Dente del giudizio e tattoo
Salve, gentili dottori sono una ragazza di 19 anni, da qualche anno ho avuto problemi con il dente del giudizio, è stato molto difficoltoso farlo uscire, ho ricorso ad antibiotici molte volte, adesso sembra andar meglio anche se manca un ultimo "pezzettino" per completare il dente. Sto molto attenta a una accurata igiene in modo da farlo crescere più sano possibile, tra 1 mese ho tatuaggio da fare, molto piccolo circa 5 cm, sto notando che anche un altro molare del giudizio sta rompendo la gengiva, inoltre ho le gengive molte sensibili e sanguinanti in questo periodo.. sto usando una crema che mi ha prescritto il mio dentista e sembra andare meglio.. secondo voi devo evitare di mettere dell'inchiostro nel sangue visto lo stato della mia bocca? Per evitare di essere più esposta a possibili infezioni.. secondo voi le cose possono essere collegate o posso fare il tattoo tranquilla? cosa devo fare?
[#1]
Gentile utente,
non saprei quanti di noi odontoiatri siano esperti di "tattoo" ma mi auguro proprio che ciò che lei riferisce ("...mettere dell'inchiostro nel sangue... ") non sia vero: a nessuno farebbe bene avere dell'inchiostro nel sangue, indipendentemente se ci fossero o meno problemi di eruzione di denti del giudizio con disodontiasi, e mi auguro proprio che non avvenga nulla di tutto questo durante la realizzazione di un tattoo,
Se lei volesse farsi fare un tattoo, lo faccia pure ma si faccia comunque controllare la situazione dei denti del giudizio per prevenire altre fasi di infezione e, soprattutto, qualche problema di carie e/o di problemi gengivali a carico del dente che precede.
Cordiali saluti.
non saprei quanti di noi odontoiatri siano esperti di "tattoo" ma mi auguro proprio che ciò che lei riferisce ("...mettere dell'inchiostro nel sangue... ") non sia vero: a nessuno farebbe bene avere dell'inchiostro nel sangue, indipendentemente se ci fossero o meno problemi di eruzione di denti del giudizio con disodontiasi, e mi auguro proprio che non avvenga nulla di tutto questo durante la realizzazione di un tattoo,
Se lei volesse farsi fare un tattoo, lo faccia pure ma si faccia comunque controllare la situazione dei denti del giudizio per prevenire altre fasi di infezione e, soprattutto, qualche problema di carie e/o di problemi gengivali a carico del dente che precede.
Cordiali saluti.
Dr. Lorenzo Ricapito.
Perfezionato in Odontoiatria Pediatrica.
Perfezionato in Odontostomatologia dello Sport.
[#2]
Gentile utente,
le infezioni all'interno del cavo orale, all'interno della bocca, sono praticamente sempre dovute a batteri o altri agenti patogeni presenti in essa e non provenienti da altri distretti corporei. La bocca infatti è una delle vie di accesso principali per i batteri e i virus all'interno del nostro organismo. Questo concetto tra l'altro è di fondamentale importanza ed andrebbe sempre tenuto ben presente dando il giusto peso all'igiene della bocca mentre spesso purtroppo si trascura questo aspetto e non si capisce che avere una bocca sana ci porta ad avere anche una migliore salute di tutto il nostro corpo.
Detto questo, senza allontanarci troppo dal suo quesito, è evidente che qualsiasi altra infezione, in questo caso della pelle per trauma dovuto al tatuaggio, difficilmente diffonderà proprio a livello del cavo orale. Di contro uno stato infiammatorio della bocca solitamente non comporta una maggiore esposizione a reazioni infiammatorie della pelle dovute alla pratica del tatuaggio in quanto queste sono solitamente dovute al trauma che il tatuaggio stesso comporta, a reazioni allergiche all'inchiostro ed al pigmento utilizzato o ad agenti patogeni presenti sugli strumenti che vengono utilizzati o sulle superfici con cui la pelle trattata può entrare in contatto prima della completa guarigione.
Se vuole quindi farsi praticare un tatuaggio sulla pelle si assicuri in primis della professionalità e della cura nella realizzazione (utilizzo di guanti, sterilizzazione degli strumenti, ecc.) da parte di coloro che lo eseguiranno.
Per quanto riguarda la salute della sua bocca, la consideri sempre di fondamentale importanza per il suo benessere e se ha spesso gengive sanguinanti e sensibili non dimentichi di sottoporsi anche con regolarità e magari con maggior frequenza (almeno ogni 6 mesi) a sedute di igiene professionale alla poltrona, imprescindibili per tutti anche in caso di accurata igiene orale domiciliare.
Cordiali saluti
le infezioni all'interno del cavo orale, all'interno della bocca, sono praticamente sempre dovute a batteri o altri agenti patogeni presenti in essa e non provenienti da altri distretti corporei. La bocca infatti è una delle vie di accesso principali per i batteri e i virus all'interno del nostro organismo. Questo concetto tra l'altro è di fondamentale importanza ed andrebbe sempre tenuto ben presente dando il giusto peso all'igiene della bocca mentre spesso purtroppo si trascura questo aspetto e non si capisce che avere una bocca sana ci porta ad avere anche una migliore salute di tutto il nostro corpo.
Detto questo, senza allontanarci troppo dal suo quesito, è evidente che qualsiasi altra infezione, in questo caso della pelle per trauma dovuto al tatuaggio, difficilmente diffonderà proprio a livello del cavo orale. Di contro uno stato infiammatorio della bocca solitamente non comporta una maggiore esposizione a reazioni infiammatorie della pelle dovute alla pratica del tatuaggio in quanto queste sono solitamente dovute al trauma che il tatuaggio stesso comporta, a reazioni allergiche all'inchiostro ed al pigmento utilizzato o ad agenti patogeni presenti sugli strumenti che vengono utilizzati o sulle superfici con cui la pelle trattata può entrare in contatto prima della completa guarigione.
Se vuole quindi farsi praticare un tatuaggio sulla pelle si assicuri in primis della professionalità e della cura nella realizzazione (utilizzo di guanti, sterilizzazione degli strumenti, ecc.) da parte di coloro che lo eseguiranno.
Per quanto riguarda la salute della sua bocca, la consideri sempre di fondamentale importanza per il suo benessere e se ha spesso gengive sanguinanti e sensibili non dimentichi di sottoporsi anche con regolarità e magari con maggior frequenza (almeno ogni 6 mesi) a sedute di igiene professionale alla poltrona, imprescindibili per tutti anche in caso di accurata igiene orale domiciliare.
Cordiali saluti
Dr. Pierluigi De Giovanni
ODONTOIATRA
[#3]
E' meglio evitare di mettere nel sangue inchiostro "a prescindere".
L'immagine "inchiostro nel sangue" è truculenta, non corrisponde alla realtà ma non ne è così distante, e rende molto bene l'idea.
I pigmenti dei tatuaggi sono dei metalli, e vengono così introdotti nell'organismo in modo innaturale.
Svolgono quindi la loro azione biochimica sulla salute in generale, anche se è impossibile dire quale effetto avranno.
Si formano dei legami complessi metallo-enzimi, che interferiscono con molti processi biochimici.
A volte i metalli agiscono come catalizzatori, rendendo possibili le reazioni biochimiche, altre volte si sostituiscono ad altri metalli e le impediscono, come ad esempio il mercurio nei contronti del selenio, inibendo la respirazione delle cellule.
Alcune volte i metalli vengono appositamente introdotti dal medico nell'organismo in formaterapeutica (ad sempio il ferro, il magnesio, il potassio), moltopiù spesso vengono introdotti metalli tossici o inquantità eccessiva, anche per attività ludica, come per esempio nel caso dei tatuaggi.
Dunque tali inchiostri non hanno una composizione chimica precisa e descrivibile, anche se sono tutti costituiti da due componenti standard: il pigmento e il veicolo.
Il veicolo ha la funzione di distribuire in maniera uniforme il pigmento in una matrice liquida, così da evitare l’insorgenza di agglomerati di pigmenti e rendere più scorrevole l’iniezione sottocute.
Il pigmento dei tatuaggi è una miscela di sostanze: vi è una base vegetale (che può dare allergia), e un "veicolo" che assicura l'uniformità del pigmento metallico; tra i veicoli troviamo l’alcol etilico, la listerina, la glicerina e il glicole propilenico.
Alcuni pigmenti usati dai tatuatori in origine sono stati creati verciare auto, altri come inchiostro per stampanti, e reperire informazioni sulla loro composizione è spesso impossibile.
In una analisi effettuata dall’Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, sono stati analizzati 52 colori di 4 case produttrici.
In sintesi,
Cadmio e Cobaltu sono presenti a livello di decine di ng/g.
Il Cromo è presente nell’intervallo 0,30 μg/g – 150 μg/g
Il mercurio è a livello di tracce e in 16 colori.
Nichel è compreso nell’intervallo 0,1 – 10 μg/g
Il piombo è <0,1 μg/g nella maggior parte dei colori.
Due case produttrici su 4 presentano livelli di metalli èesanti decisamente più alti.
il contatto “per tutta la vita” tra tatuaggio e pelle potrebbe provocare effetti cronici (anche sistemici) ancora sconosciuti.
Faccia lei.
L'immagine "inchiostro nel sangue" è truculenta, non corrisponde alla realtà ma non ne è così distante, e rende molto bene l'idea.
I pigmenti dei tatuaggi sono dei metalli, e vengono così introdotti nell'organismo in modo innaturale.
Svolgono quindi la loro azione biochimica sulla salute in generale, anche se è impossibile dire quale effetto avranno.
Si formano dei legami complessi metallo-enzimi, che interferiscono con molti processi biochimici.
A volte i metalli agiscono come catalizzatori, rendendo possibili le reazioni biochimiche, altre volte si sostituiscono ad altri metalli e le impediscono, come ad esempio il mercurio nei contronti del selenio, inibendo la respirazione delle cellule.
Alcune volte i metalli vengono appositamente introdotti dal medico nell'organismo in formaterapeutica (ad sempio il ferro, il magnesio, il potassio), moltopiù spesso vengono introdotti metalli tossici o inquantità eccessiva, anche per attività ludica, come per esempio nel caso dei tatuaggi.
Dunque tali inchiostri non hanno una composizione chimica precisa e descrivibile, anche se sono tutti costituiti da due componenti standard: il pigmento e il veicolo.
Il veicolo ha la funzione di distribuire in maniera uniforme il pigmento in una matrice liquida, così da evitare l’insorgenza di agglomerati di pigmenti e rendere più scorrevole l’iniezione sottocute.
Il pigmento dei tatuaggi è una miscela di sostanze: vi è una base vegetale (che può dare allergia), e un "veicolo" che assicura l'uniformità del pigmento metallico; tra i veicoli troviamo l’alcol etilico, la listerina, la glicerina e il glicole propilenico.
Alcuni pigmenti usati dai tatuatori in origine sono stati creati verciare auto, altri come inchiostro per stampanti, e reperire informazioni sulla loro composizione è spesso impossibile.
In una analisi effettuata dall’Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, sono stati analizzati 52 colori di 4 case produttrici.
In sintesi,
Cadmio e Cobaltu sono presenti a livello di decine di ng/g.
Il Cromo è presente nell’intervallo 0,30 μg/g – 150 μg/g
Il mercurio è a livello di tracce e in 16 colori.
Nichel è compreso nell’intervallo 0,1 – 10 μg/g
Il piombo è <0,1 μg/g nella maggior parte dei colori.
Due case produttrici su 4 presentano livelli di metalli èesanti decisamente più alti.
il contatto “per tutta la vita” tra tatuaggio e pelle potrebbe provocare effetti cronici (anche sistemici) ancora sconosciuti.
Faccia lei.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#4]
Utente
Gentili dottori, vi scrivo qui perché non si possono fare altri consulti, circa 2 anni fa ho curato un dente con un granuloma, il dente non ha avuto mai problemi, e neanche adesso ma so che i granulomi sono "silenziosi" non si fanno subito sentire, quindi volevo sapere come vedere se un granuloma è in stato molto avanzato e pericoloso, visto che ho anche un altro dente da curare ma ancora non ho iniziato, dovrò andarci a breve, comunque ripeto quali possono essere i vari sintomi del corpo per eccesso di batteri, aspetto vostre notizie, grazie!
[#5]
Buonasera,
il granuloma apicale costituisce la prima difesa contro l'estensione dell’infezione dall’interno del dente ai tessuti periapicali. Il granuloma è una infiammazione cronica, generalmente asintomatica ( a volte solo la sensazione di "dente più lungo") che origina da una pulpite (fase successiva della carie) non curata che ha dato origine ad una necrosi della polpa stessa.
L’evoluzione della lesione granulomatosa è la cisti radicolare mentre in fase acuta è possibile una suppurazione (pus)con comparsa di una fistola gengivale.
In questa situazione, il paziente avverte una sintomatologia caratterizzata da dolore acuto ben localizzato e gonfiore della parte interessata.
Il consiglio è quello di rivolgersi subito al suo dentista per una rivalutazione della cura endodontica
già fatta ed eventualmente vedere se il granuloma è "scomparso " oppure no.
Buona Serata
il granuloma apicale costituisce la prima difesa contro l'estensione dell’infezione dall’interno del dente ai tessuti periapicali. Il granuloma è una infiammazione cronica, generalmente asintomatica ( a volte solo la sensazione di "dente più lungo") che origina da una pulpite (fase successiva della carie) non curata che ha dato origine ad una necrosi della polpa stessa.
L’evoluzione della lesione granulomatosa è la cisti radicolare mentre in fase acuta è possibile una suppurazione (pus)con comparsa di una fistola gengivale.
In questa situazione, il paziente avverte una sintomatologia caratterizzata da dolore acuto ben localizzato e gonfiore della parte interessata.
Il consiglio è quello di rivolgersi subito al suo dentista per una rivalutazione della cura endodontica
già fatta ed eventualmente vedere se il granuloma è "scomparso " oppure no.
Buona Serata
Dr. Luigi De Socio
Specialista in Odontoiatria
Perfezionato in Ortodonzia
Perfezionato in Gnatologia
[#6]
Utente
Grazie dottore, ma siccome mangiando un cibo molto duro un po' di tempo fa mi si è rotto un dente, e non ho avuto possibilità di farlo aggiustare, jniziero la curo tra qualche settimana andando dal mio dentista, volevo sapere se Un gente rotto con L interno esposto a cibo e tutto quello che mangio può causare la sensazione di amara in quel lato della lingua oppure non dipende dal dente anche se è da curare?
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 12.8k visite dal 04/02/2017.
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Approfondimento su Salute orale
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