Dente rotto e impianto
Buonasera,
Soffrivo spesso di dolori alla gengiva di un molare per cui il dentista mi ha consigliato di procedere alla devitalizzazione.
Negli anni il fastidio continuava ad andare e venire senza risolversi definitivamente.
Da alcuni giorni ho notato una piccola fessura e ho deciso di rivolgermi al dentista di fiducia che mi ha consigliato di estrarre il dente e di procedere con la realizzazione di un impianto.
Volevo sapere se sia possibile procedere con la sola estrazione del dente senza fare l'impianto o se vi sia qualche motivo che impone la realizzazione dell'impianto (il dentista mi ha parlato della possibilità che i denti si spostino ma si tratta di un problema frequente?)
Non vorrei fare l'impianto perché sono preoccupato dalla manutenzione/pulizia che mi dicono essere impegnativa e non vorrei effettuare un intervento che comunque non risolvesse i dolori gengivali.
In definitiva vorrei sapere:
1) se sia possibile procedete con la sola estrazione
2) se gli impianti siano affidabili e la loro durata media
3) dato che la devitalizzazione ha portato alla rottura del dente quali complicazioni future mi devo aspettare da un impianto?
Cordialità
Grazie
Soffrivo spesso di dolori alla gengiva di un molare per cui il dentista mi ha consigliato di procedere alla devitalizzazione.
Negli anni il fastidio continuava ad andare e venire senza risolversi definitivamente.
Da alcuni giorni ho notato una piccola fessura e ho deciso di rivolgermi al dentista di fiducia che mi ha consigliato di estrarre il dente e di procedere con la realizzazione di un impianto.
Volevo sapere se sia possibile procedere con la sola estrazione del dente senza fare l'impianto o se vi sia qualche motivo che impone la realizzazione dell'impianto (il dentista mi ha parlato della possibilità che i denti si spostino ma si tratta di un problema frequente?)
Non vorrei fare l'impianto perché sono preoccupato dalla manutenzione/pulizia che mi dicono essere impegnativa e non vorrei effettuare un intervento che comunque non risolvesse i dolori gengivali.
In definitiva vorrei sapere:
1) se sia possibile procedete con la sola estrazione
2) se gli impianti siano affidabili e la loro durata media
3) dato che la devitalizzazione ha portato alla rottura del dente quali complicazioni future mi devo aspettare da un impianto?
Cordialità
Grazie
[#1]
Gentile Paziente,
1) se sia possibile procedete con la sola estrazione
R. effettivamente é sconsigliabile, per la tendenza alla migrazione dei denti vicini e all'estrusione dell'antagonista
2) se gli impianti siano affidabili e la loro durata media
R.: si
3) dato che la devitalizzazione ha portato alla rottura del dente quali complicazioni future mi devo aspettare da un impianto?
3) Nessuna in più di un dente naturale, forse qualcuna in meno.
Aggiungerei però io un quesito: si é ben certi della necessità dell'estrazione?
Cordiali saluti ed auguri
1) se sia possibile procedete con la sola estrazione
R. effettivamente é sconsigliabile, per la tendenza alla migrazione dei denti vicini e all'estrusione dell'antagonista
2) se gli impianti siano affidabili e la loro durata media
R.: si
3) dato che la devitalizzazione ha portato alla rottura del dente quali complicazioni future mi devo aspettare da un impianto?
3) Nessuna in più di un dente naturale, forse qualcuna in meno.
Aggiungerei però io un quesito: si é ben certi della necessità dell'estrazione?
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Gentile paziente, piuttosto che porle un quesito in merito alla necessità dell'estrazione mettendo così anche in discussione la scelta del collega che meglio di noi conosce la sua situazione, le rispondo solo che la sostituzione è indispensabile ma non necessariamente con un impianto. Tutto qui. Cordiali saluti.
Dr.Gianluca Bianco
Odontoiatra
[#3]
Gentile Paziente, "ho notato una piccola fessura e ho deciso di rivolgermi al dentista di fiducia che mi ha consigliato di estrarre il dente"
Il problema di una frattura coronale non é se é piccola o grande, ma come si rapporta con il margine gengivale e osseo. Se é sopra il margine gengivale, per quanto "grande" il dente è recuperabile. Se scende più in basso (nel senso verso la radice del dente), può spesso consentire il recupero del dente applicando le tecniche di chirurgia parodontale per "allungamento della corona clinica", per il recupero, cioè , di un margine dentinale sano su cui far chiudere il restauro protesico.
Se però la frattura si spinge troppo in basso interessando profondamente la radice , il recupero può essere impossibile, come anche se la frattura é addirittura verticale ( arriva cioè quasi all'apice di una radice del dente), e si rende necessaria l'estrazione.
In quest'ultimo caso concordo con il suo Curante, che ha potuto vedere la situazione dell'osso in cui conta di inserire l'impianto, che questo sia effettivamente la soluzione migliore , perché consente un risparmio sia dal punto di vista biologico (non si toccano denti sani) che economico: un impianto più dente protesico costano mediamente meno di tre denti protesici, quanti sarebbero quelli di un ponte.
Se il suo Curante le ha prospettato l'impianto è probabilmente esperto nelle tecniche implantari: si sinceri che abbia considerato anche le possibilità parodontali di cui sopra.
Cordiali saluti ed auguri.
Il problema di una frattura coronale non é se é piccola o grande, ma come si rapporta con il margine gengivale e osseo. Se é sopra il margine gengivale, per quanto "grande" il dente è recuperabile. Se scende più in basso (nel senso verso la radice del dente), può spesso consentire il recupero del dente applicando le tecniche di chirurgia parodontale per "allungamento della corona clinica", per il recupero, cioè , di un margine dentinale sano su cui far chiudere il restauro protesico.
Se però la frattura si spinge troppo in basso interessando profondamente la radice , il recupero può essere impossibile, come anche se la frattura é addirittura verticale ( arriva cioè quasi all'apice di una radice del dente), e si rende necessaria l'estrazione.
In quest'ultimo caso concordo con il suo Curante, che ha potuto vedere la situazione dell'osso in cui conta di inserire l'impianto, che questo sia effettivamente la soluzione migliore , perché consente un risparmio sia dal punto di vista biologico (non si toccano denti sani) che economico: un impianto più dente protesico costano mediamente meno di tre denti protesici, quanti sarebbero quelli di un ponte.
Se il suo Curante le ha prospettato l'impianto è probabilmente esperto nelle tecniche implantari: si sinceri che abbia considerato anche le possibilità parodontali di cui sopra.
Cordiali saluti ed auguri.
[#4]
Utente
Ringrazio per le risposte ricevute.
Credo che la frattura sia di tipo verticale ma proverò comunque a chiedere al dentista di riferimento se si può comunque procedere con una otturazione "contenitiva" per cercare di tenere assieme il dente.
E' una soluzione che si adotta in odontoiatria (naturalmente tenendo conto dello stato della frattura) e ci potrebbero essere complicazioni future?
Credo che la frattura sia di tipo verticale ma proverò comunque a chiedere al dentista di riferimento se si può comunque procedere con una otturazione "contenitiva" per cercare di tenere assieme il dente.
E' una soluzione che si adotta in odontoiatria (naturalmente tenendo conto dello stato della frattura) e ci potrebbero essere complicazioni future?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.4k visite dal 12/12/2015.
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