Pulizia denti e tartaro

Gentili Medici, volevo chiarirmi le idee riguardo una certa situazione, dopo aver eseguito una pulizia dentale periodica lavandomi molto bene i denti noto dei piccolissimi punti nerastri fra un dente e l`altro, questo si nota dall`interno guardando con uno specchietto. E davvero poco pero` c`e`, e` tartaro? devo tornare a rimuoverlo o non c`e` tanta fretta?
La mia unica paura e` che considerato che le gengive sono piu sensibile e come dire meno aderenti perche tormnetate dall`apparecchio per la detartrasi, si possa formare del tartaro sottogengivale.
Ringrazio tantissimo per i consigli. Distinti saluti.
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Dr. Giovanni Scalisi Dentista 8
Gent.le paziente, è probabile che del tartaro sottogengivale sia ancora presente. Sarebbe oppotuno rimuoverlo ed eventualmente effettuare uno scaling sottogengivale.
Cordiali saluti

Dott. Giovanni Scalisi

Dott. Giovanni Scalisi

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Medico di continuità assistenziale, Medico di medicina generale, Dentista attivo dal 2004 al 2008
Medico di continuità assistenziale, Medico di medicina generale, Dentista
CARO AMICO
E' MOLTO PROBABILE CHE CI SIA UN RESIDUO DI TARTARO. TUTTAVIA, LE MACCHIE NERASTRE CHE LEI HA OSSERVATO, POTREBBERO ESSERE DI NATURA NICOTINICA.
PERTANTO, VADA DAL SUO ODONTOIATRA PER ESEGUIRE UN CONTROLLO. COMUNQUE, LA INFORMO CHE SONO DISPONIBILI IN FARMACIA DELLE COMPRESSE RIVELATRICI DI PLACCA; IL MECCANISMO E' IL SEGUENTE: SCIOLGA LA COMPRESSA IN BOCCA, SENZA DEGLUTIRE; SI COLORERANNO DI AZZURRO O ROSSO SECONDO LE COMPRESSE DA LEI ACQUISTATE, SOLAMENTE QUELLE PARTI OVE EVENTUALMENTE SIA PRESENTE LA PLACCA.
PRENDA LO SPAZZOLINO E DETERGA LA PARTE.
PER QUALSIASI ALTRO QUESITO, SONO A SUA COMPLETA DISPOSIZIONE.
DOTT. ANTONIO CILIO 3387777150
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Dr. Giuseppe Bruno Pitassi Chirurgo maxillo facciale, Dentista 2
Gentilissimo Paziente,

Penso che sia suo buon diritto tornare dal collega odontoiatra che le ha ultimamente operato l' ablazione del tartaro e richiedergli un consulto affinchè venga tranquillizzato in riferimento a ciò che nota guardando dal di dentro la cavità orale. Sappia comunque che difficilmente se l' ablazione del tartaro viene eseguita in maniera corretta può causare una condizione tale di debolezza dell'attacco tra dente e gengiva tale che si possa venire a formare del tartaro sottogengivale.
Se quest' ultimo esiste sarà sicuramente formatosi in un periodo precedente alla ablazione di tartaro e qualora venga appurata la sua esistenza sicuramente sarà buona norma eliminarlo con un curretage ed uno scaling sottogengivale.

Dott. Giuseppe Bruno Pitassi

Dr. Giuseppe Bruno Pitassi
Medico Chirurgo-Odontostomatologo
Chirurgo Orale e Maxillo-facciale

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Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
gent.mi medici, vi ringrazio tanto per le risposte!!
volevo dire che cmq. io NON FUMO quindi se vedo puntini neri dev`essere sicuramnete tartaro e sicuramnete, a questo punto, gia esistente, quando ho fatto la pulizia mesi fa avevo una leggerissima gengivite per questo ho eviatto di tormentare tanto ma dovro ritornare dal dentista sicuramnete a quanto sembra...!:)
Ma e` vero che per cose cosi apparentemnete di cpoca importanza (nel senso che conosco persone che hanno la bocca disastrata fra ammassi di tartaro e carie eppure stanno bene fino a 60anni con i suoi denti su.....) dicevo, e possibile perdere i denti in futuro? grazie ancora...e buon lavoro.
Valeria
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Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
Chiedo scusa.... ultima domanda, ma inevitabilmente la situazione peggiora in caso di tartaro sottogengivale? o se tengo la pulizia sotto controllo ci vuole tempo perche peggiori e faccia danni? Ho letto in altri consulti nel sito con situazioni simili alla mia ma credo sia sempre un fatto individuale... io cmq. preferirei andare per ulteriori sedute di detartrasi quest`autunno.... immagino sia difficile dare una risposta xche non vedendo non si puo dire quanto sia "grave" o meno la situazione... cmq. a prima vista, con occhi da "10 decimi" davvero sembra che io abbia la dentatura di una bambina tanto sembra perfetta pero ripeto che controllando a dovere, dopo una pulizia accuratissima, noto questi puntini neri in mezzo fra un dente e l`altro, alla base, infatti a volte ho leggermente rosso o gonfio in quelle zone. Scusandomi per la mia maniacale spiegazione saluto cordialmente ed in particolare il Dott. Cilio che e stato molto gentile ad offrirmi la sua disponibilita`. Valeria.
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Dr. Silvestro Accardo Dentista, Gnatologo 74 1
se mtrattasi di tartaro va rimosso rapidamente, in quato provocherebbe infiammazione della gengiva con , appunto gonfiore e sanguinamento..

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Dr. Pietro Convertino Dentista, Esperto in medicina del sonno, Ortodontista 150
Gentile paziente penso che i suoi puntini si chimino batteri cromogeni e sono dei semplici batteri presenti nel cavo orale che in alcuni momenti della vita possono aumentare il numero delle loro colonie.
Cmq si tolgono semplicemente con lo spazzolino rotante del suo dentista e inizi anche a spazzolare la lingua che spesso è serbatoio di questi batteri; le consiglio un dentifricio alcalino tipo emoform x alzare leggermente il ph sui denti e gengive.

Questo logicamente senza averla vista in quanto potrebbe anche trattarsi di tartaro.

Se vuole esite un articolo intressante su di una nostra rivista specializzata se mi contatta al n. 080-4322607 sarò lieto di inviarle una copia.

Nel fratttempo le porgo i miei saluti più siceri.

Dr. Pietro Convertino
Odontoiatra

Dr. Pietro Convertino
Odontoiatra

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Dr. Enio Dell'Artino Dentista 145
La presenza dopo la detartrasi dentale di deposizioni scure interdentali depone ovviamente a favore di una pulizia non eseguita perfettamente. Nonostante ciò,il fatto che Lei lamenti una notevole ipersensibiltà dentale fa supporre un utilizzo molto aggressivo degli ultrasuoni, che andrebbero utilizzati esclusivamente sulle deposizioni calcaree e sotto ingrandimento, proprio per evitare il contatto tra ultrasuoni e smalto dentale. Cordiali saluti

Dr Enio Dell'Artino
Viale Lavagnini, 45 Firenze
Via Colombo 16/b Scandicci Fi
tel 055 481829 - 499646

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Dr. Fabio Gramaglia Dentista 66
Buongiorno,come gia' esposto dai miei colleghi,la cosa da fare e' tornare dal dentista e fargli notare il suo problema.Quasi certamente si tratta di ulteriore tartaro sottogengivale che irritando le gengive non permette il loro accollamento totale intorno al colletto dei denti.Le macchie possono essere pigmenti di sostanze come nicotina,caffeina,teina,.....che nell'eventualita' i denti dopo la detartrasi non sono ben levigati con gommini e paste appropriate,possono aderire alla superficie dei denti.Altra accortezza che bisogna esigere e che la detartrasi sia eseguita da personale qualificato e autorizzato,cioe' o il medico o un igienista laureata e non (con tutto il rispetto per il loro utilissimo supporto
al nostro lavoro ) dall'assistente alla poltrona.

Distinti saluti Dott. Fabio Gramaglia

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Dr. Emilio Nuzzolese Dentista, Gnatologo, Medico legale, Ortodontista 139
Gent.ma Valeria,
i quesiti che Lei ci ha posto rivelano, come per Sua stessa ammissione, una maniacale esigenza di igiene orale. Questa tendenza è comunque lodevole e positiva ai fini della conservazione della salute della Sua bocca.
E’ necessario, però, che si affidi al sanitario che le ha eseguito la seduta di igiene orale professionale (Odontoiatra o Igienista dentale), al fine di ricevere le “istruzioni” personalizzate e adeguate al Suo programma di igiene. Solo il collega che conosce le sue abitudini (rilevate dalla Sua anamnesi) e la condizione della sua bocca (ad esempio molti/pochi restauri, denti allineati/affollati, ecc.) è in grado di stabilire gli intervalli temporali tra una seduta di igiene e l’altra (3-6-8-10 mesi) ed i presidi più adatti alla Sua igiene domiciliare e relative istruzioni.
Grazie alla Sua costanza ogni rischio di malattie gengivali sarà scongiurato.
Cordiali saluti.

Dott. Emilio Nuzzolese
Odontoiatra, Dottore di Ricerca
Chirurgia Orale, Odontologia Forense

[#11]
Medico di continuità assistenziale, Medico di medicina generale, Dentista attivo dal 2004 al 2008
Medico di continuità assistenziale, Medico di medicina generale, Dentista
CARA AMICA,
LA RINGRAZIO. SONO A SUA COMPLETA DISPOSIZIONE.
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