Rx cbtc ottavi

Buongiorno,
in seguito ad alcuni dolori il dentista ha prescritto rx per valutare la posizione degli ottavi. MI è stato poi detto che gli ottavi devono essere rimossi in quanto lo spazio a loro disposizione è insufficiente, ed inoltre che prima di poter procedere alla rimozione era necessario fare una RX CBTC per valutare i rapporti con il nervo alveolare inferiore e decidere quindi un piano d'azione. Se il rapporto di contiguità fosse stato troppo marcato, il dentista ha consigliato una rimozione in due momenti, per non rischiare eventuali lesioni del nervo. IN caso contrario, sarebbe stata sufficiente una singola rimozione.

Ora il dentista torna lunedì, io ho il referto della cbtc e vorrei capire se dal referto si evince un rapporto marcato (tale da comportare due interventi) o se il rapporto sia modesto.

"il terzo molare inferiore dx risulta incluso con la corona rivolta in senso mediale ad urtare contro il molare contiguo. Apici radicolari che risultano proiettati in contiguità con il decorso del canale alveolare inferiore da cui non risulta demarcabile un particolare piano di clivaggio osseo"
Stessa identica descrizione per il sn.

Grazie a tutti
[#1]
Dr. Armando Ponzi Dentista, Anatomopatologo, Gnatologo, Medico estetico 2.1k 56
Gentile paziente,
il referto descrive una situazione che andrà attentamente valutata dal suo dentista.
Infatti andrà fatta una rigorosa programmazione dell'intervento che tenga conto di queste variabili.
Cordiali saluti

Dr. Armando Ponzi
www.sgfmedical.it

[#2]
Dr. Enzo Di Iorio Dentista, Odontostomatologo 3.2k 128
Il referto della Cone beam evidenzia lo stretto rapporto di contiguità con il canale mandibolare evenienza questa comune per gli ottavi inclusi (oltre il 90% degli ottavi inclusi ha un qualche grado di rapporto di contiguità con il canale mandibolare)
Meno comune, a dirla tutta, è la tecnica di rimozione in due tempi. Probabilmente vuole eseguire una coronectomia aspettando un eventuale movimento della radice residua. Esistono delle pubblicazioni a riguardo, è una tecnica con indicazioni controindicazioni vantaggi e svantaggi. Si faccia spiegare bene tutto da chi la esegue, verosimilmente ha un'ampia esperienza in casi trattati in questo modo.
Di più non saprei dirle se non che è una tecnica che in pochi scelgono in quanto se è vero che lasciando la radice si limita il rischio di lesionare il nervo alveolare inferiore, è vero anche che esiste un certo grado di rischio di infezione del moncone radicolare che si lascia e che non ci son certezze su questo eventuale movimento radicolare.

Cordialità

Dr. Enzo Di Iorio
Chirurgo Odontoiatra specialista
enzodiiorio@hotmail.it

[#3]
Attivo dal 2014 al 2016
Ex utente
Gentile Dott. Di Iorio,
la ringrazio per la sua puntuale risposta.
Non so se possa influire il fatto che si sia formata una tasca gengivale dietro il secondo molare, parte dell'ottavo in eruzione è visibile e, a detta del Dottore, la probabilità di infezione e carie dell'ottavo e del settimo è elevatissima. Inoltre, sempre a detta del dentista, l'ipotesi di non intervenire è da escludere perché, non essendoci spazio, l'ottavo premerebbe sull' emiarcata inferiore compromettendo anni ed anni di accurata ortodonzia. Sempre secondo lui inoltre, considerando un eventuale rapporto con il nai evidenziato dalla cbtc, la decisione di un'estrazione "totale" è troppo rischiosa. Lei cosa ne pensa?
La probabilità di infezione in caso di permanenza del moncone è valutabile? In caso di infezione cosa accade?
La ringrazio molto per la sua disponibilità, cordiali saluti.
[#4]
Dr. Enzo Di Iorio Dentista, Odontostomatologo 3.2k 128
" ...secondo lui inoltre, considerando un eventuale rapporto con il nai evidenziato dalla cbtc, la decisione di un'estrazione "totale" è troppo rischiosa. Lei cosa ne pensa? " io non posso entrare nello specifico del suo caso in quanto non ho avuto modo di visitarla e di valutare la cone beam.
Il rischio di infezione del moncone radicolare è difficilmente valutabile essendo legato ad un gran numero di variabili. Alcuni studi parlano di una percentuale di infezioni tra il 2 e l'11%.
Se si il moncone radicolare va in necrosi e si infetta con lo sviluppo di una lesione che evidentemente sarà anch'essa in stretta contiguità con il nervo una eventuale estrazione del moncone radicolare risulterebbe ancora più indaginosa.
Ora le linko un articolo sulla tecnica:
http://www.dibinem.unibo.it/it/risorse/files/Files-Odontoiatria/coronectomia-una-possibile-opzione-chirurgica (deve selezionare continua e apri il sito)

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