Dolore cronico neuropatia periferica in seconda branca trigeminale

Sono una donna di 48 anni. Da 11, per imperizia e negligenza di un odontoiatra, soffro di neuropatia periferica in seconda branca trigeminale (cronica), poco rispondente alle varie terapie farmacologiche. In breve la mia storia: dopo veloce devitalizzazione dell'elemento 24, il dentista procede a preparare la radice per inserire un perno moncone. Durante la fresatura, parte un dolore atroce che il professionista non sa nè spiegare nè controllare. Il giorno dopo, l'intempestivo inserimento del perno moncone, nonostante il dolore non fosse mai cessato, peggiora la situazione. Nei giorni seguenti, solo alle mie presasnti richieste il medico rimuove il perno e, naturalmente, frattura la radice con rimozione della stessa. Mi ritrovo con questo dolore che peggiora con gli sbalzi termici, senza dente e nel frattempo sono insorti anche problemi da malocclusione.
C'è qualche medico che mi possa spiegare cosa mi sia successo ? E se esista una terapia non farmacologica per risolvere questo dolore cronico ?
Grazie per la vostra attenzione
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Dr. Filippo Martone Dentista, Gnatologo, Medico estetico 585 18
Il dolore cronico della regione faciale riconosce varie origini: è fondamentale per quanto possibile accertare la reale causa del problema attraverso un'opportuna indagine specifica, e quelle che invece sono concause o fattori scatenanti. Tutto questo richiede diagnostica per immagini (tac e risonanza magnetica della zona) specifica per ricercare anche interferenze anatomiche e difformità eventualmente presenti, ed una visita volta a definire il dolore e le manifestazioni ad esso correlate. Solo su queste basi si può formulare un percorso terapeutico. I problemai "da malocclusione" o meglio i disordini cranio cervico mandibolari vengono spesso acuiti dalla presenza di un dolore cronico, e spesso vanno controllati con una terapia specifica di riabilitazione.
E solo in questo modo si può tentare di rispondere sensatamente alle sue giuste domande.

Cordiali saluti

Dr. Filippo Martone
Titolare
BONONIA GLOBAL FACE CENTER
Bologna - Minerbio
www.dentista-bologna.it

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dott. Martone, il dolore cronico (neuropatia periferica in seconda branca trigeminale), come ho spiegato, è insorto sotto i "ferri" del dentista. Successive TAC e risonanze fatte anche con contrasto non evidenziano alcun problema di tipo anatomico. Niente anche da approfonditi esami otorinolaringoiatrici.
Terapie farmacologiche:
1- Tegretol: nessuna efficacia;
2- Neurontin e Lyrica: discreta efficacia a dosaggio elevato ma troppi effetti collaterali;
3- "Tampono" col Rivotril ordinatomi dal Prof. Mongini di Torino 10 anni fa;
(ho notato, tra l'altro, un leggero gonfiore della parte malata da quando è iniziato il dolore)
4- Infiltrazioni di Bentelan/ozono: nessun beneficio;
5- Discreto beneficio da terapia ossigenoiperbarica ripetuta a cicli di 90 sedute per 2 anni consecutivi.
6- Per i problemi della malocclusione: RSM della ATM e radiografie.
Ora attendo elettromiografia e kinesiografia con myoprint.
Grazie per il suo interessamento, spero di mantenere il contatto.
Cordiali saluti
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Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84
Gentile Utente, parla di seconda branca (mascellare) ma potrebbe essere più chiara riguardo il tipo di dolore e la sua mappatura( dove e come si propaga)?
Grazie

Dr.Oscar G.ppe Muraca

La risposta ha carattere puramente informativo.

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Dr. Filippo Martone Dentista, Gnatologo, Medico estetico 585 18
Gli esami kinesigrafici non sono di grande aiuto. Nemmeno EMG. La mappatura termodolorifica invece andrebbe fatta, e anche test specifici di evocazione e di soppressione locali e regionali.
Descriva meglio il punto 5.
Il tegretol negativo è un dato che andrebbe valutato con grande attenzione.
I test psicodinamici sono stati effettuati?
Ha un follow up psicologico in corso?
Ha un follow up di riabilitazione fisica in corso?

Cordialità
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Utente
Utente
Gentile Dr. Muraca,
Le rispondo in merito al tipo di dolore cronico neuropatico di cui soffro da 11 anni.
Il dolore, da quando è comparso, è continuo (24 ore su 24), varia molto di intensità a causa degli sbalzi termici. E' situato all'altezza dell'elemento 24 (primo premolare a sinistra), dente che è stato estratto e si irradia nella parte alta della mascella ma non intacca l'occhio. Leggero gonfiore della mascella dall'inizio della sintomatologia.
Alcuni responsi medici:
1- processo di fibrosi stenosante al ramo nervoso del mascellare quarto premolare sinistro;
2- dolore facciale atipico in territorio di nervo infraorbitario sinistro;
3- nevrite di un ramo del quinto secondario di probabile origine infiammatoria periapicale, ecluso nevralgia del quinto per continua sintomatologia.

Grazie per l'interesse.
Orietta Cappellato
[#6]
Utente
Utente
Gentile Dr. Martone,
EMG e KINESIOGRAFIA con myoprint mi sono stati prescritti da uno specialista in odontoiatria per il problema di malocclusione.
Nessun medico da me consultato in questi 10 anni (neurologo, ottorino, odontoiatra, maxillo,...) mi ha mai prescritto le analisi da lei menzionate.
In questo momento non vedo nessun neurologo (come già detto prendo Rivotril ed En gocce), brancolano tutti nel buio.
Anche a livello odontoiatrico aspetto l'esito dell'EMG che poi vedrà lo specialista, ma è tutto da decidere.
Se può essere più chiaro su:
1- mappatura termodolorifica;
2- test specifici di evocazione e di sopressione locali e regionali;
3- test psicodinamici;
posso prendere in considerazione di completare questi esami.
Se Lei eventualmente ritiene di poter fare qualcosa per me a test completati, vedo di fissare un appuntamento per una visita.
Riguardo la terapia iperbarica la trascrivo esattamente le relazione scritta dal Dr. Zanon (associazione tecnici iperbarici)che mi ha seguito:


"Buona la compliance della paziente col trattamento prospettatoLe, congrua l'esecuzione delle manovre di compensazione in fase compressiva/decompressiva di camera. Le sedute si sono svolte alla quota terapia di 2.5 ATA (-15 mca) con somministrazione di 3 cicli (x 25') di O2 al 100% in maschera oro-facciale, intervalli da 2 pause (x 5') in aria ambiente. O2 in stessa percentuale è stato respirato dal paziente durante la fase decompressiva (inclusa la "pausa di rispetto" di 3' a -03 mca), con esposizione totale di 90'.
La Sig.ra riferisce una intensa iperalgesia all'emifaccia sx; a scongiurare lo scatenarsi di crisi dolorosa per il pur modestissimo shock termico che si ha durante la fase di "discesa" e "risalita" in corso di terapia, la paziente esegue i trattamenti usufruendo di protezione supplettiva (mascherina in stoffa a coprire l'area segnalata).
Con il consenso della paziente si è altresì tentao di forzare la risoluzione del problema ricorrendo alle documentate proprietà immunomodulanti proprie tanto dell'OTI quanto dell'Agopuntura (qui applicata anche a mero fine antalgico). Vengono trattati: punto Polso #2 (micrisistema polsi/calviglie), ST-36, Jiachengjiang (punto extra: M-HN-18), BL-67.
Outcome: discreto/buono con la sensibile riduzione del dolore ed esclusione del ricorso a quella che era riferita come una ormai insufficiente terapia farmacologica."

Cordiali saluti
Orietta Cappellato
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Dr. Filippo Martone Dentista, Gnatologo, Medico estetico 585 18
Le procedure in oggetto sono quelle normalmente accettate a livello europeo per la diagnosi differenziale del dolore faciale.
Il neurologo nella gestione di una patologia come questa è assai importante, così come il neuroradiologo.
L'analisi degli esami per immagini debbono escludere conflitti venosi e intrapplamenti ossei. L'otorino deve di per se escludere patologie del seno omolaterale.

Cordialmente.