Conseguenze da carie

Buongiorno, ho 27 anni. Circa 3 settimane fa mi sono recato con urgenza dal mio dentista per un improvviso intenso dolore al canino superiore dx che raggiungeva anche il palato. Dalla visita si è evinta una carie che, a detta del dentista, era praticamente invisibile da fuori. Dopo una prima valutazione di vitalità del dente, per una non sicura risposta mia circa il sentirlo ghiacciare o meno, ha optato per una prima pulizia ridandomi appuntamento dopo 15 giorni e prescrivendomi un antibiotico. Dopo 3 giorni di cura il dolore è andato via. All'appuntamento previsto il dentista ha rimosso la medicazione, ma ha notato che, in seguito ad un intenso dolore provato nell'atto di sciacquare la bocca con acqua a dente non chiuso, la carie mi aveva scoperto il nervo. Ha riprovato a medicarmi, ma ogni qualvolta mi inseriva il pezzettino di ovatta avvertivo forte dolore, per cui ha optato per lasciarlo non chiuso, così da farlo sfogare (il buchetto al dente fattomi dal dottore era localizzato all'apice del canino dove, alla prima visita, si evidenziava solo un piccolo puntino nero). Appuntamento dopo 7 giorni. Due-tre giorni prima della visita mi ricomparve il dolore esattamente come prima della prima visita (fin sotto al palato) con l'interessamento stavolta anche dell'incisivo dx e dei denti attorno al canini dx (a detta del dentista si tratta di un dolore riflesso). Quando il medico mi ha rivisitato, dopo ulteriore prova di vitalità mi ha detto di doverlo devitalizzare (non avvertivo assolutamente nulla) e di doverlo incapsulare in un'unica seduta (il dente all'interno è praticamente stato "mangiato" dalla carie). Con il trapano mi ha allargato il buco nella zona apicale del canino e creato un secondo sulla faccia interna dello stesso (quella che da sulla cavità buccale). Premetto che durante questa operazione che, se ho capito bene, consisteva nell'apertura del canale, dal dente proveniva un forte cattivo odore. In ogni caso, concluso l'atto, mi ha lasciato il dente aperto, cioè questi due buchi sono aperti, e mi ha dato appuntamento dopo 7 giorni dicendomi che il dente avrebbe sfogato e che il dolore sarebbe passato (in caso contrario avrei dovuto iniziare l'antibiotico). Il dolore non è passato, per cui già da quella stessa sera ho iniziato nuovamente la cura di antibiotico. Sono ormai passati 5 giorni e il dolore non cessa, arriva sempre fino al palato ed ora al tatto anche leggero ho forte dolore all'osso gengivale dall'incisivo dx fino al dente che sta dopo il canino dx (il dolore arriva in alto fin sotto al naso), talvolta, il dolore arriva fino ai denti dell'arcata inferiore. 5 giorni fa ho effettuato una rx. Il referto dice "discreto addensamento dentario. Non evidenziabili processi flogistici apicali". Sinceramente sono molto preoccupato da tutte queste reazioni, soprattutto da questo dolore all'osso gengivale. Ci potrebbe essere un'infezione che ha raggiunto gli altri denti? Ho paura di poterli perdere per una qualche conseguenza.
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Dr. Marco Finotti Ortodontista, Dentista, Gnatologo 5.7k 113
un dente devitalizzato se possibile va chiuso nella stessa seduta x evitare conta,imazioni , medicare e rimedicare in attesa che si risolva la situzione o di avere " risposte dal dente" è controproducente
piú si attende peggio è
se non viene rapidamente chiuso si rivolga ad altro collega esperto in endodonzia
cordiali saluti

Finotti Marco
www.centromedicovesalio.it

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Utente
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Buongiorno dottore. Grazie per la celere risposta. Premetto che questa mattina contatterò un altro dentista. In attesa però vorrei farle una domanda: una possibile infezione potrebbe raggiungere i denti limitrofi e danneggiarli a tal punto da renderne necessaria l'estrazione? L'idea mi tormenta vista l'evidente importanza estetica dei denti in questione (ripeto, sono dall'incisivo superiore dx fino al dente che segue il canino dx). E ancora: una possibile infezione di questo tipo si sarebbe evinta dalla rx?
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