Estrazione dente...non coagula
Gent.mi,
Ho bisogno di un vostro parere circa la mia situazione. Lo scorso venerdì 18 dicembre ho dovuto fare l'estrazione del molare inferiore destro che, dopo ripetute devitalizzazioni, continuava a farmi molto male costringendomi a prendere brufen 600 per placare i dolori. Ad oggi,23 dicembre, non si è formato alcun coagulo e i dolori sono lancinanti. Il dentista ogni giorno fa pulizia della ferita togliendo i finti coaguli ed è costretto ad anestetizzare la zona perché non riesco a sopportare i dolori. Sto facendo siringhe di penicillina e orudis più fiale di tranex.
Possibile che non ci sia una soluzione? So che gli antinfiammatori non aiutano il processo di coagulazione ma i dolori sono insopportabili. Informo inoltre che assumo Miranova, anticoncezionale.
Spero di ricevere risposta
Cordialmente
Ho bisogno di un vostro parere circa la mia situazione. Lo scorso venerdì 18 dicembre ho dovuto fare l'estrazione del molare inferiore destro che, dopo ripetute devitalizzazioni, continuava a farmi molto male costringendomi a prendere brufen 600 per placare i dolori. Ad oggi,23 dicembre, non si è formato alcun coagulo e i dolori sono lancinanti. Il dentista ogni giorno fa pulizia della ferita togliendo i finti coaguli ed è costretto ad anestetizzare la zona perché non riesco a sopportare i dolori. Sto facendo siringhe di penicillina e orudis più fiale di tranex.
Possibile che non ci sia una soluzione? So che gli antinfiammatori non aiutano il processo di coagulazione ma i dolori sono insopportabili. Informo inoltre che assumo Miranova, anticoncezionale.
Spero di ricevere risposta
Cordialmente
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Probabilmente il dolore è dovuto al fatto che si sia instaurata una alveolite post-estrattiva. Evidentemente non nella forma di "alveolite secca" (ne esiste anche una forma umida) visto che riferisce la presenza comunque di un sanguinamento.
Per far stabilizzare il coagulo eviti di sciacquare e di sputare e comprima sull'alveolo una garzina sterile che può essere imbibita anche di sostanze che favoriscono la coagulazione (ad esempio l'ac. tranexanico che sta già assumendo).
Altre manovre utili che il dentista potrebbe attuare (ma se non lo ha fatto probabilmente non lo ritiene necessario) possono essere la sutura alveolare (mobilizzando attraverso un attento scollamento sottoperiosteo i margini della ferita per favorirne l'avvicinamento) magari utilizzando anche spugnette emostatiche di gelatina, cellulosa ossidata o fibrina. In assenza di problematiche coagulative queste norme comportamentali son di norma sufficienti.
Se nonostante queste accortezze non coagula è opportuno eseguire uno screening ematologico che valuti l'efficacia delle varie componenti coinvolte nel processo coagulativo.
Circa l'alveolite può trovare informazioni nell'articolo pubblicato sul nostro sito, l'articolo parla dell'alveolite secca (la forma più comune) ma i sintomi son gli stessi anche nella forma umida la differenza è nella presentazione dell'alveolo che nel primo caso appare vuoto nel secondo caso c'è un coagulo esuberante o tessuto di granulazione:
https://www.medicitalia.it/minforma/odontoiatria-e-odontostomatologia/304-l-alveolite-post-estrattiva-o-alveolite-secca.html
Cordiali saluti
Per far stabilizzare il coagulo eviti di sciacquare e di sputare e comprima sull'alveolo una garzina sterile che può essere imbibita anche di sostanze che favoriscono la coagulazione (ad esempio l'ac. tranexanico che sta già assumendo).
Altre manovre utili che il dentista potrebbe attuare (ma se non lo ha fatto probabilmente non lo ritiene necessario) possono essere la sutura alveolare (mobilizzando attraverso un attento scollamento sottoperiosteo i margini della ferita per favorirne l'avvicinamento) magari utilizzando anche spugnette emostatiche di gelatina, cellulosa ossidata o fibrina. In assenza di problematiche coagulative queste norme comportamentali son di norma sufficienti.
Se nonostante queste accortezze non coagula è opportuno eseguire uno screening ematologico che valuti l'efficacia delle varie componenti coinvolte nel processo coagulativo.
Circa l'alveolite può trovare informazioni nell'articolo pubblicato sul nostro sito, l'articolo parla dell'alveolite secca (la forma più comune) ma i sintomi son gli stessi anche nella forma umida la differenza è nella presentazione dell'alveolo che nel primo caso appare vuoto nel secondo caso c'è un coagulo esuberante o tessuto di granulazione:
https://www.medicitalia.it/minforma/odontoiatria-e-odontostomatologia/304-l-alveolite-post-estrattiva-o-alveolite-secca.html
Cordiali saluti
Dr. Enzo Di Iorio
Chirurgo Odontoiatra specialista
enzodiiorio@hotmail.it
[#2]
Utente
Grazie mille per la celere risposta. Ieri sera il mio dentista ha inserito sulla ferita la vitamina k che dovrebbe aiutare la coagulazione. Intanto ho consultato questa mattina un altro dentista che, dopo avermi detto che la procedura attuata dal mio medico è esatta,ha supposto che potrebbe trattarsi di una frattura ossea dovuta all'estrazione. Di certo il mio medico non lo ammetterebbe mai se così fosse.
Cosa ne pensa a riguardo?
Ad ogni modo auguro un sereno Natale a tutto lo staff di medicitalia.
Cosa ne pensa a riguardo?
Ad ogni modo auguro un sereno Natale a tutto lo staff di medicitalia.
[#3]
Le norme che le ho descritto son in genere sufficienti a contrastare anche il sanguinamento dovuto a lesione di vasi infraossei: il coagulo si forma comunque.
Sanguinamenti più profusi si han in caso di lesione di piccoli vasi arteriosi.
Ad ogni modo se ha ancora sanguinamento a 6 giorni dell'estrazione sarebbe opportuno un idoneo approfondimento diagnostico.
Grazie per gli auguri che contraccambio di cuore.
Sanguinamenti più profusi si han in caso di lesione di piccoli vasi arteriosi.
Ad ogni modo se ha ancora sanguinamento a 6 giorni dell'estrazione sarebbe opportuno un idoneo approfondimento diagnostico.
Grazie per gli auguri che contraccambio di cuore.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.9k visite dal 23/12/2015.
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