr. Di Iorio, tutta la procedura seguita sinora è completamente sbagliata e assolutamente fuori dalle linee guida internazionali oggi adottate e le conseguenze (ascesso, quasi un mese di antibiotico, proposta di estrazione) sono più che evidenti direi.
La sua "preoccupazione, adesso, è che una cura canalare non sia più sufficiente e che perseverando con trattamenti inefficaci l'infezione possa estendersi diventando più grave" direi che è infondata se partiamo dal presupposto che solitamente le terapie sono efficaci, se ben eseguite, altrimenti non avrebbero neanche ragione di esistere. Sottolineo il "ben eseguite", ovviamente, che è fondamentale e finora questo principio non è stato applicato evidentemente e l'estrazione molto probabilmente, alla luce di questo, non è la scelta giusta, considerando anche che lei aggiunge "che il dente è saldissimo".
Mi sembra palese, come le è già stato detto dal collega, che si impone una valutazione da parte di un altro professionista per avere un giudizio più attendibile sulla possibilità di poter recuperare o meno questo dente.
Se ha paura di non trovare il collega adeguatamente preparato per il suo caso, può consultare il sito www.endodonzia.it della Società Italiana di Endodonzia dove può trovare, anche nella sua zona, colleghi che praticano l'endodonzia correttamente.
Cordiali saluti
Dr. Pierluigi De Giovanni
ODONTOIATRA
[#5]
Utente
Vi ringrazio delle risposte. Spero che il tono delle mie domande insistenti non sia stato frainteso, ero solo preoccupata e sicuramente anche un po' avvilita. Da profana del mestiere, ho creduto a quello che diceva il mio dentista, persona umanamente molto cortese e affabile.
Date le vostre parole (e l'inefficacia del "trattamento"), ho seguito il vostro consiglio e oggi mi sono rivolta altrove. Il dente è stato pulito e disinfettato con cura, usando una diga e monitorando la lunghezza delle radici (di cui una curva) con un apparecchio elettronico, oltre che tramite rx. È stata anche applicata un'otturazione momentanea (con cemento), da rendere definitiva fra due settimane se il dente guarisce come ci aspettiamo.
Stavolta mi sono sentita in buone mani. Mi è stato detto che ci potrebbe essere un aumento di gonfiore, nell'immediato, anche se finora sta procedendo tutto tranquillamente. Era questa la procedura giusta da seguire?
Ancora mille grazie, i vostri consigli mi hanno dato la spinta definitiva e in questo modo penso di aver salvato un dente.
Date le vostre parole (e l'inefficacia del "trattamento"), ho seguito il vostro consiglio e oggi mi sono rivolta altrove. Il dente è stato pulito e disinfettato con cura, usando una diga e monitorando la lunghezza delle radici (di cui una curva) con un apparecchio elettronico, oltre che tramite rx. È stata anche applicata un'otturazione momentanea (con cemento), da rendere definitiva fra due settimane se il dente guarisce come ci aspettiamo.
Stavolta mi sono sentita in buone mani. Mi è stato detto che ci potrebbe essere un aumento di gonfiore, nell'immediato, anche se finora sta procedendo tutto tranquillamente. Era questa la procedura giusta da seguire?
Ancora mille grazie, i vostri consigli mi hanno dato la spinta definitiva e in questo modo penso di aver salvato un dente.
[#6]
Utente
Gentili dentisti, vi contatto di nuovo in merito allo stesso dente.
Ieri il dentista avrebbe dovuto fare l'otturazione definitiva, dato che il dente era ormai ben guarito e non c'era più sintomo di infezione.
Il problema è che il dente si è spezzato mentre ci lavorava. Peccato perché sembrava essere saldissimo e la devitalizzazione risaliva solo a due settimane fa. Adesso è stato ricostruito e incapsulato temporaneamente, in attesa della capsula definitiva.
A questo punto secondo voi è stato giusto procedere così o tanto valeva toglierlo?
Ieri il dentista avrebbe dovuto fare l'otturazione definitiva, dato che il dente era ormai ben guarito e non c'era più sintomo di infezione.
Il problema è che il dente si è spezzato mentre ci lavorava. Peccato perché sembrava essere saldissimo e la devitalizzazione risaliva solo a due settimane fa. Adesso è stato ricostruito e incapsulato temporaneamente, in attesa della capsula definitiva.
A questo punto secondo voi è stato giusto procedere così o tanto valeva toglierlo?
[#7]
Se è stata ottenuta la guarigione biologica,ovvero assenza di granulomi,e quindi si è proceduto alla ricostruzione con perni e alla protesizzazione provvisoria,mi sembra sia stata seguita una strada estremamente corretta.
Perché vorrebbe estrarlo? Il suo dentista sembra stia seguendo un percorso più che valido.
Buona Serata
Perché vorrebbe estrarlo? Il suo dentista sembra stia seguendo un percorso più che valido.
Buona Serata
Dr. Luigi De Socio
Specialista in Odontoiatria
Perfezionato in Ortodonzia
Perfezionato in Gnatologia
[#8]
Utente
Grazie della pronta risposta, dottore.
No, io non voglio affatto estrarlo! Anzi, sono molto riconoscente al mio dentista per aver salvato finora questo dente. Il problema è che mentre procedeva a otturarlo il dente si è spezzato in due. Il dentista quindi lo ha ricostruito e ora sono in attesa della capsula.
Dato che questo dente mi ha fatto penare molto, mi chiedevo se questa misura conservativa (ricostruirlo e incapsularlo) sia veramente efficace o se in breve tempo plausibilmente mi ritroverò a doverlo estrarre lo stesso.
È così che si procede di solito, in caso di frattura di un dente devitalizzato?
No, io non voglio affatto estrarlo! Anzi, sono molto riconoscente al mio dentista per aver salvato finora questo dente. Il problema è che mentre procedeva a otturarlo il dente si è spezzato in due. Il dentista quindi lo ha ricostruito e ora sono in attesa della capsula.
Dato che questo dente mi ha fatto penare molto, mi chiedevo se questa misura conservativa (ricostruirlo e incapsularlo) sia veramente efficace o se in breve tempo plausibilmente mi ritroverò a doverlo estrarre lo stesso.
È così che si procede di solito, in caso di frattura di un dente devitalizzato?
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 3.4k visite dal 15/02/2017.
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