Terapia acido clodronico (clody) e cure odontoiatriche

Buongiorno, a seguito di una frattura tibia-perone sono in terapia con Clody 200 mg IM , 6 fiale a giorni alterni per 2 settimane e poi 3 fiale ogni 14 giorni.
Nel frattempo (sono arrivato alla 5a fiala) mi si è spezzato il moncone di un canino inferiore incapsulato ed il dentista mi ha detto che la radice sarebbe da estrarre...

Qualcuno di voi gent. Medici, saprebbe indicarmi ,quanto tempo dopo , dalla fine della terapia , si possono eseguire interventi odontoiatrici in condizioni di sicurezza ?
Lo chiedo perchè leggo e sento in giro opinioni contrastanti , chi dice dopo 3 mesi, chi dopo 6 mesi, chi addirittura afferma che il rischio di osteonecrosi mandibolare persiste per sempre dopo la teapia con bifosfonati...
Aiuto per valutare cosa fare...

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Dr. Enzo Di Iorio Dentista, Odontostomatologo 3.2k 128
Una condotta prudente, pure in assenza di evidenze scientifiche certe, e' quella che consiglia di aspettare 3 mesi dal termine della terapia con i bifosfonati.
E' comunque vero che il farmaco legandosi al tessuto osseo e' presente nell'organismo per tempi molto più lunghi di questi 3 mesi.
Dunque aspettare 3 mesi o anche più non mette al riparo del tutto dall'insorgenza della complicanza ( peraltro rara in soggetti che non presentano altri co-fattori favorenti).
La decisione in definitiva dovrà prenderla il dentista che deve eseguire l'estrazione contestualizzando il dato anamnestico ( l'assunzione di bifosfonati) con la situazione clinica reale.


Cordialità

Dr. Enzo Di Iorio
Chirurgo Odontoiatra specialista
enzodiiorio@hotmail.it

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Dr. Cataldo Palomba Dentista 3.1k 92
Gentile Utente,
c'è da sottolineare che il rischio di osteonecrosi è anche dose-dipendente e legato alla durata della terapia: in pratica Lei ha iniziato la terapia da pochissimo e le dosi assunte minime, quindi il rischio di osteonecrosi risulterebbe basso.

Bisogna inoltre considerare le condizioni della radice residua del canino, cioè se è prevedibile una complicanza infettiva se lasciata in sede, anche per breve tempo: in tal caso è consigliabile l'estrazione.

L'osteonecrosi peraltro non si verifica in tutti i casi di estrazione dentaria; sono stati poi approntati protocolli farmacologici di profilassi che prevedono l'assunzione di antibiotici per alcuni giorni prima e dopo l'estrazione, nonchè protocolli di disinfezione del cavo orale tramite collutori a base di clorexidina.

Dev'essere pertanto ponderato il rapporto rischi-benefici, considerando che se un'intervento di estrazione può scatenare un'osteonescrosi, la formazione di un ascesso o di un granuloma apico-radicolare a partire dalla radice o un dente non estratto per timore di complicazioni, possono essere essi stessi causa di osteonecrosi e con maggiori probabilità.

La causa di osteonecrosi in pazienti che hanno assunto o assumono bifosfonati infatti sembra risiedere nella maggiore suscettibilità dei tessuti orali, in particolare quello osseo della mandibola e mascellare appunto, all'azione patogena dei batteri presenti nel cavo orale, per le modificazioni subite dall'azione di questi farmaci sia a livello strutturale che funzionale.

Cordiali Saluti

Dr. Cataldo Palomba


Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.

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Utente
Utente
ringrazio per le gentili risposte, quindi se per esempio potessi rinviare l'estrazione tra 1 anno e non vi fossero segnali di ascessi o granulomi, correrei meno rischi che farla adesso durante la terapia o dopo 3 mesi?
per una terapia di 9 fiale da 200 ml in 2 mesi , dopo quanto tempo smaltiro' il Clody dalle mie ossa?
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Dr. Enzo Di Iorio Dentista, Odontostomatologo 3.2k 128
Come le e' stato detto il rischio e' dose dipendente e nel suo caso la dose assorbita e' bassa. Inoltre non dimentichiamo che stiam parlando di un non amino bifosfonato e l'osteonecrosi si manifesta quasi esclusivamente con amino bifosfonati.
Io non mi farei troppi problemi. Se possibile aspetti 3 mesi, esegua l'estrazione sotto copertura antibiotica e utilizzi come antisettico locale la clorexidina. Ci son protocolli specifici che il suo dentista di certo conosce.
Se non ha altri fattori di rischio ( diabete, assunzione di cortisonici ecc. ), queste precauzioni saranno ampiamente sufficienti per ridurre al minimo il rischio (tenendo presente che il rischio zero in medicina non esiste).

Cordiali saluti
[#5]
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta, no , non ho nessun altro fattore di rischo grazie al cielo,
è stato proprio il mio dentista a contagiarmi l'apprensione, mi ha detto che mi farà sapere sul da farsi dopo essersi consultato con un chirurgo maxillo-facciale.
Certo, il rischio zero non esiste in medicina come probabilmente in molti altri settori. Cordialità
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