Turbine, contrangoli etc.

Gentili dottori, in relazione al recente caso della signora deceduta per legionella dopo essersi sottoposta a terapie odontoiatriche, vorrei chiedere dei chiarimenti riguardo la scelta di un buon dentista, argomento che ho visto trattato in diversi dei vostri blog professionali. Mia figlia (fisioterapista 28enne) è terrorizzata da questo avvenimento e giorni fa è entrata in uno studio dentistico consigliatole da un collega e ne è uscita con l'idea di non farvi mai più ritorno. Da allora, nonostante il dolore, non riesce a capire a chi affidarsi. Ha paure, in effetti, molto razionali, forse proprio perché, per il suo lavoro, è abituata a frequentare ambienti medici. Mi riferisce che le sue paure e i suoi dubbi riguardano in particolare l'utilizzazione di turbine, contrangoli, siringa acqua-aria, per le quali le è stato detto che la sterilizzazione risulta difficile e lunga (perché bisognerebbe prima pulirli bene internamente) e anche piuttosto deleteria per gli strumenti, dal momento che ne dimezza la durata. Per questo è necessario unire lavaggio a ultrasuoni con termodisinfezione. Ma l'ha saputo per caso! Così come ha saputo per caso che è necessario pulire tra un paziente e l'altro i circuiti del riunito. Ma dunque, ci chiediamo, non basta verificare che il proprio dentista sia iscritto all'albo, abbia uno studio pulito e ordinato, utilizzi strumenti imbustati e abbia una sala di sterilizzazione con una autoclave di classe B. Occorre sapere molto di più per fidarsi e stare tranquilli. E anche dopo aver verificato che c'è tutto, chi ci assicura che le procedure siano effettuate nei tempi e nei modi corretti, soprattuto in considerazione che in molti studi, anche grandi e affermati, le stesse assistenti si dividono in maniera spasmodica tra la segreteria e la poltrona? Vi ringrazio per gli eventuali consigli in merito.