Impianto dentale: dolore di origine sconosciuta
Salve,
racconto di seguito la storia clinica del mio problema all'impianto dentale.
Nel 2013, in seguito a piorrea, sono stata costretta a mettere nell'arcata inferiore una protesi a incastro su una barra metallica con 4 impianti; in questa occasione, delle sporgenze ossee mi sono state limate o rimosse. Successivamente la barra e un impianto sono stati rimossi perchè fastidiosi. A novembre 2014 il mio nuovo dentista mi ha inserito 8 impianti a carico immediato nell'arcata superiore e, a marzo 2015, 3 nuovi impianti (per un totale di 6, di due forme diverse) nell'arcata inferiore. tutto bene fino a quando alla fine del 2015 mi è comparso un dolore che non mi ha più abbandonato.
Avverto questo dolore in corrispondenza di un impianto (uno di quelli vecchi) nell'arcata inferiore, ad una delle estremità, in maniera continua come un peso o dolore lieve, mentre in alcuni giorni inizia un bruciore e poi diventa un dolore insopportabile. Si estende verso l'estremità dell'arcata inferiore (dove non ci sono altri impianti) e avverto un forte dolore anche sopra in corrispondenza del seno mascellare. Non riesco a capire la causa scatenante ma quasi sempre il dolore si acuisce al risveglio quando capita di addormentarmi su una poltrona. Da considerare che nell'arcata inferiore le estremità degli impianti fuoriescono dalla gengiva e sono visibili sotto la protesi. Purtroppo, antidolorifici e antinfiammatori non fanno effetto, e tutte le cure con antibiotici non hanno migliorato la situazione; rx e tac, fatte più volte, hanno avuto esito negativo. Le ipotesi fatte e poi escluse sono state:
- infiammazione del nervo trigemino (escluso da una visita neurologica),
- intaccamento di nervi mandibolari (escluso da tac),
- tasca gengivale effettivamente presente in corrispondenza dell'impianto (prolungata terapia con infiltrazioni gengivali di antibiotici senza esito). Ulteriori tentativi sono stati fatti rimuovendo per alcuni giorni le protesi parzialmente o interamente. Il dolore non mi ha mai abbandonato se non quando per 5 giorni di seguito mi hanno tolto la protesi superiore. Tuttavia, escludendo problematiche nella parte superiore, il dentista ha poi deciso di togliere l'impianto inferiore che sembrava responsabile del dolore: ad un mese di distanza non è cambiato nulla e la nuova proposta del dentista è la rimozione del secondo impianto che appartiene sempre ad uno dei vecchi impiantati.
Chiedo cortesemente un parere che possa suggerire una causa a questo dolore continuo.
Ringrazio per l'attenzione,
Anna
racconto di seguito la storia clinica del mio problema all'impianto dentale.
Nel 2013, in seguito a piorrea, sono stata costretta a mettere nell'arcata inferiore una protesi a incastro su una barra metallica con 4 impianti; in questa occasione, delle sporgenze ossee mi sono state limate o rimosse. Successivamente la barra e un impianto sono stati rimossi perchè fastidiosi. A novembre 2014 il mio nuovo dentista mi ha inserito 8 impianti a carico immediato nell'arcata superiore e, a marzo 2015, 3 nuovi impianti (per un totale di 6, di due forme diverse) nell'arcata inferiore. tutto bene fino a quando alla fine del 2015 mi è comparso un dolore che non mi ha più abbandonato.
Avverto questo dolore in corrispondenza di un impianto (uno di quelli vecchi) nell'arcata inferiore, ad una delle estremità, in maniera continua come un peso o dolore lieve, mentre in alcuni giorni inizia un bruciore e poi diventa un dolore insopportabile. Si estende verso l'estremità dell'arcata inferiore (dove non ci sono altri impianti) e avverto un forte dolore anche sopra in corrispondenza del seno mascellare. Non riesco a capire la causa scatenante ma quasi sempre il dolore si acuisce al risveglio quando capita di addormentarmi su una poltrona. Da considerare che nell'arcata inferiore le estremità degli impianti fuoriescono dalla gengiva e sono visibili sotto la protesi. Purtroppo, antidolorifici e antinfiammatori non fanno effetto, e tutte le cure con antibiotici non hanno migliorato la situazione; rx e tac, fatte più volte, hanno avuto esito negativo. Le ipotesi fatte e poi escluse sono state:
- infiammazione del nervo trigemino (escluso da una visita neurologica),
- intaccamento di nervi mandibolari (escluso da tac),
- tasca gengivale effettivamente presente in corrispondenza dell'impianto (prolungata terapia con infiltrazioni gengivali di antibiotici senza esito). Ulteriori tentativi sono stati fatti rimuovendo per alcuni giorni le protesi parzialmente o interamente. Il dolore non mi ha mai abbandonato se non quando per 5 giorni di seguito mi hanno tolto la protesi superiore. Tuttavia, escludendo problematiche nella parte superiore, il dentista ha poi deciso di togliere l'impianto inferiore che sembrava responsabile del dolore: ad un mese di distanza non è cambiato nulla e la nuova proposta del dentista è la rimozione del secondo impianto che appartiene sempre ad uno dei vecchi impiantati.
Chiedo cortesemente un parere che possa suggerire una causa a questo dolore continuo.
Ringrazio per l'attenzione,
Anna
[#1]
Gentile signora,
nella sua mail non ha spiegato se hai mai fatto prima
della riabilitazione implantare una valutazione gnatologica
per lo studio ad esempio della dimensione verticale,
se esistono o meno parafunzioni (bruxismo)e/o danni ATM.
Non dice se ha mai preso farmaci per l'osteoporosi (bifosfonati),
non dice se è stata fatta una diagnosi di "perimplantite" sugli
impianti "colpevoli",nè se ha mai effettuato controlli periodici
ed igiene scrupolosa,sia professionale,che a domicilio.
Come vede le probabili cause possono essere molteplici.
Poi mi viene un dubbio : se gli impianti le sono stati rimossi
con estrema facilità,forse non sono mai stati "osteointegrati"
e su questo potremmo parlare per delle ore.....
A presto e buona giornata
nella sua mail non ha spiegato se hai mai fatto prima
della riabilitazione implantare una valutazione gnatologica
per lo studio ad esempio della dimensione verticale,
se esistono o meno parafunzioni (bruxismo)e/o danni ATM.
Non dice se ha mai preso farmaci per l'osteoporosi (bifosfonati),
non dice se è stata fatta una diagnosi di "perimplantite" sugli
impianti "colpevoli",nè se ha mai effettuato controlli periodici
ed igiene scrupolosa,sia professionale,che a domicilio.
Come vede le probabili cause possono essere molteplici.
Poi mi viene un dubbio : se gli impianti le sono stati rimossi
con estrema facilità,forse non sono mai stati "osteointegrati"
e su questo potremmo parlare per delle ore.....
A presto e buona giornata
Dr. Luigi De Socio
Specialista in Odontoiatria
Perfezionato in Ortodonzia
Perfezionato in Gnatologia
[#3]
Cara Signora,ha provato a rimanere senza protesi per più tempo?
Il dolore scompare ? Se SI puo' dipendere da un problema protesico e cio' va valutato
gnatologicamente. Altrimenti se persiste, avrei il sospetto di una lesione del nervo alveolare inferiore NAI(o nervo mandibolare) che è un ramo sensitivo della terza branca del nervo trigemino
.Oltre il dolore,vi è anche una qualche zona di alterata sensibilità
della zona incriminata?
Mi spiego meglio:
A)Tra gli atti chirurgici che più frequentemente pongono a rischio il nervo alveolare inferiore c’è anche l’intervento che ha subito: il posizionamento di impianti dentari mandibolari (0-2% dei casi). Durante l’intervento di scollamento gengivale per visualizzare meglio il campo chirurgico oppure l’utilizzo di frese rotanti (che possono, accidentalmente, lesionare il nervo) o lo sconfinamento nel canale mandibolare oppure l'edema post-operatorio o un'ematoma che crea compressione,possono danneggiare il NAI.
B)La riparazione del nervo non ha luogo qualora ci sia un corpo estraneo nel canale (come un residuo dell’impianto). Rare volte il canale lesionato può essere occupato da osso neoformato a seguito di un versamento di sangue al suo interno al momento dell’intervento e ciò ostacola ovviamente la rigenerazione spontanea del nervo,pero' questo non sembra il suo caso altrimenti con Rx si vedrebbe.
Al contrario nei casi elencati alla lettera A), NESSUN ESAME RX può evidenziare
il danno.
Se vi è una lesione mimima o "assonotmesi" il nervo rigenera e la sintomatologia regredisce in genere entro sei mesi,ma se c'è stata lesione completa del NAI durante
l' intervento ( "neurotmesi") il nervo non può rigenerare.Il fatto che con antidolorifici il sintomo persiste,potrebbe avvalorare questa mia ipotesi
Cordialità
Il dolore scompare ? Se SI puo' dipendere da un problema protesico e cio' va valutato
gnatologicamente. Altrimenti se persiste, avrei il sospetto di una lesione del nervo alveolare inferiore NAI(o nervo mandibolare) che è un ramo sensitivo della terza branca del nervo trigemino
.Oltre il dolore,vi è anche una qualche zona di alterata sensibilità
della zona incriminata?
Mi spiego meglio:
A)Tra gli atti chirurgici che più frequentemente pongono a rischio il nervo alveolare inferiore c’è anche l’intervento che ha subito: il posizionamento di impianti dentari mandibolari (0-2% dei casi). Durante l’intervento di scollamento gengivale per visualizzare meglio il campo chirurgico oppure l’utilizzo di frese rotanti (che possono, accidentalmente, lesionare il nervo) o lo sconfinamento nel canale mandibolare oppure l'edema post-operatorio o un'ematoma che crea compressione,possono danneggiare il NAI.
B)La riparazione del nervo non ha luogo qualora ci sia un corpo estraneo nel canale (come un residuo dell’impianto). Rare volte il canale lesionato può essere occupato da osso neoformato a seguito di un versamento di sangue al suo interno al momento dell’intervento e ciò ostacola ovviamente la rigenerazione spontanea del nervo,pero' questo non sembra il suo caso altrimenti con Rx si vedrebbe.
Al contrario nei casi elencati alla lettera A), NESSUN ESAME RX può evidenziare
il danno.
Se vi è una lesione mimima o "assonotmesi" il nervo rigenera e la sintomatologia regredisce in genere entro sei mesi,ma se c'è stata lesione completa del NAI durante
l' intervento ( "neurotmesi") il nervo non può rigenerare.Il fatto che con antidolorifici il sintomo persiste,potrebbe avvalorare questa mia ipotesi
Cordialità
[#4]
Utente
Grazie, dottore, per i consigli.
In effetti, come già scritto, togliendo la protesi superiore per 5 giorni non ho avvertito dolore, pertanto chiederò di fare altri indagini in questa direzione.
Non ho alterazioni della sensibilità e per questo, insieme allo studio della TAC, il neurologo che mi ha visitato ha escluso danni ai nervi.
Poiché l'impianto presumibilmente colpevole appartiene al primo intervento, è possibile che il dolore dovuto alla lesione a carico del NAI compaia dopo due anni?
In effetti, come già scritto, togliendo la protesi superiore per 5 giorni non ho avvertito dolore, pertanto chiederò di fare altri indagini in questa direzione.
Non ho alterazioni della sensibilità e per questo, insieme allo studio della TAC, il neurologo che mi ha visitato ha escluso danni ai nervi.
Poiché l'impianto presumibilmente colpevole appartiene al primo intervento, è possibile che il dolore dovuto alla lesione a carico del NAI compaia dopo due anni?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.5k visite dal 19/11/2016.
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