trauma dentale
Salve,
Il motivo per cui scrivo è che 5 giorni fa ricevetti un colpo accidentale sui denti . Uscì del sangue e il dente acquisì una considerevole mobilità. A distanza di tre giorni mi recai da un dentista. Non riscontrò alcuna frattura, ma confermò una lussazione dell'incisivo destro e assenza di sensibilità al rispettivo test( il dottore avanzò la possibilità di un'eventuale devitalizzazione). Attualmente ho la gengiva del mio incisivo gonfia. Il dente si muove meno, tuttavia non posso mordere nulla, in quanto la pressione sull'incisivo mi arreca dolore. Quanto voglio chiedere è questo: Il fatto che il nervo non reagisca al test per la sensibilità potrebbe essere o no temporaneo? Inoltre, per quale motivo la pressione sull'incisivo mi arreca dolore? E' una problematica di natura dentale o gengivale?
Grazie, e cordiali saluti.
Il motivo per cui scrivo è che 5 giorni fa ricevetti un colpo accidentale sui denti . Uscì del sangue e il dente acquisì una considerevole mobilità. A distanza di tre giorni mi recai da un dentista. Non riscontrò alcuna frattura, ma confermò una lussazione dell'incisivo destro e assenza di sensibilità al rispettivo test( il dottore avanzò la possibilità di un'eventuale devitalizzazione). Attualmente ho la gengiva del mio incisivo gonfia. Il dente si muove meno, tuttavia non posso mordere nulla, in quanto la pressione sull'incisivo mi arreca dolore. Quanto voglio chiedere è questo: Il fatto che il nervo non reagisca al test per la sensibilità potrebbe essere o no temporaneo? Inoltre, per quale motivo la pressione sull'incisivo mi arreca dolore? E' una problematica di natura dentale o gengivale?
Grazie, e cordiali saluti.
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Dentista, Ortodontista
Il fatto che il nervo non reagisca al test per la sensibilità potrebbe essere o no temporaneo? In teoria si, ma dipende dall'entità del movimento che la punta della radice ha fatto all'interno dell'osso.
Sulla punta della radice c'è un forellino attraverso il quale passa il così detto "fascio vascolo nervoso", costituito da un'arteriola, due venuzze ed il nervo che alimentano la polpa del dente e la rendono sensibile e che entrano nella spugnosa dell'osso in stretta corrispondenza. Se lo spostamento è stato di qualche millimetro ( la radice si è fatta spazio nell'osso spugnoso e da qui l'aumentata mobilità ) il fascio vascolo nervoso si è rotto, la polpa non è più alimentata dal sangue, si è formato un piccolo ematoma attorno alla radice, ed il dente non è più sensibile al freddo. La frattura ossea si ripara da sola, l'ematoma si riassorbe, ma la polpa va in necrosi asettica, da qui la necessità di un trattamento canalare, anche per diminuire il rischi di antiestetici cambi di colore del dente, di formzione di granuloma o cisti. Si affidi al professionista che saprà certamente come risolvere la situazione al meglio.
Cordialmente.
Sulla punta della radice c'è un forellino attraverso il quale passa il così detto "fascio vascolo nervoso", costituito da un'arteriola, due venuzze ed il nervo che alimentano la polpa del dente e la rendono sensibile e che entrano nella spugnosa dell'osso in stretta corrispondenza. Se lo spostamento è stato di qualche millimetro ( la radice si è fatta spazio nell'osso spugnoso e da qui l'aumentata mobilità ) il fascio vascolo nervoso si è rotto, la polpa non è più alimentata dal sangue, si è formato un piccolo ematoma attorno alla radice, ed il dente non è più sensibile al freddo. La frattura ossea si ripara da sola, l'ematoma si riassorbe, ma la polpa va in necrosi asettica, da qui la necessità di un trattamento canalare, anche per diminuire il rischi di antiestetici cambi di colore del dente, di formzione di granuloma o cisti. Si affidi al professionista che saprà certamente come risolvere la situazione al meglio.
Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.7k visite dal 27/05/2016.
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