Trattamento ortodontico associato ad operazione maxillo-facciale

Buongiorno,

mia figlia ha quasi 16 anni ed ha l'arcata superiore in avanti rispetto alla mascella. La distanza tra i denti superiori ( che sono in avanti) e quelli inferiori é di circa 6-7 mm. A seguito di una precedente cura ortodontica, ha tutti i denti dritti sani ed allineati, ma a causa di questo slittamento in avanti dell'arcata superiore utilizza per la masticazione 16 denti su 24.
Il medico mi ha proposto un trattamento ortodontico associato ad un'operazione maxillo-facciale ( tagliano l'osso della mandibola e la spostano in avanti).
Il dottore mi ha spiegato che bisogna fare questo trattamento perché la ragazza, quando sarà più grande, avrà problemi di usura dei denti, quindi dolori, corone, abbassamento del colletto del dente ecc. e che bisogna farlo adesso perché all'età adulta non si hanno gli stessi risultati e risulta molto più doloroso.
Per adesso mia filgia non avverte dolori o difficoltà particolari, esteticamente non ha problemi dunque ci domandiamo cosa fare, il trattamento é impegnativo e doloroso ( l'operazione) quindi la domanda é:
bisogna sempre cercare di correggere questo difetto? veramente i problemi che mia figlia potrà incontrare giustificano un tale trattamento? Se non facciamo nulla veramente le conseguenze saranno serie? Mi é stato detto che quale che sia la distanza tra le due arcate il difetto va sempre corretto.

Grazie infinite per la risposta!
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 229
Lo spazio fra le due arcate (avanti-indietro) normnale è di circa un paio di millimetri.
I 6-7 mm di cui lei parla non sono quindi una grande differenza.
Non posso darle una valutazione certa circa la terapia proposta senza poter vedere la ragazza, vedere la bocca, valutare il profilo, e valutare la radiografia laterale (NON la panoramica).
Il taglio della mandibola e lo spostamento in avanti espone al rischio tutt'altro che remoto di lesione irreversibile del nervo mandibolare e sensazione di anestesia permanente.
I rischi dei problemi che ha descritto sono da intendersi in termini di probabilità, non di certezza.

La terapia proposta, ad una prima impressione che, ripeto, DEVE essere verificata nei fatti, mi sembra troppo pesante.

Le suggerisco un consulto da un altro specialista per confronto.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

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Utente
Utente
Dottor Formentelli, grazie mille per la risposta, cercherò di consultare un'altro specialista per avere un altro parere.
Noi abitiamo in Francia e qualsiasi dentista che ha visitato mia figlia mi ha sempre detto che l'unica soluzione al suo problema di slittamento della mascella sulla mandibola poteva venire corretto solo chirurgicamente, ma fino ad ora non sono riuscita a comprendere la reale necessità di un simile intervento.
Secondo lei anche un chirurgo maxillo-facciale può consigliarmi sulla reale necessità dell'intervento?
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Dr. Dario Spinelli Gnatologo, Ortodontista, Dentista, Esperto in medicina del sonno 1.1k 22
La valutazione differenziale tra non-trasttamento, trattamento ortodontico e trattamento ortod.-chirurg. credo sia più opportuno farla con uno specialista in ortodonzia. Se invece volete informazioni dettagliate sull'intervento rivolgetevi ad un chirurgo maxillo-fac.

Dr. Dario Spinelli
Odontoiatra Specialista in Ortodonzia e Gnatologia
www.ortodonzia.bari.it
www.ildentistaperibambini.it

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Utente
Utente
Dr Spinelli

grazie per la sua risposta
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 229
Un ortodonzista; un chirurgo maxillo-facciale è più che altro un esecutore di un atto chirurgico, non ha la visione generale della situazione e le varie opzioni disponibili.

Tutte le valutazioni fatte in assenza di analisi cefalometrica (valutazione della radiografia laterale del cranio) sono da considerarsi indicative e provvisorie.
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Utente
Utente
Il dottore che mi ha proposto il trattamento di ortodonzia associato all'operazione sta preparando un dossier su mia figlia, ha fatto cioé le radiografie necessarie , le foto ed ha preso le impronte e fra 15 giorni me lo esporrà in modo dettagliato.
Nel frattempo io ho preso un appuntamento per avere un altro parere con altri due ortodontisti ( uno la prossima settimana, l'altro tra 20 giorni) i quali però non credo che durante la visita faranno delle radiografie e via di seguito, si tratterebbe solo del primo incontro con mia figlia, secondo lei questo incontro può essere sufficiente per darmi un valido consiglio sulla necessità di fare l'operazione chirurgica?
Tra un mese invece ho l'appuntamento con il chirurgo.
Devo aggiungere che la decisione va presa entro l'inizio di dicembre perché al compimento del 16° anno di età l'assicurazione non riconosce più questo tipo di cure.
Grazie per le risposte e per i consigli.

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Utente
Utente
Avrei ancora una domanda, da cosa dipende il rischio non remoto di lesione irreversibile del nervo mandibolare e sensazione di anestesia permanente a cui espone l'operazione: dall'esperienza del chirurgo, dalla complessità dell'operazione, dalla posizione del nervo o cos'altro? Su cento operazioni quante in genere finscono "male"?
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Dr. Lorenzo Alberti Dentista, Gnatologo 124 1
Un intervento chirurgico, come giustamente ha esposto il dr Formentelli, non è cosa da poco, ed espone a rischi non soltanto neurologici, ma anche di squilibrio muscolare. E' pertanto necessario adottare criteri di valutazione molto seri. Non si fidi della valutazione fatta con il criterio "occhiometrico", basata su 2 semplici modelli in gesso. La teleradiografia laterale del cranio è già qualcosa in più, ma ritengo che debba essere accompagnata da un rigoroso esame della funzionalità mandibolare. Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista in ortodonzia che sia anche perfezionato in gnatologia.
Cordiali saluti

Dr Lorenzo Alberti
www.drlorenzoalberti.it
www.miolabroma.it